Il decennio nero dell'Intercontinentale

di Stefano Olivari
La Coppa Intercontinentale, antenata del Mondiale attualmente in corso, viene spesso raccontata in termini epici: paradossalmente più per merito di arbitraggi scandalosi nelle partite di ritorno degli anni dispari (di solito erano in Sudamerica) che delle prodezze dei campioni in campo. Da Santos-Milan 1963 (protagonista Brozzi. che anni dopo avrebbe confessato la corruzione) alle vette di Estudiantes-Milan 1969, passando per Independiente-Inter 1965 (arbitro Yamasaki, quello di Italia-Germania Ovest 4-3). Fu anche per questo che nei Settanta le europee aventi diritto spesso si dileguarono senza nemmeno cercare grandi scuse.

Nel 1971 il grande Ajax di Cruijff e di tutti gli altri ‘regalò’ la partecipazione al Panathinaikos finalista di Coppa Campioni che poi perse contro il Nacional di Montevideo di Luis Cubilla e Artime, la cui anima era il poco amichevole Julio Montero (il padre di Paolo). Nel 1972 l’Ajax portò a casa il trofeo salvando le gambe all’andata e passeggiando al ritorno contro l’Independiente, mentre l’anno successivo la prospettiva del ritorno in Sudamerica lo fece di nuovo rinunciare preventivamente alla doppia finale, con diritto che passò quindi alla Juventus. Ma nemmeno Zoff e Bettega ci tenevano ad essere presi a calci, così per l’unica volta nel suo primo ventennio di vita la Coppa si disputò in gara unica. A Roma, con vittoria dell’Independiente: in campo un diciottenne Daniel Bertoni e un decisivo (e anche lui giovanissimo) Ricardo Bochini.

Il Bayern di Beckenbauer la pensava esattamente come i grandi rivali olandesi, così nel 1974 nonostante la possibilità del ritorno a Monaco passò la mano all’Atletico Madrid, che ben allenato da Luis Aragones diventò l’unica squadra ad avere vinto l’Intercontinentale senza essere stata campione del suo continente (e tale sarebbe rimasta e rimarrà per sempre, visto che il trofeo non esiste più). Nel 1975 addirittura la coppa non venne disputata, mentre nel 1976 il Bayern si degnò di scendere in campo e vincere contro il Cruzeiro, sopravvivendo alla partita di ritorno al Mineirao.

Solito balletto nel 1977, con rinuncia del Liverpool in favore del Borussia Monchengladbach (trofeo alzato poi dal Boca Juniors che in porta aveva Hugo Gatti e in panchina Juan Carlos Lorenzo), altra edizione non disputata nel 1978 (rinuncia del Liverpool e nessuna altra europea disponibile) ed ennesima rinuncia nel 1979: il memorabile Nottingham Forest di Brian Clough rinunciò a partecipare ed il suo posto venne preso dai vicecampioni europei del Malmoe, battuti dall’Olimpia Asuncion di Cubilla nel frattempo diventato allenatore. Così non si poteva andare avanti, per questo nel 1980 arrivarono la Toyota e la partita unica a salvare la manifestazione e a traghettarla verso il terzo millennio.

(pubblicato sul Guerin Sportivo)

9 commenti:

Gabriele Porri ha detto...

curiosità: il mitico yamasaki, nel 1965 era peruviano e nel 1970 messicano

clinter ha detto...

Però è strano eh! Preclari squadroni europei non degnavano di gran considerazione un trofeo così importante(?) e oggi vien giudicato provincialismo lo stesso atteggiamento nei confronti dell Coppa di Tolla.
Provincialismo è mandare in campo la Primavera, in un match contro la seconda del campionato, preservando Maicon e Milito per la partita contro i coreani.
Ma se pò? Divento pazzo!

Dane ha detto...

"La Coppa Intercontinentale, antenata del Mondiale attualmente in corso, viene spesso raccontata in termini epici: paradossalmente più per merito di arbitraggi scandalosi nelle partite di ritorno degli anni dispari (di solito erano in Sudamerica) che delle prodezze dei campioni in campo"

Sì, poi non è che le sudamericane fossero solo "calci", la Bruja troverebbe da dissentire... ;-)

"Da Santos-Milan 1963 (protagonista Brozzi."

Ah, i simpaticissimi e coloratissimi brasiliani...ma ovviamente la colpa sarà stata tutta del corrotto arbitro argentino d'origine italiana..... :-/

"A Roma, con vittoria dell’Independiente: in campo un diciottenne Daniel Bertoni e un decisivo (e anche lui giovanissimo) Ricardo Bochini."

Ah, il gol di Bochini una comica assoluta!... :-D

p.s.: d'altra parte non potevano mica esser tutti fuoriclasse come Alzamendi... :-P

Simone ha detto...

Avevo accennato all'argomento nel post precedente.
L'Ajax del calcio totale vantava nello chassis anche un complesso di superiorità verso il resto(o i resti..)del mondo.
Indimenticabile una Super Coppa con il Milan,nel 1974,quando(già vedovi Cruijff)nella partita di ritorno massacrarono Rivera e soci.
Un 6-0 tennistico.

transumante ha detto...

clinter:anche la coppa del mondo fu snobbata nelle prime edizioni. Quindi meglio riposare a giugno e preservarsi per la supercoppa italiana. Ricevuto!

dane: rimane oggettivo che a berlino o
sidney si puo' giocare in tranquillita' a buenos aires o a roma un po' meno

Dane ha detto...

Transumante, non devi dirlo a me visto che ne ho raccontate tante, il mio discorso era un altro ma fa niente... :-/

p.s.: mi raccomando, citiamo sempre Buenos Ayres, eh?!... ;-)

transumante ha detto...

Dane: l'articolo e' sulla storia dell'intercontinentale e ho parlato di quello

dovresti essere onorato che abbia eletto buenos capitale del disordine pubblico in sudamerica :)

invece che abbia citato roma e' ok, giusto? :)

Andrea ha detto...

Comunque, al di là dei calci e degli arbitraggi diciamo casalinghi, Estudiantes Santos e Independiente sono state squadre leggendarie del calcio sudamericano

Dane ha detto...

"Dane: l'articolo e' sulla storia dell'intercontinentale e ho parlato di quello"

Ed io posso dissentire dal fatto che la storia dell'Intercontinentale sia solo "i calci degli argentini"?!... ;-)

"dovresti essere onorato che abbia eletto buenos capitale del disordine pubblico in sudamerica :)"

Onoratissimo, se poi stessimo parlando di amministrazione pubblica o corruzione politica saresti stato fin troppo tenero. E' che per una volta in cui veniva citata una moggiata brazileira ritenevo si potesse un po' allargare il raggo d'azione, ma capisco bene che la Commedia dell'Arte abbia maschere ben precise... :-P

"invece che abbia citato roma e' ok, giusto? :)"

Al contrario, una sorprendente new entry. Per il resto da ragazzino ebbi l'occasione di chiacchierare con un vecchio ex-gregario del Milan. Mi raccontò di quando vinse una finale di Coppa sotto il tiro delle biglie dei tifosi avversari: non ci crederai ma non c'era in campo l'Estudiantes e non si giocava a Bogotà..... :-/