Sacrificati dagli Agnelli

di Federico De Carolis
L’ultimo acuto di Del Neri è stato ancora la sostituzione di Krasic. Costò il pari a Verona contro il Chievo, forse è costata la sconfitta a Lecce.
A Verona, un attimo prima che fosse richiamato in panca, il serbo aveva colpito una traversa seminando il terrore nella difesa scaligera. Fuori lui, ecco liberi i difensori del Chievo di trasformarsi in attaccanti con gol e beffa per i bianconeri. A Lecce, discorso quasi simile. Per una squadra abituata a giocare largo e far spiovere cross in area, fuori ancora Krasic per tenere dentro Toni e Iaquinta quando forse sarebbe bastata una sola punta per mantenere l’assetto iniziale della squadra che aveva lasciato intravedere finanche qualcosa di buono. Per carità, non è stato il tecnico bianconero a perdere la partita, ma tutta una Juve che ha finito per confermare i propri limiti accentuando quei mali strutturali di cui si parla dall’inizio di stagione. Questo più quello danno una classifica men che mediocre e, forse, l’addio all’ingresso in Champions, già sbandierato all’indomani del successo sull’Inter. No, la Juve contro i nerazzurri ha giocato la partita della stagione e forse è stato proprio quel successo a causare lo stop di Lecce e il ritorno in quella mediocrità che sembra appartenergli e in cui stagnerà magari per l’intera stagione. Il terzo posto o finanche il quarto sono solo una chimera se una squadra non riesce a mettere assieme tre risultati utili consecutivi.
Le cause di una debacle annunciata vanno fatte risalire a un’estate bollente in cui sono stati spesi fior di milioni per portare a Torino una miriade di mezze figure pensando di essere più furbi degli altri.
L'abbiamo già scritto nei nostri precedenti interventi su Indiscreto, ci ripetiamo solo perché la situazione non è cambiata e non possiamo metterci a scrivere che Pepe è un campione o Toni uno dal grande futuro solo per il gusto di essere originali. La speranza adesso è che non si navighi più a vista e che si programmi una nuova stagione con l’obiettivo di un risparmio che non è un risparmio, perché ha portato a spendere forse cifre più consistenti di Milan e Inter. Le prime mosse, le prime voci già denotano però come si stia insistendo negli errori. Quando si parla infatti della rinuncia a Aquilani per avere Pirlo significa che le idee sono confuse e che non si conosce il mercato nazionale e internazionale. Si finirà come l’anno passato per sbandierare ai quattro venti nomi a volte persino accattivanti per accontentarsi poi di mezze cartucce (mezze ad alto livello, perché per arrivare ottavi vanno benissimo).
Invece di esibirsi nel solito linciaggio dell'allenatore sarebbe bene portare il discorso sulla proprietà. Evidentemente i successori degli Agnelli o non hanno più alcun interesse per la Juve oppure non sono all’altezza della situazione. E’ un fatto che la stagnazione della squadra dura da troppo tempo. Calciopoli ha fatto sicuramente male, ma forse non ha tolto di mezzo quella mentalità che vuole la Juve vincente per forza. Quella convinzione, in altri tempi, poggiava su una squadra vera che adesso non c’è e che non si ha nessuna intenzione a quanto pare di ricreare. L’ultimo rinnovamento dei quadri c’è stato appena l’anno scorso, ma non sembra gente con cui si possa andare molto lontano. Si possono sbagliare anche un paio di acquisti in una stagione, li sbagliava anche Moggi, ma quando si mettono assieme tante unità mediocri allora significa che mancano idee e conoscenze del calcio nazionale e internazionale. Fra Cristiano Ronaldo e attaccanti bolliti o ex giovani ci sarebbe una via di mezzo compatibile con il budget, se solo la si sapesse cercare. Non è colpa di Marotta, bravo al livello medio che ha sempre frequentato, ma di chi delinea le strategie.
Le squadre poi, si fanno di questi tempi cercando fuoriclasse che siano capaci di cambiare il corso non di una stagione ma del futuro.
E questo non ci pare stia avvenendo nella Juve forse anche perchè si pensa, come a inizio di stagione, che spendere per Ibrahimovic come ha fatto il Milan sia una follia perché quel tipo di giocatore può essere trovato a minor prezzo magari in Italia e in categorie inferiori. Non è così, non si fa così una squadra a meno che non ci si accontenti dei risultati attuali riducendo la Juve a una provinciale che spera nello stellone per piazzare la sua stagione da primato che, al massimo può coincidere con un quarto o quinto posto. No, la Juve ha una tradizione che sta nel sangue della stessa famiglia Agnelli. Se l’hanno rinnegata lo dicano, tanto nessuno finirà per scandalizzarsi. Facile nascondersi dietro il passato e il mito dell'Avvocato, piuttosto fra le sue battute i nipoti ricordino la più calcistica di tutte: il secondo è il primo degli ultimi. E il sesto?


Federico De Carolis
(in esclusiva per Indiscreto)

23 commenti:

Stefano ha detto...

Ad essere bravi si puo' anche prendere un quasi-Ibrahimovic senza spendere una follia, arrivando per primi su gente come Ozil, Pastore, Arshavin, Maicon... Pero' bisogna appunto capire molto di calcio per arrivarci prima che diventino famosi.

Hate Elkann ha detto...

D'accordo con molte delle affermazioni dell'articolo.

Di solito non mi soffermo mai troppo sui temi di calciomercato, solitamente si tratta di speculazioni prive di fondamento.

L'unica riflessione che mi viene naturale fare è pensare alla juventus come ad una società che ha una struttura probabilmente senza eguali in Italia, sicuramente più solida delle milanesi e delle romane. Praticamente una macchina colossale che al momento è ingolfata, o comunque gira a vuoto da ormai cinque anni.

Servono le persone giuste nei posti giusti, servono i top manager, serve gente che conosca il mercato e le sue insidie.
Magari quelli che ci sono ora sono le persone giuste, magari no: il mondo del calcio è capace di bruciarti in un nanosecondo, e rifondare una squadra ed una società non è impresa da compiersi in un giorno, mese od anno.

Serve pazienza, da parte di tutti, anche se partite come quella di Lecce fanno capire che si è ben lontani dal ricostruire una mentalità ed una cultura del sacrificio che sono stati sempre marchio di fabbrica della Juventus.

Anassagora ha detto...

Vado controcorrente.
A me le parole di Andrea Agnelli ieri mi sono piaciute, mi sono sembrate responsabili.
Io aspetterei prima di buttare a mare l'annata...

K

P.S. Hate mica mi hai detto niente di cobolli....

Hate Elkann ha detto...

Perdonami Andrea, ma forse mi son perso qualcosa.

Che dovrei dire di Cobolli, o Gigli che dir si voglia?:D

Anassagora ha detto...

Nei commenti all'altro post avevo scritto: "Per gli juventini (e Mario in particolare ma credo in particolare anche hateelkann - che detto per inciso capisco il suo nick): dovete sapere che, tipo ogni 2 o 3 giorni, incontro cobolli gigli (credo abiti qui attaccato al mio ufficio) che porta giù un cane topo bianco a far la passeggiata... devo riferirgli qualcosa?"


K

Hate Elkann ha detto...

Stringigli la mano. E' sempre stato bravo a fare il liquidatore di società da dismettere. Alla Juve ha fatto un lavorone.

MB ha detto...

Secondo me la Juve non è poi così lontana da essere una buona squadra, come organico (a parte in attacco), solo che quest'anno ha iniziato il percorso di ricostruzione ad alto livello mentre il livello generale del campionato si alzava e quindi si è trovata a dover competere con più squadre del previsto nella medio-alta classifica, tipo Napoli, Udinese, Palermo e la Samp pre-svendita invernale. In questa situazione gli svarioni con le piccole, che in fin dei conti capitano a tutti (il Milan le ha prese dal Cesena, l'Inter dal Chievo e così via) hanno pesato di più e hanno finito per demoralizzare l'ambiente ritornando nella spirale depressiva dell'anno scorso. Situazione che Del Neri per ora non sembra tanto in grado di gestire, e il precedente di Roma non fa pensare che lo sarà.

carloblacksun ha detto...

secondo me la juve dovrebbe richiedere indietro gli scudetti..

Anassagora ha detto...

Carlo hai sbagliato post... devi andare nell'altro.

K

Dane ha detto...

Ma perchè prendersela sempre con Delneri, quando c'è gente che pareggia sempre in Champions?!... :-D

carloblacksun ha detto...

@ Andrea

infatti scherzavo... purtroppo sembra che quando la Juve ha un problema la soluzione per compattare la tifoseria e dimenticare le tragedie nostrane sia quella di tirar fuori qualche intercettazione babao per equiparare Facchetti a Moggi e chiudere la questione con "tutti facevano tutto"...

in realtà bisognerebbe capire come il solo Krasic, negli ultimi tot anni, sia stato un acquisto in grado di far fare alla Juve un salto di qualità... anche se al momento giudico positivissimo l'acquisto di Piazon, almeno in prospettiva.

Sicuramente la carta per incartare le cozze che ogni giorno spara banze del tipo "Dzeko vuole solo la Juve" non aiuta, perchè poi si creano aspettative sbagliate nell'immediato...

La Juve deve cercare giocatori all'estero con potenziale medio-alto, lo so che non è facile, ma secondo me è incomprensibile la strategia attuale di puntare su Italiani-sega tipo Barzagli, Grosso, Toni o Pepe... così non solo non vinci niente, ma non costruisci nemmeno niente per il futuro...

Certo che al di là della battuta tristissima, per scoprire certi giocatori ci vuole occhio, e Marotta...beh... dubito che conosca giocatori come Pjanic o M'Vila per dire... Me lo vedo piuttosto puntare su Zaccardo e Nocerino...

Leo ha detto...

Italiani-sega...

Finally. E' da Decegliemarchisiogiovincossaturadellanazionaledelfuturo.org che lo diciamo, e la Juve che fa? Ci mette il carico da 90 (riprendendosi anche i vari Cannavaro, Grosso, Toni, Barzagli...), e continua sulla linea dei giovani italiani scarsi o medi (Motta, bonucci, Quagliarella, Matri). Se l'obiettivo è farsi amico PRandelli può andare, se l'obiettivo è sparare titoloni come Italjuve ancora meglio, ma se dev'essere arrivare per forza dal terzo posto in su no, visto che, ad alti livelli, la differenza la stanno facendo, Eto, Snejder, MAicon, Cavani, Hamsik, lavezzi, Ibra, Pato, Robinho, Hernanes, ecc.

Se il prossimo anno prendete il Gila rido...

Anassagora ha detto...

Effettivamente anche io meno italiani ho in squadra meglio sto... anzi già ne abbiamo troppi ultimamente.

Certo che alla juventus la questione è un po' diversa, i titoli di tuttosport non aiutano assolutamente.

Comununque oltre a Krasic anche altri acvquisti da considerare durevoli secondo me ci sono: aquilani (se lo assiste il fisico) felipe melo ed, secondo me, anche Matri.

Oltretutto bonucci viene fuori buono se gli si trova il giusto compagno di difesa.

Se la juve riuscisse veramente a prendere una stagione come (in parte) interlocutoria e riuscisse a sviluppare un progetto sarebbe meglio che badare a certi proclami.

K

Dane ha detto...

Infatti gli acquisti si possono anche sbagliare (si parla di meravigliose campagne acquisti del Milan, ma Emanuelson e soprattutto Didac Vila dove son finiti?!...), ma quello che fa la differenza nel giudizio è il progetto alla base....

carloblacksun ha detto...

appunto.

vantarsi di avere l' "Italjuve" solo per aver comprato Pepe e Grosso è un titolo per gonzi che solo Tuttosport può fare...

Oggi come oggi sono pochissimi i giocatori italiani di livello, e l'Inter ha vinto non a caso senza Italiani in campo...

jeffbuckley ha detto...

Ai tempi dell’avvocato la Juve controllava il mercato perché Agnelli aveva i soldi e un indubbio ascendente politico/carismatico. I casi di Anastasi e Tardelli, scippati all’ultimo momento all’Inter (beninteso: scippati senza alcuna accezione criminale) ne sono un esempio. Boniek arrivò grazie ai rapporti industriali col mondo dell’est (doveva andare alla Roma), idem Zavarov etc.. I giovani più promettenti, salvo rare eccezioni, finivano alla Juve (Scirea, Cabrini, Causio…). In più erano oggettivamente bravi a scegliere i giocatori (Platini, mollato dall’Inter che lo aveva in mano). Con l’arrivo di uno magari non più ricco ma più disposto a spendere (Mr. B.) e il progressivo disimpegno dell’avvocato fu necessario l’ingaggio di Moggi, al quale però evidentemente non bastava essere bravo (perché Moggi E’ bravo) e volle anche mettere in piedi un sistema di controllo del mercato ai limiti della legalità (o del mobbing e non sto parlando degli arbitri ma della GEA). Oggi gli agnelli minuscoli hanno pochi soldi e zero carisma, tangentopoli ha indubbiamente ridotto il fascino della società (che non vince da anni e fatica ad andare in CL), le nuove regole (numero illimitato di stranieri) e la ricchezza di altri clubs (spagnoli e inglesi su tutti) hanno ridotto le possibilità di azzeccare l’acquisto ed ecco giustificata la situazione attuale.
E’ vero che “…Fra Cristiano Ronaldo e attaccanti bolliti o ex giovani ci sarebbe una via di mezzo compatibile con il budget, se solo la si sapesse cercare…” ma questo vale per tutti, massacrato Diego (non il nuovo Pelè ma nemmeno un broccaccio dai…) all’Inter si critica l’investimento su Coutinho, si è lasciato andare un prospetto comunque interessante come Arnautovic (preso a due lire) al Milan hanno segato Gourcouff, si critica Pato (!!!) etc.. Inoltre all’estero nomi celebratissimi e costosissimi non hanno sempre vita facile (un nome per tutti: Benzema, per me fortissimo e certamente da prendere subito dopo il primo anno col Lione, così come Chamak). Guardate che Matri ha 26 anni, non 19 ed era già buono due anni fa, quando certamente sarebbe costato la metà. Io Martinez non lo avrei mai preso e men che meno a 12 milioni ma qui c’è gente che ha invocato l’acquisto di Sanchez a oltre 20, per me una vera follia…

Pierfrancesco ha detto...

vedi, Carlo, Sanchez, per restare al tuo esempio, è sicuramente un ottimo giocatore, però per i bilanci delle nostre società 20 e passa milioni sono eccessivi per lui. Per un Chelsea, un Real o un Manchester (City o UTD) invece a quanto pare queste sono cifre normalissime. Se vogliono, si prendono El Nino Maravilla al prezzo che per loro corrisponde a due spicci... lo stesso prezzo fa venire i capelli bianchi a qualunque società italiana (Inter compresa: piuttosto che 20-25 per Sanchez, è più "economico", in senso lato, spenderne 30-35, anche 40, per un giocatore di classe internazionale già testato... ammesso che l'Inter odierna abbia voglia di investire 30-40 milioni su un solo giocatore).

L'articolo è condivisibilissimo: la Juve è rimasta a metà fra la costruzione di un progetto e la voglia di rivalsa da tutto e subito.
I giocatori con cui puoi costruire un progetto ci sono, ma non ti possono dare il tutto e subito; basati su quelli per un paio di stagioni di transizione, e ci sta. Affiancargli i "nomi" per cercare di vincere da subito è un suicidio, perché i "nomi" a cui può arrivare la Juve di oggi sono ex giocatori bollitissimi che hanno già vissuto l'estate dei loro trionfi, da Cannavaro a Grosso a Toni. Soldi buttati dalla finestra. Peggio ancora si è fatto con Diego, preso a 25 milioni ad un allenatore che vedeva il trequartista come fumo negli occhi e poi buttato nella spazzatura dopo una sola stagione, quando comunque aveva dimostrato di avere qualche numero, e sarebbe stato molto meglio cercare di proteggere l'investimento.
Ma queste sono cose che ci diciamo da sempre. Il risultato è che ogni anno, per la Juve, è l'anno zero, da cui teoricamente cominciare a costruire il ciclo futuro. Solo che questi stanno ancora ad inseguire falene...

Leo ha detto...

E dall'anno prossimo, con l'obbligo (ancora e sempre) del posto champion's e la Roma praticamente certa del suo, sarà un bagno di sangue.

Hate Elkann ha detto...

..."Diego, preso a 25 milioni ad un allenatore che vedeva il trequartista come fumo negli occhi e poi buttato nella spazzatura dopo una sola stagione, quando comunque aveva dimostrato di avere qualche numero"..

meglio che non dica cosa penso di Diego và...

sta dimostrando di essere non un bidone, nè un fenomeno.

Un giocatore normale, tendente al mediocre. Al Werder gli assi erano altri, ma Secco, si sapeva, è una faina.

carloblacksun ha detto...

Pierfrancesco scusa ma allora non esistono più giocatori "da Juve/Milan/Inter" che si possono prendere a 20 milioni...

Voglio dire, se domani ti mettessi in mano un budget di 50 milioni (che la Juve non ha, ma poniamo il caso), sapendo che puoi riscattare, volendo, i vari Matri, Pepe, Motta, Quaglia e Aquilani, che giocatori riscatteresti / compreresti, tra quelli a cui può ragionevolmente ambire la Juve? Parlo seriamente, non da tifoso di Tuttosport che dice "Vendo Buffon a 40, Amauri a 25 e compro bla bla bla"...

Unknown ha detto...

Io non lo so quali giocatori, ma so che Neymar era forte gia' 3 anni fa e lo si comprava con cifre oneste. E come lui in Brasile e Argentina per me ce ne sono altri 10 sotto i 21 anni. Poi vado a girare un po' in Europa e ne trovo altri 10 validi. E giovani. E chissene dell'esperienza..io guardo l'Arsenal (cito l'esempio piu' fulgido) e vedo giocatori giovani giocare benissimo e senza timori reverenziali.

A me invece sembra che si arrivi sempre non primi, non secondi, a volte nemmeno terzi ..ma quarti, quinti sul nome giusto e ti devi confrontare con cifre che sono giocoforza gonfiate. E rischi di pagare 25 un giocatore come Diego che da 25 non e'. Anche se non'era cosi' scarso come lo si e' voluto dipingere.
Secondo me con 25 prendevi anche Ozil assieme a Diego se arrivavi un anno prima a fari spenti

Hate Elkann ha detto...

Secondo me il problema della Juve, come delle altre società, non è il prezzo dei cartellini, a quello ci si arriva. E' sul terreno degli ingaggi che non puoi competere con le altre big europee (la Juve non può competere neppure con le milanesi, ad oggi).

Purtroppo l'esempio dell'Arsenal non è così facile da copiare qui da noi.

Leo ha detto...

La penso come Cissiboy. Il problema è che argentini e brasiliani forti gli portano gli altri in Europa...