La bella Inter di una volta

La durata media delle opinioni degli editorialisti è di un giorno, rispecchiando quella della maggior parte dei lettori.
Al millesimo pezzo sul declino del calcio italiano, che parte da un dato oggettivo (difficilissimo che dopo l’andata anche una sola fra Inter, Milan e Roma arrivi ai quarti di Champions League) per arrivare ai massimi sistemi e alla carenza di spettacolo che dipende dagli stadi non di proprietà e dal bunga bunga, bisogna ricordare che l’Inter è campione d’Europa e del Mondo in carica (!), che il Milan era nella stessa situazione 3 e non 300 stagioni fa, che la Nazionale ha fallito un Mondiale ma che quello precedente l’ha vinto, che dopo le migliori due squadre del paese solo l’Inghilterra ne ha una terza (già sulla quarta si può discutere) con una dimensione internazionale. Non certo la mitica Spagna, alla cui tassazione privilegiata per certe categorie di lavoratori stranieri noi rispondiamo italianamente con il nostro ‘nero’ tollerato. Insomma, di questo declino sentiamo parlare fin dagli anni Settanta ma solo perchè abbiamo imparato a leggere nel 1973. Probabilmente qualche anno prima c’era chi diceva che dietro all’Inter di Herrera non c’era molto o che il Milan fosse troppo Rivera-dipendente. E Sivori? Come farà la Juve a rimpiazzare uno come Sivori? Insomma, questa retorica del declino e della fine di un’epoca (quale?) piace molto e non abbiamo mai capito perché. Una scelta editoriale sbagliata sul piano culturale, perché il calcio interessa anche più di qualche decennio fa, ma soprattutto folle su quello del marketing: perchè dovresti comprare un giornale che ti racconta che la tua vita è uno schifo?

Stefano Olivari

113 commenti:

jeremy ha detto...

FENOMENO! Diretto, solo lei poteva scrivere un post simile dopo quello di Igor Lario. Grazie di esistere. Ma sul serio.

Stefano Olivari ha detto...

Ma Igor dice la stessa cosa! L'italocentrismo porta all'autoesaltazione o all'autoflagellazione solo in base agli ultimi risultati...siamo in purissima zona 'Pelé non si è mai misurato con il nostro calcio'...

jeremy ha detto...

Diretto, è stato interpretato in maniera opposta! Siamo all'impasse informativo: se chi informa vuole dare un messaggio e se ne percepisce un altro, non stiamo messi bene. Ne il lettore ne il "giornalista".

GuusTheWizard ha detto...

@jeremy
Oppure io e te siamo dei ritardati (ipotesi che non scarterei a priori)

Stefano ha detto...

Il declino rispetto a determinate epoche e' oggettivo, basta guardare le performances delle squadre italiane nelle coppe europee a cavallo tra 80 e 90 (con tante italiane alle fasi finali di Campioni, Coppe e Uefa) tra 90 e 00 (ottime performance in Coppa delle Coppe e Uefa, fino al Milan in Champions '03) e tra 00 e 10 (Inter l'anno scorso e Milan nel 2007, ma dietro il nulla).

Possiamo anche guardare un altro indice: quanti giocatori dei 50 candidati al Pallone d'Oro anno su anno giocano nel nostro campionato?

Insomma, il declino di risultati internazionali e di attrazione di talento del sistema calcio italiano, non delle singole squadre, c'e'.

Poi si puo' discutere se sia giusto parlarne o meno. (Per me si', ma in modo piu' scientifico).

Nick ha detto...

Mah...secondo me Igor non diceva niente.
O meglio: diceva esattamente ciò che lui stesso indicava come scopo del post, ovvero "proporre al pubblico italiano il punto di vista dei giornali, e dei giornalisti, europei" senza per questo voler sostenere una tesi (che, al di là del fatto che le intenzioni dell'autore fossero queste o meno, nell'articolo non è espressa da nessuna parte).

E infatti Dane di là ha scritto "va bene tutto, ma non capisco dove il post vuole andare a parare". Beh...non deve mica per forza andare a parare da qualche parte. A me sembrava semplicemente un articolo descrittivo.

Si può fare (in molti casi si dovrebbe) informazione anche senza esprimere opinioni...

jeremy ha detto...

Guus, è una validissima alternativa assolutamente da non scartare a priori......

GuusTheWizard ha detto...

@jeremy
Però, attenzione: quello che tifa Reggina non sono io ....

jeremy ha detto...

Infatti, la cosa pesa notevolmente sulla valutazione....a mio favore, ovviamente....

spike ha detto...

y

spike ha detto...

ultime 5 chl partecipazione ai quarti
Uk 14 ita7 spa7 ger4
Eur.leag.
Uk 5 ita2 spa9 ger 9
Tot
Uk 19 spa 16 ger 13 ita 9
Tot ultimi 3
Uk 13 spa 7 ger 9 ita 4

Ps :curioso che uk 19 partecipazioni ai quarti ha vinto un solo trofeo,contro 5 spa 2 ita 0 ger

spike ha detto...

su 5 anni in percento,approx,di partecipanti ai quarti
Uk 24% spa20 ger 16 ita 11
su tre
Uk 27 ger 19 spa 15 ita8

Direi che stavolta stefano nn ha centrato il punto

Dane ha detto...

Nick, non bisogna per forza andare a parare da qualche parte però un motivo per scrivere un pezzo lo dovresti avere, no?!...
Questo pezzo ad esempio un motivo ce l'ha, poi si può condividere o meno la tesi di fondo (Luca Serafini faceva l'altro giorno in tv un discorso molto simile a quello del Direttore, sottolineando ad esempio la maniera con cui i risultati di coppa sono usciti e che han permesso a molti di sfoderare i coccodrilli sul calcio italiano che s'eran dovuti tenere nel cassetto dall'anno scorso per colpa dell'Inter...).
L'intento dell'altro pezzo qual'era?! Quello di darci semplicemente uno sguardo sul mondo nudo e crudo?! E allora perchè quel tono piagnucolante da "non ci caga nessuno"?!... Voleva darci un metro per valutare la crisi del calcio italiano?! E perchè prendere come metro quello che ci dava inc risi anche ai tempi di Platinizicomaradonavanbasten?!... ;-)

p.s.: tra l'altro segnalo un suggerimento che mi è arrivato dalla regia, lo cito così nudo e crudo: "...i quotidiani citati sono Le Monde, Guardian e El Pais, ovvero Repubblica, Stampa e Il Giornale (per dirne tre a caso) e che se hanno anche solo riportato il resoconto di Milan-Napoli è grasso che cola, anche se per smerdare il nostro calcio (e non avevamo bisogno che ce lo dicano loro)? Dimmi quanto spazio dedica Repubblica alle partite estere e se dedica 4 pagine ad una sola partita del campionato italiano, anche se fosse il Derby o una milanese vs Juventus?! Cioè confondono la Gazzetta con il Corriere della Sera o è solo per fare polemica?!?..."

Dane ha detto...

Spike, io direi che invece il Direttore il punto lo ha centrato: il declino del calcio italiano è evidente ma o si fa un'analisi tecnica seria oppure è inutile stracciarsi le vesti urlando "mille e non più mille!" perchè le altre hanno due portaerei a nazione e poco più.
Tra l'altro, ricordo benissimo che quest'atteggiamento disfattista fu già deriso dal Direttore in passato.
Noi due ne parlammo ad esempio un giorno sulla panchina di un parco, come due vecchietti che dan da mangiare ai piccioni o osservano gli scavi con le mani dietro la schiena. Andammo sull'argomento spinti dal clima disfattista indotto in quei giorni dalla cessione di Kakà dal Milan al Real e in attesa di quella (che a quel punto sembrò a tutti prossima ed inevitabile) di Ibra.
E guarda un po' chi ha vinto la Champions... :-P

Copparoni ha detto...

Chi giocherebbe nel Milan campione d'Italia 2003/2004 della squadra di oggi? Nessuno.(ok, forse Ibra al posto di Inzaghi, ma non è detto). Con ogni probabilità però il Milan vincerà lo scudetto.

E nella Juve? Nessuno.

Solo l'Inter è cresciuta.

La Roma è rimasta sempre la solita incompiuta. E' venuto fuori il Napoli che però è stato eliminato dal Villareal (quarto in classifica in Spagna).

La mia impressione è che oggi Barca, Real, Man Utd, Chelsea e Arsenal non farebbero fatica a vincere il campionato italiano. Cosa impensabile fino a qualche anno fa.

Colpa di calciopoli?Può darsi, ma non totalmente. Colpa dei finti soldi di Cragnotti e Tanzi? Anche.

Colpa delle sciarpe tarocche vendute fuori dagli stadi?Boh.Degli stadi comunali od olimpici?
Colpa di società sportive a fini di lucro (udinese e palermo)?

Penso che dal prossimo anno in Inghilterra ci saranno almeno sei squadre che potranno lottare per il titolo (Chelsea, i 2 Manchester, Arsenal, Tottenham e Liverpool) poi però alla fine vince sempre lo United. Come la Germania.

Detto questo potrebbe anche succedere che un'italiana vinca la Champions anche quest'anno. Cambierebbe qualcosa?

cydella ha detto...

Totalmente in disaccordo: 15-20 anni fa il centravanti dell'Argentina giocava nella Cremonese, l'altra punta nell'Atalanta, il regista del Brasile... adesso questi giocano all'estero.
Mi pare ovvio che il livello del calcio italiano faccia schifo rapportato agli altri, esattamente come prima avveniva l'opposto.
Si è invertito il ruolo tra conquistati e conquistatori.

Stefano Olivari ha detto...

Se il criterio è quello del confronto internazionale e non quello dei nomi i nostri amati anni Ottanta sono perdenti...nella prima metà solo la Juventus (e in parte la Roma) aveva una dimensione extra-italiana, mentre dal 1985 la cancellazione dei più forti del continente causa Heysel portò all'emergere delle nostre prime linee, dal Milan di Sacchi in poi, ma anche delle seconde (mi vengono in mente l'Atalanta di Mondonico nella Coppa Coppe 87-88 o la Fiorentina nella Uefa 1989-90)...la nostra età dell'oro come quantità-qualità medie è stata quella ed è durata fino a metà dei Novanta, ma i successi ci sono sempre stati...scommettiamo che se al ritorno viene ribaltato almeno un risultato su tre leggeremo un altro tipo di articoli? Contesto questo, non che Maradona fosse più forte di Lavezzi...

spike ha detto...

stefano se contesti il tono apocalittico degli articoli ok, ma i dati parlano chiaro, siamo in calo. Netto.

Che poi è interessante vedere che quelle poche volte che andiamo avanti, vinciamo, mentre UK che è di gran lunga il movimento migliore, ha vinto solo una coppa, oppure germania e spagna che sono paragonabili, hanno un imbarazzante 0 a 5 di vittorie.Forse noi latini siamo più freddi in finale?

Neuro ha detto...

beh, ma è stato detto in più contesti che l'inter non poteva considerarsi espressione del calcio italiano, no? quindi l'ultimo successo è del 2007, mettiamoci il cuore in pace.

@direttore - il confronto maradona/lavezzi è pura retorica. piuttosto mi chiedo quale sia la similitudine tra le squadre attuali e il Pescara di allora con Junior, l'Udinese con Zico, il verona con Briegel e Elkjiaer Larsen e via andare. perché i pastore e i sanchez sono roba da talent scout avveduti. di cui infatti si ipotizza un futuro estero.

campatelli ha detto...

Cydella...sempre questi discorsi Francorosseggianti...che palle mamma mia...
Non ti,non vi è mai venuto in mente che se il centravanti dell'Argentina giocava nella Cremonese,forse non doveva essere questo grande fuoriclasse?O solo perchè era argentino era un fenomeno?
Infatti la Cremonese un anno veniva promossa dalla B,l'anno successivo retrocedeva dalla A.

Nella Champions League,a livello numerico,negli ultimi anni i successi sono in media con quelli dei tanto decantati paesoni...un Mondiale 5 anni fa ce lo siamo portati a casa,ma ve lo siete dimenticati quasi tutti.

Adesso il campionato italiano dite tutti che è una merda...ma mi sarebbe piaciuto leggere i commenti di eventuali "indiscretini" se ci fossero stati a metà anni 90...
Non so se tutti si esaltavano dicendo che nel nostro campionato c'erano i Dezotti e compagnia bella.

Si guarda a ciò che è avvenuto in passato sempre con un alone di nostalgia..."Si stava meglio quando si stava peggio..."

Volete vedere che fra 15-20, i futuri indiscretini diranno "Ahhh,che bei tempi quelli con Pastore,Sanchez,Hernanes,Pato ecc"

Siete come al solito catastrofici.

Nick ha detto...

@Dane, lungi da me l'idea di difendere quel pezzo...dico solo che si può anche scrivere una roba meramente descrittiva (e non per questo non criticabile) senza per forza avere un'idea in merito...per esempio per lasciarla fare a chi legge. E' un buon modo per alimentare un dibattito, in certi casi.

A parte questo, concordo con spike...va bene criticare gli articoli (che hanno il difetto originale di non esser scritti da giornalisti), ma che il livello -tecnico, agonistico e sportivo- della Serie A sia calato terribilmente è un fatto.
Poi secondo me questa stagione rappresenta il plateau basso del trend (figa se parlo bene...) e già dall'anno prossimo le cose miglioreranno, ma questo conta relativamente.

Certo è che non si vede una squadra italiana che sia una vincere una cazzo di competizione europea o un cazzo di campionato da ormai quattro anni (oh: l'unica nazione le cui squadre non riescono a vincere neanche nel proprio campionato! Record del Mondo!)

transumante ha detto...

campa: oggi con cavani da trascinatore navighi in alta quota

cavani....il portaborse di sanchez e forlan nell'uruguay

lascia stare dezotti, ma hagi giocava nel brescia

hagi, chiaro?

chissenefrega se si vince la champions ogni tanto, negli anni '90 era la regola che la squadra italiana andava in finale e la coppa uefa era cosa nostra

il motivo sono solo ed esclusivamente la mancanza di soldi (la rosa del milan faceva ridere, potevano fare milan 1 e milan 2 e si sarebbero giocate il campionato e la champions)

Dane ha detto...

"@Dane, lungi da me l'idea di difendere quel pezzo...dico solo che si può anche scrivere una roba meramente descrittiva (e non per questo non criticabile) senza per forza avere un'idea in merito...per esempio per lasciarla fare a chi legge. E' un buon modo per alimentare un dibattito, in certi casi."

E' quello sarebbe un motivo per scrivere un articolo, vedi che c'è sempre un motivo?! ;-)
Tu non volevi difendere quel pezzo, io non volevo attaccarlo: non intendevo fare polemica, davvero non capivo quale fosse lo spunto. Il calcio italiano è sceso di livello?! Lo sapevamo senza che ce lo dicessero gli stranieri. I giornali stranieri danno poco spazio al campionato italiano?! Ma perchè, la Repubblica o El Pais quanti paginoni hanno dedicato a Chelsea-Manchester?! Io non so riusciti ad intercettare gli ailaiz in tv, ho dovuto cercare sul web... :-P
Poi che il livello del calcio italiano sia sceso è evidente a tutti, ma come hai visto Campatelli ha già partorito il "se il centravanti vice-campione del mondo giocava in zona retrocessione un motivo ci sarà". Ramon Diaz?! Giocava nell'Avelino, dove cazzo voleva andare... Batistuta?! Uno scarpone, giocava in una squadra che faceva fatica ad entrare in Champions..... Boban?! Uno dei tanti, occupava il posto di Maiellaro al Bari...
Se vogliamo divertirci potremmo andare avanti ore... :-D

"Se il criterio è quello del confronto internazionale e non quello dei nomi i nostri amati anni Ottanta sono perdenti..."

Infatti secondo me si confondono gli anni 80 con gli anni 90....

"mentre dal 1985 la cancellazione dei più forti del continente causa Heysel portò all'emergere delle nostre prime linee"

No, su questo non sono affatto d'accordo: Van Basten e Maradona avrebbero comunque asfaltato Beardsley e Barnes...

p.s.: è un iperbole generica ovviamente, Waddle (il mio preferito) col Marsiglia fece fuori il Milan....

"scommettiamo che se al ritorno viene ribaltato almeno un risultato su tre leggeremo un altro tipo di articoli?"

Esatto Direttore, il punto è questo! Leggeremmo che alla fine gli italiani sono cinici, scafati e non bisogna mai darli per morti, in fondo l'Inter ha battuto il Barcellona, Lippi ha vinto il Mondiale senza fenomeni in attacco, etc., etc...

Dane ha detto...

"Non ti,non vi è mai venuto in mente che se il centravanti dell'Argentina giocava nella Cremonese,forse non doveva essere questo grande fuoriclasse?O solo perchè era argentino era un fenomeno?"

Campatelli, ma che cazzo stai dicendo?!...ma non eri tu che cercavi di dimostrare la forza della Juve di Calciopoli col fatto che aveva più giocatori di tutti nella finale dei Mondiali 2006?! Bèh, i due signorini di Atalanta e Cremonese (che giocavano in quelle squadre perchè le squadre più importanti avevano già i posti occupati da altri campioni) sono arrivati alla finale del 90, adesso hai cambiato postulato teoretico?!...
Poi è ovvio che messo così il discorso ha poco senso, bisogna valutare caso per caso (nell'Argentina 90 giocava anche Troglio per dire, che era un giocatore mediocre...), ma non si può sempre cambiare le carte in tavola a seconda di ciò che fa comodo.
Il discorso di Cydella è una provocazione ma sta benissimo in piedi: nel periodo citato dal Direttore il pressocchè meglio del calcio Mondiale giocava in Italia (o credi che la cascata di coppe europee degli anni 90 sia dovuta ad un esplosione dei vivai italiani?!...). Il che non significa vincere la Champions o il Pallone d'Oro tutti gli anni, ma è un fatto che oggi non è più così.
Ho citato Victor e Gallego, potrei citare Francescoli (capitano dell'Uruguay che battè in finale di coppa america il Brasile campione del mondo...), Boban (che fece anticamera al Bari, no dico: BOBAN!!!!!....), Dunga che non ha mai lottato per lo scudetto, Roy (attaccante di sinistra titolare nell'Olanda di Gullit e Van Basten) che giocava nel Foggia, etc...
Non è che sta gente giocava in bassa classifica perchè era scarsa, giocava lì perchè i posti delle squadre più importanti erano occupati da campioni ancora migliori. Stai attento che a momenti oggi Dezotti-Caniggia sarebbe l'attacco titolare della Juve!... :-DDD

"Non so se tutti si esaltavano dicendo che nel nostro campionato c'erano i Dezotti e compagnia bella."

No, perchè all'epoca eravamo distratti dai Messi e CRonaldo che oggi giocano altrove......

"Volete vedere che fra 15-20, i futuri indiscretini diranno "Ahhh,che bei tempi quelli con Pastore,Sanchez,Hernanes,Pato ecc"

Ma che discorso è?!...Lo diremo se il livello sarà sceso ulteriormente e ci ritroveremo coi Prampolini e i Cippalippa, allora a quel punto saremo costretti a rimpiangere i Pastore e i Sanchez, se invece torneranno i Platini e i Maradona stai sicuro che sta cazzata non la dirà nessuno. Ma se per te la differenza tra IERI e OGGI sta solo nell'effetto nostalgia mi sa che non ti sei accorto di cosa è successo negli ultimi anni. Oggi Tevez, Bale e Modric stanno tra City e Tottenham (non al Manchester o al Chelsea) e credo che tra le italiane pure Inter e Milan farebbero fatica a comprarli, figurati le altre.....
Poi sul troppo catastrofismo siamo d'accordo, difatti è il discorso che il Direttore (ed io) tentava(mo) di fare......

Dane ha detto...

Transu, Dio mio: HAGI!!!... :-DDD
Una carriera tra Real Madrid, Barcellona e.........Brescia! :-O
Finì la carriera al Galatasaray dove ancora dipingeva calcio....Madonna, a rilegger certi nomi mi vien mal di testa..... :-P

carloblacksun ha detto...

Secondo me il vero valore di un movimento lo da l'Europa League, dove non giocano le squadre top del campionato ma quelle di fascia alta.

Noi abbiamo abdicato ad un ruolo di primo piano dopo che il Parma schierò la seguente formazione in una SEMIFINALE di Coppa Uefa nel 2004, ripeto, una SEMIFINALE

PARMA (3-5-1-1): Bucci; P. Cannavaro, Bonera, Bovo; Camara, Savi, Grella, Dessena, Furlan; Bresciano, Ruopolo.

In quella partita Bucci venne sostituito da Frey perchè colpito da un oggetto dopo venti minuti, e nonostante il ricorso del Parma, l'UEFA rispose seccamente che non accettavano alcun ricorso perchè avevano schierato volutamente una formazione vergognosa irrispettosa del valore di una semifinale...

Nick ha detto...

a momenti oggi Dezotti-Caniggia sarebbe l'attacco titolare della Juve!... :-DDD
A momenti?
Figa, fino all'altro ieri giocavano con Amauri e oggi hanno Matri...ci fosse un Caniggia sarebbe già partita la campagna di Tuttosport per il Pallone d'Oro....

Un gobbo ha detto...

Arrivo orora...non ho letto niente in maniere approfondita.
Visto che oggi son buono,se qualcuno ha parlato male Gustavo Abel Dezotti sappia che verrà perdonato.

Da ora in poi parte la mannaia però eh..ocio

jeffbuckley ha detto...

una volta per tutte: dezotti giocava nella cremonese, dunga nella fiorentina etc.. perchè c'era il tetto dei 2-3 stranieri per squadra. distribuisci i 10 -15 stranieri forti delle sole milan e inter nelle 16 (sedici) squadre della serie A ed è la stessa cosa.

axel shut ha detto...

giungo in ritardo per quotare i discorsi "francorossiani" di chi sostiene il declino del calcio italiano (credo che l'apice tecnico-economico sia stato il decennio 85-95)
basta guardare i nomi che giravano all'epoca nelle piccole: Francescoli, Hagi, Stojkovic, Junior eccetera
non parliamo poi dell'Europa, il Cagliari di Dely Valdes e Oliveira arrivò a giocarsi una semifinale Uefa (e le inglesi c'erano)
da interista io ricordo Ruben Sosa e mi chiedo dove giocherebbe oggi uno così che si è avvicinato allo scudetto solo una volte con l'Inter di Bagnoli (ma tanto è arrivato secondo dietro il Milan di Rjikaard-Van Basten-Gullit-Boban-Papin-Savicevic, sarà stato per forza un perdente)

Un gobbo ha detto...

jeff
il problema è che oggi i dezotti giocano nel siviglia e nel villareal.
Mentre l'inter col bayern in panchina come attaccante aveva solo pandev

cydella ha detto...

@jeff: ma con 3 stranieri per squadra, Chivu mica giocherebbe nel Lecce, Cambiasso nell'Udinese, Stankovic nel Brescia, Robinho nell'Atalanta, Pato nel Genoa,... andrebbero tutti all'estero.

jeffbuckley ha detto...

Scusate, ma il tetto agli stranieri c'era anche all'estero!! per i giocatori di certi paesi, venire in Italia voleva comunque dire guadagnare di più (per quelli dell’est soprattutto, oggi meno) e se i posti disponibili nelle squadre europee fosse ancora 100 invece di 1.000 come oggi credo che Cambiasso giocherebbe volentieri nell’Udinese e Chivu nel Lecce (che poi sarebbe il suo posto…). E poi, Gobbo, in panchina aveva Pandev ma in campo c’erano Etoo, Maicon, Stankovic, Lucio etc… Cyd, quando dici che giocherebbero all’estero, intendi nel MU / Barcellona o nel Blackpool / Levante? No perché credo che il MU avrebbe tenuto Cronaldo e il Barca sceglierebbe ancora Messi…

Un gobbo ha detto...

Jeff
si è vero. il mio era un esempio un po' cosi. In effetti stiamo parlando dell'unica squadra italiana competitiva a livello europeo.
Io non credo che il problema fosse solo quello dei 3 stranieri per squadra però

jeffbuckley ha detto...

Gobbo, nella Juve 2005 giocavano, tra gli altri, thuram, camoranesi, nedved, emerson, vieira, ibrahimovic, mutu e trezeguet. Scegline due o tre, gli altri sono fior di giocatori che dovrebbero giocare in altre squadre. Fai lo stesso esercizio sulle altre squadre di vertice (inter, milan, real, MU, barca etc...) e vedi quanti giocatori considerati "grandi" dovrebbero migrare nell'Udinese o nell'Espanol.

Un gobbo ha detto...

Jeff
appunto. adesso migrerebbero nell'espanol.
Una volte nel brescia

Nick ha detto...

Jeff, insomma...io non sarei mica così sicuro del fatto -per esempio- che un Kharja o un Flamini svernerebbero alla Cremonese di turno piuttosto che nel Lione o nel Marsiglia, o che un Boateng preferirebbe Cagliari e Atalanta al Bayern, ma neanche al Borussia o allo Schalke...

Chivu starebbe al Lecce o al Wolfsburg? Pandev al Bari o al Werder Brema?

Nick ha detto...

Jeff, appunto: il discorso è che così come fra Barcellona e Inter scelgono la prima, fra Udinese e Espanyol sceglierebbero la seconda...

Neuro ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Nick ha detto...

Oh, d'altra parte basta andarsi a guardare le rose di Brema e Wolfsburg o West Ham e paragonarle a quelle delle "pari grado" italiane...Carlos Vela sta al WBA, mica a Bari (e il paragone con Chicco Macheda, che nella stessa situazione gioca in una medio-alta di A, è francamente inquietante)

Neuro ha detto...

ma il numero totale dei calciatori stranieri non costituisce una risposta alla questione. quelli forti sono più o meno sempre gli stessi, numericamente parlando. anzi, forse oggi sono un po' di più vista l'evoluzione di alcune scuole calcistiche che negli anni '80 erano considerate solo folklore. Ma il numero totale di top players si è ridotto...
quanti giocatori stranieri già affermati e di livello mondiale ci sono in italia, oggi? Intendo giocatori che hanno scelto di venire potendo scegliere, non prospetti scovati dall'udinese di turno che avranno mercato da giugno in poi...
a naso direi (ma liberi di aggiungerne o togliere)

Julio Cesar, Eto'o, Maicon, Ibrahimovic, Robinho. non me ne vengono altri, se parliamo di top players.

giocano nelle due milanesi che per inciso sono le ultime due italiane ad avere vinto la C.L. quindi le uniche ad avere mantenuto un appeal...

Un gobbo ha detto...

Una volta Lucescu allenava a Pisa e Brescia....
ora la terza in classifica è allenata da Mazzarri eh

campatelli ha detto...

"Boban (che fece anticamera al Bari, no dico: BOBAN!!!!!....),"

Dane,okkazzo,ma quando fu preso dal Bari Boban era poco più che un giovane di belle speranze!
Adesso,DOPO la carriera,puoi dire che è stato un grande giocatore,ma allora era tutto da dimostrare che lo sarebbe diventato.
Quell'anno Matarrese si fece prendere dalla follia,follia che poi ha pagato finanziariamente per 15-20 anni e spese 40 miliardi oer voleva la Uefa:retrocesse miseramente.

Parlate di Hagi al Brescia...vero, era il fiore all'occhiello,il colpo di testa del Presidente...
Ma questa era la rosa del Brescia 1992 93:

http://it.wikipedia.org/wiki/Brescia_Calcio_1992-1993

Dove stanno i giocatori per cui non dormire la notte?Per cui strapparsi i capelli?
Saurini,Passiatore,Schenardi?!
Davvero,ad occhio e croce mi sembra davvero una squadra di merda con un solo grande giocatore.

"Ehhh,ma avevano Raducioiu"...
Che era pure lui un giovane di belle speranze...

Infatti,non si sa perchè,a fine stagione il Brescia scivolò in B...

campatelli ha detto...

Gobbo...ma Lucescu ha appeal solo perchè è straniero?No,perchè,se adesso dobbiamo rimpiangere pure Mircea dai....

Un gobbo ha detto...

campa
ok
anche lucescu non capisce una minchia

Un gobbo ha detto...

campa
adesso il giocatore più forte del brescia è diamanti.
E il centravanti Caracciolo

Italo Muti ha detto...

notazione di servizio

Nick, se mi mani la mail come richiesto su fb ci mettiamo d'accordo per stasera. Con Vincenzo sono già a posto.

Italo

Dane ha detto...

Esatto, oggi il concetto si è invertito: Hagi in Spagna giocava in Barcellona o Real Madrid, in Italia gli andava bene anche il Brescia. Oggi è il contrario: giocatori che all'estero giocano volentieri in Tottenham o Villarreal in Italia non scenderebbero sotto Milan-Inter e già quest'estate abbiam visto come giocatori e allenatori schifino la Juve. No, dico: LA JUVE!!!...
Il limite dei tre stranieri di allora non c'entra: era già stato abbattuto quando il Milan tergiversava se riprendere Boban dal Bari o girarlo in prestito al Marsiglia (cioè: Bari o Marsiglia, mi seguite?!...), semplicemente perchè aveva una linea di centrocampo e attacco da far girar la testa.
Il limite dei tre stranieri ha solo impedito che l'Italia rastrellasse l'eccedenza rimasta all'estero, e basta.
Oh, Van Bommel dopo una carriera in PSV, Barcellona e Bayern viene a svernare al Milan e non sarebbe venuto per meno del Milan, all'epoca Gallego colonna del Real (quindi omologo di Van Bommel come valore-peso-ruolo, etc...) veniva in Italia per andare all'Udinese.
Il paragone giusto da fare è quello tra i campionati europei di basket e l'NBA: giocatori di Real Madrid o Siena accetterebbero di giocare in NBA mica solo per i Lakers o i Celtis, si farebbero (e si fanno) andar bene anche Nuggets, Clippers, etc...
E faccio non a caso il paragone con l'NBA perchè se mai c'è stato nel calcio un campionato paragonabile all'NBA è stato il campionato italiano di quel periodo d'oro, altro che la Premier di oggi.....

campatelli ha detto...

Ed anche l'esempio del Foggia di Zeman e di Roy è un altro citato puntualmente a cazzo senza guardare il resto della rosa.

Questa era la rosa del Foggia 1992-93. Nei 3 anni in A del Foggia di Zeman, questa da tutti è ritenuta la squadra,in partenza,più scarsa...

http://it.wikipedia.org/wiki/Foggia_Calcio_1992-1993

Piena zeppa di calciatori che venivano dalla C e dalla B...
Cosa che a Zeman faceva godere...
Si salvarono alla grande.

La bravura lì era nel manico...capace di rendere mezze seghe giocatori presentabili in A..erano esaltati dagli schemi meravigliosi del Foggia.

"Il Foggia aveva Roy" (il solo fiore all'occhiello di quella squadra),ma aveva pure Sciacca,De Vincenzo,Caini,Grassadonia,Consagra etc etc

Dane ha detto...

"Dane,okkazzo,ma quando fu preso dal Bari Boban era poco più che un giovane di belle speranze!"

Esattamente come Pato e Kakà quando sono arrivati in Italia. Arrivati al Milan, e non per girarli al Bari.....
Poi sul giovane di belle speranze sei male informato, ma qua il discorso è lungo e lasciamo perdere...
Resta il fatto che all'epoca il meglio del mondo veniva in Italia, tant'è che fra i giocatori stranieri c'era il detto secondo cui "per dimostrare di essere un campione bisogna sfondare in Italia".
Ce l'ha messo pure Soriano in un libro... :-D

campatelli ha detto...

Gobbo,ma che discorsi sono "Adesso il giocatore più forte del Brescia è..."
Hagi era forte,era il più forte del Brescia e di sicuro è più forte di ogni giocatore attuale del Brescia...ma una squadra non si fa mica con un solo calciatore...parlare del Brescia 92 93 e citare solo Hagi e non tutto il resto,è una cosa senza senso.
Per me Diamanti,Caracciolo ed Eder sono più forti di Passiatore,Saurini e Schenardi.

Un gobbo ha detto...

Poi c'era il nazionale rumeno petrescu...i nazionali shalimov e kolivanov....

A Cremona abbiamo visto Limpar...56 volte nazionale svedese.
Via di qua è andato all'Arsenal

campatelli ha detto...

"Poi sul giovane di belle speranze sei male informato, ma qua il discorso è lungo e lasciamo perdere...

Si Dane...aveva vinto sicuramente 3-4 mondiali under 20 e 3-4 palloni d'oro giovanili...che non esistono,ma Boban poteva,come Leonardo.

Un gobbo ha detto...

campa
si certo.
peccato che i giocatori trainanti di quel Brescia fossero altri

Senno ti dico che marchisio,felipe melo e quagliarella sono meglio di tavola,prandelli e koetting e siamo punto e a capo

Dane ha detto...

"Ed anche l'esempio del Foggia di Zeman e di Roy è un altro citato puntualmente a cazzo senza guardare il resto della rosa."

Invece dire che rimpiangiamo Van Basten-Maradona come rimpiangeremo Sanchez-Pastore è una valutazione tecnica basata su attente osservazioni...

"La bravura lì era nel manico...capace di rendere mezze seghe giocatori presentabili in A..erano esaltati dagli schemi meravigliosi del Foggia."

Stai facendo un complimento a Zeman?!... :-O

"Il Foggia aveva Roy" (il solo fiore all'occhiello di quella squadra),ma aveva pure Sciacca,De Vincenzo,Caini,Grassadonia,Consagra etc etc"

Appunto! Pur di giocare in Italia Roy si faceva andar bene pure il Foggia, all'estero non avrebbe accettato meno di un Bayern Monaco o un Marsiglia.
Il motivo te l'ha spiegato Transumante, poi se non ci arrivi è inutile insistere......

Un gobbo ha detto...

O.t.
rivedendo la rosa di quel Brescia,ci giocava un possibile grande giocatore

Edo Bortolotti

clinter ha detto...

Secondo me la questione è mal posta.
Mi piacerebbe capire quali siano le caratteristiche per cui si parla di 'calcio italiano'.
No, perchè se per calcio italiano si intendono le formazioni che partecipano al campionato nostrano è un conto, se si intende il 'movimento' è un altro conto e se si parla di nazionale un altro ancora. In passato le squadre di vertice si avvalevano di un mix composto da giocatori italiani di alto livello arricchito da innesti di stranieri di livello eccellente. I fatti dicono che, attualmente, per primeggiare in Italia ed in Europa le medesime squadre devono ricorrere a massicci innesti di giocatori stranieri. Sempre i fatti dicono che non si riesce ad imbastire una nazionale degna di accendere gli entusiasmi negli appassionati.
La vittoria del 2006, piaccia o meno agli idolatri di Lippi, è da considerarsi molto casuale, in ogni caso la squadra era priva di talenti di valore assoluto.
In conclusione, il calcio 'italiano', in senso stretto, non esiste più: senza andare ai Rivera, Mazzola,Riva, Bettega,Rossi,Antognoni, non abbiamo più neanche i Baggio, Totti, Nesta. Le coppe delle nostre squadre son direttamente proporzionali al valore degli stranieri che stipendiano.

Dane ha detto...
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Dane ha detto...

Campa, per tua informazione Boban era uno dei talenti al mondo più osservati. Saltò per squalifica il Mondiale 90, dove era atteso come uno dei talenti da osservare (come altri salvi tipo Savicevic, Prosinecky, etc.... Già Stoijkovic era più affermato.....) proprio per quanto aveva messo in mostra con le nazionali giovanili (e non) e col club (vatti a cercare i commenti dopo la partita di coppa contro l'Atalanta).
Il Milan lo prese in anticipo sui tempi programmati (come Kakà...) perchè costretto dalla concorrenza di Marsiglia (quello di Tapie, che soldi ne aveva...) e Real Madrid che lo avrebbero preso per affidargli la maglia numero 10 da titolare.
Al Milan dovette fare anticamera, ma quando arrivò era rispetto al panorama nella stessa condizione i cui si trovavano al loro arrivo Kakà, Pato, etc...
Anche loro giovani di belle speranze, però ovviamente se sei un brasiliano sei un figo se sei slavo sei uno zingaro.....

campatelli ha detto...

"Appunto! Pur di giocare in Italia Roy si faceva andar bene pure il Foggia, all'estero non avrebbe accettato meno di un Bayern Monaco o un Marsiglia"

Infatti Bryan Roy,nato nel 1970,viene in Italia e gioca nel Foggia dal 1992 al 1994.
A 24 anni,ancora giovissimo quindi,va via e gioca dal 94 al 97 al Nottingam e dal 1997 al 2000 all'Hertha Berlino.

Non mi pare una carriera sfavillante,ma piuttosto quella di un buon giocatore o poco più,qualcosa in più di un onesto mestierante.

Probabilmente nè il Bayern nè il Marsiglia gli hanno mai proposto niente...

Neuro ha detto...

scusate ma per me il segno dei tempi Beckham al Milan a mezzo servizio con i Los Angeles Galaxy.
L'emblema di un calcio in cui o ti accaparri il giovane prospetto o ti prendi lo scarto magari bocciatop con un po' di fretta dalla big spagnola di turno o ancora speri nella verve della stella nel viale del tramonto.

20 anni fa un Luis Figo trentunenne non avrebbe fatto 3 stagioni nella capolista del campionato italiano reclamando un posto da titolare fisso. Sarebbe finito a fare l'Hagi o lo Stoichkov in una squadra di seconda fascia.

Dane ha detto...

Campa, dopo due anni in Italia s'era visto che non era un fenomeno, nel momento in cui si è mosso dall'Olanda (ed era titolare di un trio d'attacco che te lo ripeto, da destra a sinistra: Gullit - Van Basten - Roy...) poteva scegliere chi voleva ed ha scelto l'Italia.
Inutile valutare caso per caso, è un discorso generale. Ai tempi in Italia veniva il meglio e agli altri restavano le briciole (o ciò che non poteva rientrare nella regola dei 3 stranieri citata da Jeff...) o poco altro che sfuggiva alla bulimia italica (vedi Romario), oggi è all'Italia che restano le briciole: Etoo perchè ritenuto in parabola discendente dal Barcellona, Ibra che torna perchè considerato fallito ad alto livello, Hernanes perchè gli altri ritenevano di aver di meglio, Krasic perchè è stato osservato un anno e poi lasciato alle italiane, poi?!...
A sto punto rispondi al mio questionario: 1) ritieni che il valore tecnico medio del campionato italiano nel ventennio che va dal 1990 al 2010 sia rimasto invariato o sia cambiato?!
2) Se è cambiato verso l'alto o verso il basso?!
3) Ritieni che sia rimasto invariato il rapporto di forza del campionato italiano coi campionati stranieri?!
3a) Se no, ti sei accorto che il Campionato più bello del Mondo non è più il Campionato più bello del Mondo?!
3b) Se sì, mi spieghi perchè Messi e CRonaldo non giocano in Italia come Platini-Zico-Van Basten-Maradona-Mattheus?!...

p.s.: oh, non è che devi rispondere a me qui, rispondi pure mentalmente a te stesso.....

spike ha detto...

i numeri parlano chiaro. Tre volte meno partecipanti ai quarti rispetto uk,due volte meno rispetto a spa e ger,e quel che é peggio trend in calo.
Tre volte e due volte meno.
Ora possiamo tornare a litigare su dezotti e boban.

eltopo1971 ha detto...

tempo fa su Espn ho visto una vecchia partita bari-milan del 94 credo.. finita con largo punteggio..

beh, non è certo stato il milan ad impressionarmi..

è il bari che mi ha sorpreso perchè sembrava una squadra mooooolto più dotata tecnicamente di una squadra di serie A di oggi..


poi sarà pure la nostalgia, come dice campatelli.. però..

Anassagora ha detto...

Quoto convinto eltopo... tempo addietro ho rivisto l'inter del trap... mi ricordavo Serena come uno scarparo pazzesco... ma confronto ai piedi che ci sono in giro adesso...

K

eltopo1971 ha detto...

non so se li avete già citati, ma butterei nel calderone anche leo junior al torino e pescara e boskov che dal real madrid finalista di champions va all'ascoli..
ricordo male?

Dane ha detto...

L'esempio di Andrea è lapidario: su Serena sputavano tutti, l'Avvocato lo chiamava "il campione dalla cintola in su". Ma era un caso eccezionale, difatti ci si chiedeva tutti come potesse, con quella tecnica individuale all'epoca ritenuta scarsa, giocare sempre in squadre di vertice. Poi, passando per Bierhoff, si è arrivati fino a Toni.
Se il sapore delle merendine di una volta ci sembra sempre più buono forse è perchè una volta le merendine erano cucinate meglio...

Gabriele Porri ha detto...

mah, molto più banalmente il centravanti dell'argentina giocava nella cremonese perché c'erano due posti per squadra per i giocatori stranieri... se a quei tempi ci fossero state le regole di oggi, le cose sarebbero andate molto diversamente.

Gabriele Porri ha detto...

ops, non avevo letto jeffbuckley

cydella ha detto...

@gabriele: con le regole di oggi, la 2° punta del Brasile (Robinho) giocava nel Mac City; il centravanti nel Siviglia... come vedi non fanno la 6° punta nel Real o nel Chelsea.

Krug ha detto...

Premesso che concordo con l'andazzo generale, cioè che il livello del campionato italiano sia in costante calo ed il paragone con gli anni '80-90 assolutamente impietoso, secondo me in alcuni esempi riportati state facendo un po' di confusione.
Dezotti giocò nella Cremonese, non propriamente uno squadrone, indubbiamente: ma finì alla Cremonese dopo aver toppato clamorosamente alla Lazio, dove l'epiteto più gentile che ricevette dal pubblico romano fu "Sola (bidone)". Finì lì perchè nessuno credeva in un suo impiego ad alto livello.
Hagi venne al Brescia dopo essere andato al Real, verissimo: ma se non ricordo male al Real Madrid toppò clamorosamente e siccome nessuna grande ebbe il coraggio di puntare su di lui decise di raggiungere la colonia rumena del Brescia
Stoitchkov non lasciò Barcellona, fu cortesemente accompagnato all'uscita: e non finì in una squadretta ma nel Parma che in quegli anni puntava decisamente allo scudetto.
Riguardo al Mondiale 2006 sono solo parzialmente d'accordo con clinter: secondo me la generazione dei giocatori italiani nati negli anni Settanta è stata una grande generazione; secondo me ha raccolto in proporzione poco ed ha raccolto tardi: se penso alla gestione dei grandi appuntamenti da Euro 96 ad Euro 2004 mi viene da piangere: certo, nel 2006 abbiamo avuto un discreto culo ma è un culo arrivato ad un'ottima generazione di giocatori.

axel shut ha detto...

Hagi però andando via dal Brescia finì al Barcellona, non al Levante
Stoichkov dopo un anno a Parma tornò anche lui blaugrana
comunque siamo tutti d'accordo che il predominio tecnico nasceva da un predominio economico? perché mica venivano qua per 'o sole e 'o mare

Dane ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Dane ha detto...
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Dane ha detto...

Krug, visto che precisi tu allora preciso anch'io. Dezotti toppò il primo anno con la Lazio come Rudy Voeller toppò il primo alla Roma (ce la ricordiamo la media voto del 4,5 del tedesco?!...però restò lì e divenne Voeller...), andò alla Cremonese e dimostrò il suo valore (senza essere un fenomeno, per carità) ma restò lì a Cremona. Oggi Huntelaar, centravanti della nazionale olandese, toppa al Milan ma mica resta per accontentarsi di un non dico Lecce o un Cesena ma anche solo un Palermo o Udinese, no: parte e se ne va in Germania.
Hagi ebbe una stagione contraddittoria al Real e scelse il Brescia prima di volare al Barça, Ibra nella stessa situazione (in attesa del Real, con identico percorso ma all'inverso.....) s'è accasato al Milan, non al Cagliari.
Stoichkov arrivò al Parma come una qualsiasi stella comprata nel calciomercato, se poi mi dici che quel Parma ambiva allo scudetto è proprio quello il punto: ai tempi anche un Parma poteva prendersi un Pallone d'Oro.
Queste son le differenze con oggi... ;-)

p.s.: sono d'accordo con la valutazione sul livello tecnico della classe anni 70. Era un grande ciclo, da Nesta a Totti, da Del Piero a Cannavaro. Si avanzano delle riserve solo perchè quel ciclo ha fallito spesso i momenti importanti ed è arrivato alla vittoria (non per la vittoria in sè, poteva essere anche una semifinale onorevole o una finale persa...) solo in un Mondiale un po' rocambolesco. Tutto qua... :-P

Pierfrancesco ha detto...

io spero che qui siamo tutti più catastrofisti di quanto la realtà non suggerisca, ma non riesco a credere che non ci sia un motivo se nell'epoca d'oro abbiamo portato in semifinale europea Genoa, Torino (finalista), Fiorentina (finalista), Atalanta, e addirittura (non me ne vogliano i mangiagatti) Vicenza...
capiamoci: il VICENZA, che se non sbaglio giocava pure in serie B, fino in semifinale di Coppa delle Coppe, eliminato dal Chelsea di Vialli dopo averlo battuto uno a zero al Menti (no, forse non è chiaro: gara ufficiale, semifinale di Coppa delle Coppe, Vicenza-Chelsea 1-0) ed aver perso 3-1 al ritorno dopo essere stato per un'ora in vantaggio per uno a zero...
Oggi le big faticano negli ottavi di Champion's, e le seconde fasce non superano i sedicesimi di Europa League (quelle che ci arrivano, in realtà potremmo dire che non superano i gironi)...

altro che frase fatta, dai. Una volta lo avevamo davvero, il "campionato più bello del mondo". Maradona contro Van Basten contro Matthaeus contro Baggio...

PS nel Bari di Bobaon giocava pure David Platt, colonna portante della nazionale inglese...

Gabriele Porri ha detto...

cydella, io ho solo detto che parlare di stranieri forti in atalanta e cremonese non è un criterio per definire il declino del calcio italiano e che probabilmente allora non ci sarebbero andati con le regole attuali. indipendentemente da quale campionato avrebbero scelto. poi che il calcio italiano sia in declino non è in discussione

cydella ha detto...

@gabriele: scusa ma non capisco. Che è in declino, è indiscutibile; ma se non lo dimostra il fatto che prima le punte dell'Argentina giocavano in Atalanta e Cremonese, mentre quelle del Brasile attuale nel Man City e Siviglia, in base a cosa lo dimostri?

Che Fabiano giochi nel Siviglia, dimostra che, nonostante le regole attuali, mica si ammassano tutti in 2 squadre per campionato, come lasciate presumere voi: si sparpagliano in tante squadre, ma non italiane.

jeffbuckley ha detto...

Gabriele, grazie, mi sentivo un po' solo... "..ai tempi anche un Parma poteva prendersi un Pallone d'Oro.." Dane, scusa ma non credo di doverti ricordare da chi e come erano finanziate il Parma e la Lazio campione d'Italia.... Oggi nella premier ci sono oligarchi russi e sceicchi, il Real ha venduto i terreni del suo centro sposrtivo alo stato e il Barca, nonostante i 130.000 soci, è tecnicamente fallito e tenuto in piedi dalle (altro che la Roma; la germania ha un panorama più virtuoso dal punto di vista finanziario e un serbatoio naturale di talenti immigati, naturalizzati o meno ma da almeno 15 anni si dice che non ha grandi campioni (Muller e Ozil sono scoperte recentissime). Come dice sempre Italo, cherchez l'argent. Detto questo, anch'io rilevo un po' di confusione: il livello della serie A è sceso e su questo siamo più o meno tutti d'accordo, lo provano i numeri, al netto delle vittorie che pure ci sono state, meritate o meno (che poi vorrei sapere quando una vittoria è meritata e quando no) ma io contesto (per i motivi che ho detto prima) che la prova di questo sia il numero di campioni che vengono in Italia (Dezotti poi...)

Dane ha detto...

Jeff, credi allora che il livello del calcio italiano sia sceso solo per la crisi dei vivai nostrani?!
A me lo vieni a dire cherchez l'argent?! Lo sto dicendo da un secolo, partendo dal primo post di Transumante!
Parma e Lazio (come il Chelsea o il City oggi) potevano permettersi di strappare giocatori a Real e Barça, oggi i concorrenti del Milan per il calcio mercato sono Tottenham e Schalke, ma di cosa stiamo parlando?!... Oh, non dico Messi o CRonaldo, ma voi ve li immaginate Iniesta o Ozil che vengono in Palermo o Udinese?!...
La regola dei tre stranieri ha impedito che in Italia arrivassero ancora più stranieri ma non che questi riempissero comunque anche le squadre di secondo piano! Perchè con la liberalizzazione degli stranieri i giocatori di assoluto livello che affollavano le squadre di secondo piano sarebbero andati a fare magari la quinta punta in Milan o Inter, ma le squadre di secondo piano a quel punto se ne sarebbero presi altri.
Con la liberalizzazione degli stranieri Hagi invece che andare al Brescia se ne sarebbe andato a fare la riserva al Milan o all'Inter, ma il Brescia non sarebbe certo rimasto con Prampolini: si sarebbe cercato un Chris Waddle, un Vanenburg, etc...
La regola dei tre stranieri ha solo permesso che rimanesse qualche briciola anche alle squadre straniere, va là...

jeffbuckley ha detto...

"Totalmente in disaccordo: 15-20 anni fa il centravanti dell'Argentina giocava nella Cremonese, l'altra punta nell'Atalanta, il regista del Brasile... adesso questi giocano all'estero.
Mi pare ovvio che il livello del calcio italiano faccia schifo rapportato agli altri, esattamente come prima avveniva l'opposto. Si è invertito il ruolo tra conquistati e conquistatori." (Cydella)

Dane, si è partiti da un post che intendeva evidenziare una scelta editoriale autodistruttiva (parole del Diretur: “Insomma, questa retorica del declino e della fine di un’epoca (quale?) piace molto e non abbiamo mai capito perché. Una scelta editoriale sbagliata sul piano culturale, perché il calcio interessa anche più di qualche decennio fa, ma soprattutto folle su quello del marketing: perchè dovresti comprare un giornale che ti racconta che la tua vita è uno schifo?”) e siamo finiti a discutere sul perché una volta un fenomeno come Dezotti andava alla Cremonese mentre oggi i campioni se ne stanno in posti di merda come Londra o Barcellona.

Io mi sono limitato a dire che per me c’è anche una ragione di pura matematica, anzi di aritmetica (giocatori forti diviso posti disponibili). Sulle altre questioni (minor potere economico, stile di gioco etc.. mi sembra ci sia abbastanza convergenza.
Se fossi un esperto di comunicazione o quello che è direi che le dinamiche che regolano lo sviluppo delle discussioni su indiscreto sono affascinanti, siccome sono solo un modesto impiegato me la cavo dando la colpa a Cydella che ha scatenato la questione, me ne vado a casa e siccome domani sono fuori per lavoro auguro buon week end a tutti e per domenica dico forza Ju…, forza Ju… (cazzo, non ce la faccio…….) :-D

cydella ha detto...

@jeff: Stafano ha scritto "Insomma, questa retorica del declino e della fine di un’epoca (quale?) piace molto e non abbiamo mai capito perché"...

per me, non è retorica, ma, allo stato dell'arte, la pura realtà.

Dane ha detto...

"Dane, si è partiti da un post che intendeva evidenziare una scelta editoriale autodistruttiva (parole del Diretur: “Insomma, questa retorica del declino e della fine di un’epoca (quale?) piace molto e non abbiamo mai capito perché."

A me non piace e l'ho già detto, perchè l'Italia non è che è sempre stata l'NBA del calcio (prima degli anni 90 ad esempio non lo era e sopravvivevamo comunque).
Però un conto è la retorica e un conto sono i fatti...

"siamo finiti a discutere sul perché una volta un fenomeno come Dezotti andava alla Cremonese"

Fenomeno per Dezotti non l'ha detto nessuno, semplicemente il centravanti dell'Argentina vicecampione del mondo che lottava per la retrocessione nella Cremonese non aveva molto da invidiare a Toni, Matri, Borriello, Kozac, Cavani, Milito, Pazzini, Robinho, Floccari, etc. tutta gente che oggi sta nella parte alta della classifica...

"mentre oggi i campioni se ne stanno in posti di merda come Londra o Barcellona."

Chi ha parlato di posti di merda?! Non stiam parlando di turismo. Chi ha parlato di Londra o Barcellona?! Allora non mi segui, qui non è il problema di Ibra e Kakà che se ne vanno a Barcellona e Madrid, ho citato Huntelaar (e potevo citarti Diego...) a confronto con Hagi, Victor e Gallego... :-/

"Io mi sono limitato a dire che per me c’è anche una ragione di pura matematica, anzi di aritmetica (giocatori forti diviso posti disponibili)."

Ed io ti ho risposto che non è così. Perchè con la liberalizzazione degli stranieri il centravanti dell'Argentina o il metodista del Brasile sarebbero restati comunque in provincia oppure se fossero andati in una grande avrebbero liberato il posto ai vari Vanenburg, Waddle e compagnia bella... ;-)
La regola dei tre stranieri ha causato solo questo: impedire che l'Italia divorasse tutto quanto fosse sul mercato, così capitava che gente come Waddle o Romario restassero fuori dal retino.
Senza la limitazione degli stranieri la Coppa Uefa nemmeno la giocavano, la consegnavano direttamente alla vincitrice della Coppa Italia, un po' come la Toyota Cup che veniva consegnata direttamente a chi vinceva la Coppa Intercontinentale... :-D

"Sulle altre questioni (minor potere economico, stile di gioco etc.. mi sembra ci sia abbastanza convergenza."

Mah...speriamo.... :-P

MB ha detto...

I confronti con gli anni 80 sono complicati e secondo me molto fuorvianti per una serie di ragioni che avete già discusso (sentenza Bosman, stranieri, inglesi bandite nell' 86-91) ma anche di corsi storici che hanno investito anche gli altri paesi oltre all'italia: certi movimenti calcistici (olanda, portogallo, germania) declinano e risorgono con inevitabili conseguenze sul mercato internazionale; all'interno di ogni nazione il panorama cambia, di nuovo con ripercussioni all'esterno (prima del 2005 il Chelsea ogni tanto se la giocava ma non era una superpotenza del mercato europeo come è ora).

axel shut ha detto...

ma il punto è anche questo, che Chelsea, ManCity, Tottenham sono (o stanno per) diventate grandi perché la Premier ha attratto capitali e le società italiane invece non se le caga nessuno (unica eccezione la Roma per adesso)
e oltre a niente dall'estero anche i proprietari nostrani investono meno di prima

MB ha detto...

Sicuramente la Premier attrae capitali dall'estero e la serie a no (ma la Liga che capitali esteri attira?). Comunque per anni le squadre italiane hanno tenuto banco sul mercato principalmente per gli investimenti che facevano, in trasferimenti e ingaggi (quanto aveva pagato la Lazio per Mendieta?). Ora i soldi vengono spesi meno e/o peggio qui e meglio e/o di più all'estero.

Hate Elkann ha detto...

diciamo anche che l'alta borghesia del nostro calcio, che a cavallo del millennio ha fatto faville sul mercato ed in europa, per diventare nobiltà si è venduta anche la madre. Fino a portare i libri in tribunale..

Dane ha detto...

Certo MB che i panorami cambiano: in fondo prima dell'età dell'oro l'Italia non aveva questa superiorità sugli altri, poi l'ha avuta, adesso l'ha persa....i cambiamenti sono ciclici, ma ci sono. Ignorarlo è da miopi, terrorizzarsi è da provinciali...

axel shut ha detto...

@MB: il Malaga è stato acquistato da uno sceicco e ha comprato a gennaio DeMichelis, Julio Baptista e Maresca

Dane ha detto...

Axel t'è mai venuto il sospetto che se quei tre sono finiti nel Malaga è perchè forse non devono essere questi grande fuoriclasse?!...O solo perchè quei tre sono un argentino, un brasiliano e un italiano sono dei fenomeni?!...
Se sono finiti al Malaga un motivo ci sarà, magari il semplice fatto che sono da Malaga: come Dezotti era da Cremonese, Stojkovic da Verona, Victor da Samp, Balbo da Udinese, Zico da Udinese, Maradona da Napoli, etc... :-D

Un gobbo ha detto...

"Dezotti giocò nella Cremonese, non propriamente uno squadrone"

Krug..pensa alla Triestina te .

faccine ironiche che ridono a profusione perchè sto ovviamente scherzando :-)

p.s.sai com'è...abituati a titti ascagni solo il centravanti dell'argentina poteva soddisfarci..

p.s.2. che poi..io a dezotti voglio un bene dell'anima,ma mica era titolare in quell'argentina eh :-)

Krug ha detto...

Gobbo baratterei immediatamente gli ultimi 50 anni di storia della Triestina con quelli della Cremonese, presente compreso anche se siamo, ancora per poco temo, una serie sopra a voi, quindi anche se non scherzassi non me la prenderei assolutamente.
Sinceramente anch'io avevo il sospetto che Dezotti non fosse proprio proprio il titolare dell'albiceleste ma non essendo un profondo conoscitore della materia me ne sono stato zitto... Certo che, con tutto il rispetto per Dezotti che considero un buon calciatore, solo l'idea che abbia potuto giocare da titolare la finale di un Mondiale mi fa' venire i brividi... Così come mi fa' venire i brividi sentir nominare il mitico Titti Ascagni... Ma sono brividi diversi... ;)

campatelli ha detto...

@Dane:che il movimento calcistico in Italia attraversi un momento di crisi è evidente.

Ma continuo a credere che i paragoni tra il calcio di un'epoca e l'altra abbiano sempre poco senso.
Il fatto che nell'epoca di cui stiamo parlando non ci fosse la legge Bosman non è particolare di poco conto:se le squadre avevano un limite di 2-3 stranieri,grazie alla mazza che,se ne dovevano prendere uno,non andassero a comprare Vattelapeschic o Vattelapeschev dalla Jugoslavia o dalla Russia,ma qualcuno che potesse fare un pò di differenza.

Ripeto,dire "Il Foggia aveva Roy, il Brescia aveva Hagi" lascia il tempo che trova se poi non si citano tutti gli altri componenti della rosa.
Il Foggia era pieno zeppo di calciatori che venivano dalla B,C1 e C2, nella squadra del Brescia davvero fatico qualcuno per cui avere nostalgia.

Non è che adesso dobbiamo fare come Tavazzi perchè JULIO BATISTA è andato al MALAGA dai..
E' stato titolare fisso in tribuna Batista...chissà se l'avrà pure giocata una partita al Malaga...

campatelli ha detto...

Tafazzi,non Tavazzi.

Dane ha detto...

Dezotti era titolare nei progetti del ct all'inizio del Mondiale 90 in coppia con Balbo, poi Bilardo scelse un modulo più prudente col solo Balbo con Maradona in appoggio, poi viste le difficoltà e le condiizoni di forma dei singoli decise di coprirsi ulteriormente giocando con una sola finta punta (Caniggia) più Maradona e così arrivò fino alla finale.
Dove si rivide Dezotti (in tempo per farsi espellere).
Se han giocato la finale dei Mondiali gente come Graziani, Bebeto, Guivarch, Klose, Toni, Huntelaar, non vedo perchè non potesse giocarla Dezotti...

Un gobbo ha detto...

Krug
ci siamo capiti quindi :-)

provando a parlare seriamente. Dezotti fallì alla lazio il primo (come fallì voeller alla roma) anche (anche eh) perchè lo facevano giocare spesso e volentieri tornante.
Sbolognato in fretta e furia a Cremona,venne fatto giocare nel suo ruolo..da attaccante "generoso",perchè se c'era da correre non si tirava indietro. Certo...se Floccari oggi gioca in una lazio di alta classifica,non oso pensare dove potrebbe giocare Dezotti eh

Dane ha detto...

Campa, all'alibi del limite degli stranieri ho risposto per 3 volte, devo rispondere la quarta?!...
Chiaro che gli altri giocatori della rosa eran quello che erano (poi calma, 'chè Raduciou non era granchè ma in quel Brescia giocava anche Sabau che era un signor regista ed oggi farebbe un figurone...), proprio perchè più di tre stranieri non potevi prendere, altrimenti le italiane avrebbero rastrellato l'intero mondo e le squadre straniere sarebbero scese in campo con squadre fatti da scarti, vecchi e primavera. Peggio delle squadre sudamericane oggi...
Il caso del Foggia è emblematico: una squadra che arriva dalla C, con giocatori raccattati sul percorso, arriva in serie A e si compra il compagno d'attacco in nazionale di Gullit e Van Basten.
Senza il limite dei tre stranieri Roy sarebbe finito a far la riserva nel Milan?! Può darsi, e il Foggia si sarebbe reso Vanenburg o Witschge.
La sentenza Bosman non c'entra un fico secco, vediamo se devo spiegarlo la quinta volta...

p.s.: su Baptista non faccio il Tafazzi, ci mancherebbe, sta di fatto che nel momento in cui non trovava più spazio in una squadra d'alta classifica dalla Roma è andato al Malaga, non al Cesena. Ma è così difficile da capire?!...
Mi sembrate quel giornalista tedesco che scrisse un articolo per dire che i tedeschi che vanno in vacanza in Italia invece che scegliere le coste tedesche del Mar del Nord sono poco patriottici e troppo esterofili...

Dane ha detto...

"Certo...se Floccari oggi gioca in una lazio di alta classifica,non oso pensare dove potrebbe giocare Dezotti eh"

Eh.....ekkekkazzo Gobbo, il problema sta tutto lì, ma qua pare di parlare arabo.....

Un gobbo ha detto...

Dane
io ricordo una partita in cui Dezotti e Chiorri fecero diventare matti Costacurta e Baresi.
Si certo,era il Milan in fase di appagamento dopo aver vinto la prima CL.
Si certo,la Cremonese fece la partita della vita.
Si certo la giornata storta capita a tutti.
Si certo,le altre partite poi Costacurta e Baresi si sono ampiamente rifatti

Ma tu ce li vedi Floccari e Kozac che a forza di uno-due stretti fanno ammattire anche solo una volta nella vita Costacurta e Baresi?

Dane ha detto...

Gobbo, è inutile, ti ripeteranno fino alla noia che "se Dezotti giocava nella Cremonese un motivo ci sarà".
Il gol di Dezotti al Milan fu geniale, una roba che oggi rivedrei fatta da Milito e pochi altri. Meno tecnico di quello fatto da Baggio a San Siro con al Fiorentina, ma di pari genialità tattica.
Poi non ci si può basare su un singolo gol, ma Dezotti era quello...

p.s.: altro esempio. L'Italia di Vicini faticò ad aver ragione della Svezia per qualificarsi agli Europei 88. In quella Svezia giocavano Hysen, Lympar, Stromberg, Pritz, Corneliusson, etc... Tutti giocatori di buon livello, qualcuno addirittura di più (Stromberg un signor giocatore e Lympar ancor di più...).
Basterebbe guardare in che squadre han giocato in Italia....

Krug ha detto...

Dane personalmente dovessi scegliere chi schierare in campo in una finale metterei sicuramente Klose, Toni, Bebeto ed anche Huntelaar prima di Dezotti; Guivarch più che i brividi fa' venire qualcos'altro ma è meglio soprassedere, sul "Generoso" per antonomasia me la cavo con una battuta dicendo che la sorte ha fatto sì che l'onta durasse solo sette minuti; anche se x me il "Generoso" non era poi così male come tu lo vai a dipingere: ma probabilmente sarò traviato dalla nostalgia canaglia di quel Mondiale del 1982.

Cmq ribadisco, sono d'accordissimo che il calcio italiano è in netto declino e che non è minimamente comparabile a quello di venti anni fa'...

Un gobbo ha detto...

Dane
la cremonese retrocesse con Dezotti-Chiorri di punta e Limpar subito dietro.

campatelli ha detto...

p.s.: su Baptista non faccio il Tafazzi, ci mancherebbe, sta di fatto che nel momento in cui non trovava più spazio in una squadra d'alta classifica dalla Roma è andato al Malaga, non al Cesena. Ma è così difficile da capire?!...

Non ti mai venuto in mente che probabilmente il Cesena non lo ha preso non solo per mancanza di soldi,ma perchè lo ha ritenuto inutile alla propria causa??

Che poi il Malaga sia passato nelle mani di un ricco babbeo è un altro conto...
Avrà voluto fare un'operazione da "fumo negli occhi",ma a livello tecnico e pratico,è una cagata.

"Dane
la cremonese retrocesse con Dezotti-Chiorri di punta e Limpar subito dietro"

Ah però...
Pure il Brescia con Hagi fece la stessa fine...

Un gobbo ha detto...

Campa
appunto
Adesso come adesso Chiorri e Hagi da soli salverebbero una squadra a Marzo.

Prendi il Cagliari di oggi. Ha 3 giocatori in attacco che valgono Dezotti-Chiorri e Limpar?
A centrocampo e in difesa siamo li eh..perchè se il miglior difensore del cagliari di oggi è Astori,la cremonese aveva Verdelli. Quell'anno esordì Beppe Favalli.
Il cagliari in porta ha Agazzi,la Cremonese Rampulla.

A metacampo avevamo Bonomi di ritorno dalla samp. (gioco il secondo tempo della finale di coppa delle coppe contro il barca).

Ecco. Il Cagliari ora è salvo. La Cremonese retrocesse

Dane ha detto...

Krug, questione di gusti. Io in Klose non vedo alcuna skill (che non so che cazzo vuol dire, ma fa figo usarlo in questi casi...) in più di Dezotti, idem Huntelaar, Bebeto poi valeva Joao Paulo ma quando ti trovi in nazionale per questioni darwiniane (vedi Luis Fabiano) passi alla storia.
Guivarch credo che in francese significhi squoraus, sul Generoso per eccellenza coi canoni di oggi direbbe anche lui la sua, per il resto "la nostalgia canaglia di quel Mondiale del 1982" è tutta nella battuta di Pippo Russo: fu nel momento del suo infortunio che capimmo che saremmo divenuti Campioni del Mondo... :-D

Dane ha detto...

"Non ti mai venuto in mente che probabilmente il Cesena non lo ha preso non solo per mancanza di soldi,ma perchè lo ha ritenuto inutile alla propria causa??"

"Non solo per mancanza di soldi" è bellissimo.....niente non ce la fai.....

"Che poi il Malaga sia passato nelle mani di un ricco babbeo è un altro conto..."

Eh sì, è proprio un altro conto.....certo, se Baptista fosse stato tifoso del Cesena fin da bambino sarebbe andata diversamente.....

"Dane
la cremonese retrocesse con Dezotti-Chiorri di punta e Limpar subito dietro"
Ah però..."

Ma non avevi detto che dovevamo valutare l'intera rosa?!...chi nasce Campatelli non può morire Montanelli...

"Pure il Brescia con Hagi fece la stessa fine..."

Ecco qua il campatellismo che vien fuori in tutta la sua imbarazzante grossolanità. Lympar e Hagi son retrocessi, quindi erano scarsi, quindi giocavano in provincia perchè eran scarsi e quindi da provinciale.
In fondo l'Udinese non si qualificò manco per la UEFA e quindi se Zico giocava nell'Udinese è perchè era un giocatore da metà classifica. Per non parlare di Baresi che col Milan retrocesse, quindi era un giocatore da serie B.
In tutta onestà non so se chiamare un ambulanza o i carabinieri....

Dane ha detto...

Gobbo, lascia perdere, non ce la fa. Il problema non è se Lympar o Hagi fossero fenomeni, ma ragionare su in quale squadra han giocato in Italia e in quali squadre han giocato all'estero: il rapporto di forza è tutto lì.
E' esattamente come il mio muratore egiziano, che coi soldi che guadagna qui in Egitto s'è costruito una villa che in Italia non se la può permettere nemmeno un avvocato. Ma mica perchè sia il miglior muratore al mondo.....

campatelli ha detto...

Vai Dane...inizia ad insultare che non sai fare altro.

Arthur ha detto...

Vi ricordo che nell'affare Ibra-Eto'o Alexander Hleb(mica Zico) rifutò l'inter per andare in germania....che poi sia stata una fortuna per l'inter che virò su Sneijder è un altro discorso....

Dane ha detto...

Campa, non sto insultando nessuno, dai....ho dimenticato la faccina... ;-)
Ma se scrivo AAA e tu leggi BBB non è colpa mia. E' il tuo empirismo che non funziona e fa ridere: Van Basten ha giocato solo un Mondiale e in maniera pessima. Dimmi che Van Basten non era un giocatore all'altezza del Mondiale e siamo a posto.
Toni meglio di Van Basten, Lippi meglio di Happel, Lavezzi meglio di Hagi e così via..... :-P

campatelli ha detto...

Campa, non sto insultando nessuno, dai....ho dimenticato la faccina... ;-)

Dane,faccine un cazzo scusa eh.

"Campatelli, ma che cazzo stai dicendo?! (con questa frase ti sei rivolto a me come esordio)"

"Ecco qua il campatellismo che vien fuori in tutta la sua imbarazzante grossolanità"

"In tutta onestà non so se chiamare un ambulanza o i carabinieri....

"Ma non avevi detto che dovevamo valutare l'intera rosa?!...chi nasce Campatelli non può morire Montanelli"

E sicuramente ho saltato altri insulti...

Insulti gratuiti ed immotivati.
Poi fai pure l'indiano quando ti chiedi perchè la gente poi insulta te o perchè mai in ogni discussione,tu ci sei sempre in mezzo.
Non riesci ad avere un tono civile nella discussione,mai.

"E' il tuo empirismo che non funziona e fa ridere"

Invece il suo empirismo delle palle mie è serio.

"Roy giocava nel tridente con Van Basten e Gullit"...
Secondo il tuo empirismo da 3 soldi questo vuol dire "Eh...se giocava nel tridente con quei 2,sicuramente doveva essere un grande giocatore".

Più boccalone di cosa si muore.

Roy è il classico esempio di giocatore olandese esaltato dagli schemi e dal gioco mandato giù a memoria,venuto al Foggia ha trovato praticamente lo stesso tipo di calcio ed ha avuto un buon rendimento.
Ma non c'è stata mai la fila,nè prima nè dopo la parentesi di Foggia per comprare Roy,perchè era un giocatore assolutamente normale.

Dane ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Dane ha detto...

Certo Campa, continua a rimanere sul particolare e a guardarti le punte dei piedi invece di rimirare l'intero panorama, continua a guardare il dito invece della luna.
Cià, dai, visto che sei stato tu ad inventare la segregazione tematica, occupati di scommesse va'.....

p.s.: che Roy fosse un grande giocatore non l'ho mai detto, quindi come al solito passi alle strumentalizzazioni per rinfacciarmi le tue teorie (oh, Batistuta retrocesse in B, Roy no: Roy è meglio di Batistuta!... :-D). Di certo un titolare di quel tridente non avrebbe fatto fatica a trovarsi all'estero una squadra superiore ad una squadra proveniente dalla C, come non hanno fatto fatica i vari Witschge (che interessava a varie provinciali italiane e poi lo prese il Bordeaux che lo strappò al Barça...) e compagnia bella che non valevano più di Roy.
La fila per Roy c'era eccome (lo trattarono anche Barça e Marsiglia), che poi non fosse un fenomeno lo scoprimmo dopo: non questione di valore assoluto, è questione di appetibilità in quel momento e di potere d'acquisto di chi poteva aggiudicarselo.
Il problema è il disegno generale: Hagi in Spagna giocava in Real e Barça mentre in Italia nel Brescia, oggi il Milan sta perdendo la corsa a Lamela battuto dall'Atletico Madrid (l'Atletico, non il Real...) che pare abbia offerto di più; Boban era appetito da molte grandi d'Europa, poi era un giovane certo, e infatti il Milan lo prende e lo da in prestito al Bari: oggi il Milan prende Boateng in prestito dal Genoa (per una gabola certo, comunque...).
Il potere d'acquisto è crollato, è il panorama generale che è cambiato.
Ma mi raccomando eh?! Resta sempre sul particolare, che magari scopri che Zico non era un giocatore da metà classifica e ti impressioni.....