Non ci vorrebbe un amico

di Libeccio
In due sole partite l’Inter e Leonardo gettano al vento quanto di buono costruito in questi mesi e ipotecano negativamente una stagione che ancora avrebbe potuto riservare piacevoli sorprese... 1. Leonardo ha molto parlato di sé, della sua storia al Milan, del suo sogno, della sua filosofia di vita e di calcio, dei suoi desideri. Poco ha parlato della squadra, degli obiettivi che aveva e di come raggiungerli. Si è proposto come “amico” dei giocatori, come uno che molto da loro ancora aveva da imparare. Non è bastato.
2. Leonardo ha portato la squadra agli appuntamenti più importanti quasi addormentata e cullata da un assordante silenzio mediatico con l’allenatore che alle conferenze stampa parlava del sesso degli angeli e si pavoneggiava. La squadra si è deconcentrata e ha perso la combattività che la contraddistingueva (ricordate il rumore dei nemici? Se non esiste bisogna inventarlo...).
3. Andando poi sui singoli: Julio Cesar forse non è più l’insuperabile portiere di un tempo, come livello medio (perché di singole prodezze ancora ne compie tante). Cambiasso dopo l’anno scorso non ha più ritrovato la brillantezza ed anche il fatto di giocare più avanzato ne ha condizionato di fatto il rendimento. Motta nel ruolo che fu di Cambiasso (davanti alla difesa) si è rivelato un vero disastro: lento nel costruire e lentissimo quando è chiamato ad andare in interdizione. In più va aggiunto l’inserimento difficoltoso di Ranocchia e il lento declinare della condizione di Zanetti.
4. Nelle gare che contavano davvero Leonardo
è sembrato che schierasse la squadra prescindendo completamente dagli avversari, troppo liberi di fare ciò che volevano. A guardare l’Inter ieri sera è sembrato chiaro a tutti ciò che ad alcuni era sembrato palese: il fatto che i grandi successi dell’anno scorso, soprattutto quello grandissimo della Champions, aveva un nome e cognome soltanto: Josè Mourinho. Senza di lui per l’Inter quel trofeo sarebbe stato ancora precluso e chissà fino a quando. Un conto è stare ad alto livello (e l'Inter attuale può anche arrivare seconda in campionato), un altro fare quell'ultimo passo che tutti sognano di fare.
Libeccio

30 commenti:

Unknown ha detto...

Che bello fare i giornalisti il giorno dopo...mi piacerebbe trovarne uno che parla il giorno prima...sarebbe un miracolo.

spike ha detto...

3.
JC anche l'anno scorso faceva cappelle incredibili, roma firenze chelsea potevano costare caro.
cambiasso motta zanetti, aggiungi deki sono logori e questo lo si sapeva già. aggiungi le stagioni di sneijder e milito e il quadro è completo.
Non assolvo Leo, che anzi proprio per questo doveva cambiare modo di giocare, ma vediamo tutto il quadro.
4. su JM. mi sembrava palese, ma fai bene a ripeterlo casomai qualcuno se ne sia dimenticato

Italo Muti ha detto...

@spike
4. il magnifico e cinico bastardo? Un generale Patton, con pregi e difetti, poche storie. Senza che il sottoscritto sia un vedovo di Mou, beninteso.

Italo

spike ha detto...

Italo
ottimo paragone

Italo Muti ha detto...

@Spike

danke, detto da te è un bel complimenti. PAssi chez moi, così butti lì due pensierini sugli amici francesi?

Italo

cydella ha detto...

Mourinho poteva rimanere tranquillamente a vincere un'altra champions, dato che nessuno lo voleva cacciare.
Invece se è così figo, perché non è rimasto? Forse che sia stato il primo a aver capito di essere stato miracolato l'anno prima?

Andrea ha detto...

Aggiungo al post originale...

5. La squadra, dopo una stagione memorabile, giocata al massimo delle proprie possibilità se non oltre, quest'anno è bella spompa, in parte anche appagata e demotivata. Nè Benitez prima nè Leo dopo sono riusciti, se non per un breve periodo, a rivitalizzare il gruppo, che non va più in campo con quella rabbia che l'ha contraddistinto con Mourinho, ma anche con Mancini prima di lui.

Andrea F

cydella ha detto...

Nè Benitez prima nè Leo dopo sono riusciti...

Mourinho ci sarebbe riuscito?

spike ha detto...

Italo,

più tardi sicuramente passo, ora cazzeggio :)

Ps: ho dato un'occhiata alle notizie finanziare di oggi.Molto Brutte. meglio cazzeggiare qui

PPs: ovviamente non mi riferisco a Geronzi.

spike ha detto...

cyd

chi lo sa? sicuramente non li avrebbe messi in campo in quel modo

libeccio ha detto...

Caro Max, se vai a rileggere i miei post appena precedenti la gara di ieri sera, ho esattamente previsto quanto poi accaduto. Dicendo in sintesi che un allenatore che si disinteressa della fase difensiva (per sua stessa e reiterata ammissione) nulla di importante può vincere. Ma io non sono un giornalista....
Ciao. libeccio

Andrea ha detto...

@ Cydella:
Secondo me il buon Mou aveva sentito puzza di appagamento, ed ha preferito tentare l'avventura Champions con il Real, lasciando l'Inter all'apice e sapendo che così in italia sarà per sempre un dio. Lui meglio di tutti sapeva benissimo che la stagione scorsa è andato tutto per il verso giusto ed aveva ottenuto risultati di molto oltre le possibilità della squadra. Non so sesarebbe riuscito dove Benitez e Leo hanno fallito, ma per non rischiare Mou ha preferito lasciare a tutti il dubbio.
A conti fatti ha deciso benissimo

Andrea F

libeccio ha detto...

La questione è anche pensare che Leonardo valga all'incirca Mou o anche semplicemente Benitez (a cui era toccata sorte veramente ingrata, quella cioè di arrivare dopo Mou). Ad un conoscente interista che mi diceva che Leonardo era un fenomeno e Benitez un tonto, risposi che a fine stagione Benitez poteva aver vinto due trofei e Leonardo nessuno. Purtroppo si sta configurando proprio tale ipotesi. Comunque il rumore delle sconfitte del derby e di ieri sera è troppo assordante per poter essere anche appena smorzato. Ciao

cydella ha detto...

@spike: ha fatto anche lui i suoi scempi come il tridente di Manchester Stankovic-Ibra-Balotelli con Vieria appena dietro... comunque è il primo a sapere che non ci sarebbe riuscito nessuno e infatti ha tagliato la corda direttamente a Madrid.

@libeccio: ma io non penso che Leonardo valga nessuno dei 2, a parte quando questi si intestardiscono.
Le colpe di Leonardo sono, per me, relative agli ultimi 2 scempi. E' inutile che si venga qua a menarla che l'Inter è cotta e quindi non si poteva fare altro: ce lo ricordiamo come era messo il Milan prima di sabato?! Gli avversari erano cotti uguale, ma, a parità di cottura, Leonardo ha cannato in pieno.

Panjisao ha detto...

ce lo ricordiamo come era messo il Milan prima di sabato?! Gli avversari erano cotti uguale, ma, a parità di cottura, Leonardo ha cannato in pieno.

Cyd, su questo non sono d'accordo (strano dirai... ;-)). Il Milan era cotto prima della sosta, ma ha beneficiato di due settimane di lavoro con praticamente tutta la rosa a Milanello (Pato e Robinho non convocati, Van Bommel rientrato dopo la prima gara, Boateng non convocato ecc.).
Dei giocatori interisti sono rimasti solo in cinque a Milano, e Zanetti, Cambiasso e Nagatomo sono tornati solo giovedì.
Altro che parità di cottura...

francesco74 ha detto...

Libeccio: perfetto!
Molte cose previste da molti quì (forse anche da te) già a Settembre...
Ma ci sta tutto, tutto normale...
La stagione perfetta di una squadra avanti (e non poco) con gli anni e di fatto senza ricambi che ha logorato tutti nel fisico e nella mente, l'addio del più forte allenatore/motivatore che si sia mai visto ad Appiano, un nuovo allenatore che non riesce ad inserirsi (...), una società stanca di spendere, qualche errore di troppo nel mercato.... E un ciclo che volge al termine. I problemi arrivano ora: la squadra è da ricostruire, soldi ce ne son pochi e nomi sicuri su cui investire ancora meno... Vedremo

longinus ha detto...

mah.
la mia opinione è che sia una sconfitta soprattutto tattica e soprattutto gravi sulle spalle di leonardo e sul suo modo di intendere il calcio.
non credo(almeno nelle ultime due partite)a deficit di motivazione o ad un esagerato accumulo di stanchezza.

mi sembra che ci sia chiaramente la voglia nelle squadre del brasiliano di giocare con tanti attaccanti per "allungare"le squadre e giocarsela all'arma bianca,contando nella classe dei suoi.

tattica che a me piace da spettatore"neutrale"(preferisco di certo un 3 a 3 che uno 0a 0)ma che se fossi un tifoso interista mi farebbe incazzare da morire.
quasi di piu di quanto(nel mio piccolo,da tifoso di una provinciale)mi fa incazzare la scriteriata gestione del neri.

Unknown ha detto...

Vero Libeccio..non l' avevo letto...la mie scuse.

Ivan.fab ha detto...

Tra squadra bollita e arrivare ad aprile in corsa per tutto c'è qualcosa di mezzo, e non è proprio trasparente. C'è sempre un pericolo in questi casi, buttando via tutto magari ti lasci scappare anche della roba che è ancora buona. Leonardo di sicuro deve crescere tantissimo dal punto di vista tattico e magari qualcuno gli ricordi che quello prima faceva i dossier pure per andare da Chiambretti. Riveda la gestione dei centrocampisti non avendo paura di smentire se stesso (again, come quello del dossier di cui sopra) e lanci nella mischia senza paura Nagatomo e Mariga, meglio sapere oggi se sono utili anche domani.

Felix ha detto...

La verità è che il ciclo/quinquenio si è chiuso alle 22.30 del 22 maggio. E come tutti i cicli che si chiudono pretendono i loro attori protagonisti. Da una parte un presidente incapace di getire il post Mou brancolando nel buio, dall'altra ue allenatori che si sapeva benissimo che sarebbero stati uno un dead mean walking e l'altro un simpatico dandy allenatore per caso....l'epilogo si è avbuto nel giro di poco piu' di 70 ore....del resto anche il ciclo della Grande inter se non erro si chiuse con una sconfitta contro il Celtic in finale di coppa campioni e uno scudetto perso a Mantova l'utlima giornata. C'è solo da sperare che la società sia abbastanza solida per non seguire la parabola discendente del Borussia Dortmund Campione d'europa poi sparito dalla scena 8come profetizza FRossi)

Silvano65 ha detto...

Credo, comunque, che anche la carica mediatica abbia avuto, quest'anno il suo peso. L'Internazionale FC é tornata ad essere una squadra di calcio. Non é il baluardo contro i poteri forti, non é un movimento di opposizione al governo in carica o lo scudo contro gli invidiosi e i servi mediatici. E' una squadra di calcio come quasi tutte le altre (la mia no, la mia é una fabbrica di consensi che mi costringerà a non leggere più i giornali per una settimana se dovesse accadere l'Indicibile: meno male che vado in Svezia a fine campionato, in una casa di campagna di un paesino abitato stabilmente da undici famiglie...). Non dovendosi più occupare delle conferenze stampa del Vate, i commentatori servi e anche quelli onesti provano a parlare di Pedata. Qualcuno si occupa degli inchini e dei termini giapponesi usati da Nagatomo per indicare i compagni, ma non ci riempi le pagine dei giornali per una settimana con queste cose. Questo, sicuramente, qualche problema in più dello scorso anno l'ha creato nell'ambiente. Pensate che ha fatto notizia un piccolo scatto di orgoglio di Leo nella conferenza stampa pre Champion's... é davvero tutto dire.

Nick ha detto...

Lo sai già, ma...ti stimo.

Dane ha detto...

Silvano, secondo il tuo discorso si può vincere solo in trincea litigando col mondo....mi pare una visione un po' troppo paranoica che non mi trova molto d'accordo.........

Un gobbo ha detto...

Certo,non si può vincere solo in quel modo detto da Silvano.

Ma è innegabile che all'inter sia stata usata anche,e sottolineo anche,questa visione un po' paranoica.

P.s. come la usava la prima giuve di lippi,o la stessa nazionale del 2006

Silvano65 ha detto...

Dane, non é solo quello, naturalmente, mi sembrava di averlo fatto capire. Però, in tutte le cose della vita, il sentirsi parte di un gruppo contro tutto e contro tutti dà sicuramente una carica speciale. Il metodo, del resto, non l'ha inventato il Vate ma lo si é sempre usato anche (e soprattutto) nelle cose molto più serie della vita. E' indubbio che questo sia mancato quest'anno, sicuramente per precisa scelta, dettata intanto dal fatto che sarebbe stato idiota comportarsi da Mourinho senza esserlo, e che certi livelli di andrenalina sono di fatto insostenibili e che comunque non si può vivere eternamente in emergenza e in stato di assedio, altrimenti interviene l'assuefazione. Che poi io possa considerare questo modo di fare una forma di doping ;-), e che non mi piaccia per il fatto che poi i comprimari (tifosi) si immedesimano troppo nella parte e i toni si alzino a dismisura, con la conseguenza di rendermi difficile il lavoro, non lo scopri certo da oggi. Ti dirò di più: sotto questo aspetto, mi dispiace il fallimento del progetto Benitez - Leonardo perchè mi piaceva l'idea che si potesse vincere senza essere in guerra col mondo. Invece l'alternativa probabile (perché siamo di fronte ad un livello tecnico tale che tutto é ancora possibile) sarà vedere vincere i miei (con le conseguenze che illustravo sopra: Tack Nilla, Tack så mycket Sverige ;-) ) oppure Mazzarri che é una copia del Mourinho più antipatico con l'aggravante di non avere la sua competenza tecnica: insomma (non me ne vogliano i napoletani del forum) un mattone dentro la scatola del videoregistratore.

Dane ha detto...

Silvano, che la trincea dia una carica in più siamo d'accordo, è che dall'anno scorso è partita sta corrente di pensiero che per vincere devi esser stronzo e incazzato e mi sta un po' stufando.....non mi pare che Ancelotti o Liedholm abbiano vinto poco ("...eh, ma erano altri tempi..."), mi ricorda un po' quando negli anni 60-70 si sapeva che tutti i più grandi jazzisti avevano problemi di droga (senza capire il motivo reale). Oh, tutti i musicisti jazz a drogarsi, col risultato che non avendo il talento dei grandi non divennero mai degli artisti ma restarono solo dei drogati......

Silvano65 ha detto...

Dane, dipende dalla squadra, non solo dai tempi. Il Milan di Capello non aveva grossi problemi di autostima, ad esempio: Costacurta raccontava che nel saluto prima delle partite gli avversari erano intimoriti dalla grinta con la quale i giocatori del Milan stringevano la mano agli avversari: lì non c'era bisogno di motivare ulteriormente. L'ambiente nerazzurro, invece, aveva bisogno di una carica particolare che fosse in grado di demolire chiesuole e tabernacoli vari cresciuti negli anni nello spogliatoio. Tabernacoli e chiesuole che, si dice, siano stati riedificati quest'anno. All'inzio dell'anno scorso se n'era andato Ibra, si veniva da un'eliminazione in Coppa dignitosa ma tutto sommato netta, Eto'o arrivava non con le stimmate del fuoriclasse che poi ha dimostrato di essere, Milito era considerato un buon centravanti per suadre di metà classifica, Snejider uno che con il Real aveva fallito... Non dico che TUTTE le squadre abbiano avuto o avessero bisogno di stare in trincea, ma l'Inter si. Almeno IMHO: mica siamo obbligati a pensarla sempre allo stesso modo. :-P Comunque, se vuoi, ti passo la mail e mi scrivi in privato, altrimenti vienimi a cercare su fb nel gruppo degli Amici di Indiscreto. Addirittura il confratello nano ha il mio numero di telefono ;-)

tiziamal ha detto...

@silvano
scusa se mi faccio gli affari tuoi quale è il paesino(ps;comunque su Ibra,anzi Zlatan come è chiamato in Svezia,a volte i media svenska hanno toni da Tuttosport)? diciamo che anche ho qualche legame con la nazione della fika

Dane ha detto...

"Eto'o arrivava non con le stimmate del fuoriclasse che poi ha dimostrato di essere"

EEEEHHHHHHH????!!!........

"Snejider uno che con il Real aveva fallito..."

Fallito?!... I tifosi madridisti son scesi in piazza come i milanisti per Kakà...

Non dico che TUTTE le squadre abbiano avuto o avessero bisogno di stare in trincea, ma l'Inter si. Almeno IMHO: mica siamo obbligati a pensarla sempre allo stesso modo. :-P"

Ma ci mancherebbe, poi se la metti così ho capito meglio il tuo discorso e siamo già più d'accordo...

"Comunque, se vuoi, ti passo la mail e mi scrivi in privato, altrimenti vienimi a cercare su fb nel gruppo degli Amici di Indiscreto. Addirittura il confratello nano ha il mio numero di telefono ;-)"

Ma no, per carità, direi che ci siamo chiariti...

Andrea ha detto...

@Silvano:
Il metodo "trincea" che piace al Vate ha funzionato l'anno scorso e concordo con te che sia un buon metodo per compattare un gruppo, in ogni ambito, tra l'altro strautilizzato in politica. Però, secondo me, ha avuto un'influenza molto negativa sui risultati di quest'anno. Diciamo che è una strategia speculativa in ambito calcistico, perchè ti porta ad un finale strepitoso come quello della stagione scorsa ma d'altro canto ti logora e sfinisce. Non è un caso se i principali protagonisti dell'anno scorso quest'anno o si sono infortunati o sono parsi finiti...

Aggiungo che, a mio parere, sul lungo periodo paga molto di più la strategia opposta, stile Manchester e Barcellona.

@Felix:
fine di un ciclo è probabile... infatti lo scopo principale della società è ringiovanire il gruppo, anche a scapito dei risultati (da anni non si vedeva un Moratti così tranquillo e poco ambizioso... cosa che peraltro mi insospettisce).
Sul Borussia scomparso dalle scene, però, va detto che quest'anno sta stravincendo la Bundes ed ha una squadra per niente male, con alcuni giovani interessanti, dopo anni in effetti difficilissimi.

Andrea F