di Anna Laura
Alcuni mesi fa il governo cinese ha concesso ai suoi sudditi, pardon cittadini, la possibilità di possedere oro. In altre parole, la Cina vuole salvarsi dal crack inevitabile del dollaro. Anche l'euro e le monete in genere sono a rischio, senza fare catasfrofismo: se siamo qui a parlarne significa che non siamo ancora tornati al baratto.
Il fatto può sembrare di scarsa importanza per i lettori di Indiscreto, poichè sembra solo una possibilità e una chiacchiera da blog, ma a tutti questi cervelloni laureati con master ad Harvard che fanno gli economisti è forse sfuggita una verità piccola piccola: se non si pagano adeguatamente gli operai e la indefinibile classe media nessuno avrà soldi per comprare le merci e per risparmiare soldi da investire in azioni. Con la pensata davvero elementare di delocalizzare il lavoro, cioé di chiudere le fabbriche qui per aprirle dove il lavoro costa quasi niente, i grandi e medi industriali hanno ribaltato il mondo. Certo che dal punto di vista del singolo imprenditore fare una scarpa in Vietnam conviene. Cosi la struttura lavorativa di una azienda, che fino a qualche anno fa era una risorsa, grazie a questi fini pensatori è diventata un costo. E i costi, lo sapete, si tagliano: il nostro salumiere ha una visione di fondo più accurata di quella di Marchionne e della stampa che spiega perché è bello ''Avere un'anima internazionale''. Ecco, siamo diventati un costo. Qui qualche poveretto che inventa slogan per vendere la Punto, nel mondo milioni di affamati che però avranno il mitico 'posto' prima di farselo sfilare da qualcuno ancora più affamato. Naturalmente il manager di turno interverrà, per spiegare che lo stato non deve intervenire e che gli stati, anzi, non hanno più senso in questo mondo stupendamente interconnesso... Tornando all'ottima Cina, i suoi abitanti adesso comprano quindi oro. Non tutti, ovviamente, ma i numeri sono tali che non occorre essere un economista per prevedere un ulteriore aumento del già alto prezzo dell'oro. Per questo, al di là del riciclaggio e con vari passaggi per così dire aziendali, tutti aprono negozi del genere "Compro oro". Siamo un monte di pietà continentale. Abbiamo avuto la globalizzazione, era una opportunità. E grazie ai consigli di quelli con il master l'abbiamo colta, questa opportunità. E ora? Quale opportunità si apre per noi classe media globalizzata e senza barriere di alcun tipo? Possiamo vendere la collanina della nonna, ecco l'opportunità.
Anna Laura
(in esclusiva per Indiscreto)
37 commenti:
Tornare a zappare terra. Quella non la puoi delocalizzare e l'autosostentamento non è reato. E poi con il tanto bistrattato baratto (vera grande forma di mercato)possiamo scambiarci servizi e beni con puoi autoprodurre: quante galline e conigli ci vorranno per una 500 Abarth?
che chi delocalizza lo fa solo per un egoistico e miope calcolo è verissimo.
Però andrebbe anche sottolineato anche che investire oggi in Italia rasenta l'autelosionismo e che ciò non è colpa nè degli imprenditori nè della globalizzazione, almeno non esclusivamente.
Mi è piaciuto l'articolo, purtroppo.
Lo dico da ragazzo neomasterizzato di 25 anni.
Lo sbaglio di fondo, a mio avviso, è voler basare tutto sulla crescita economica. Consumare di più, sempre, all'infinito.
Non è possibile ed il tentativo e deleterio.
Il dio mercato sta fallendo.
L'epoca migliore è stata il feudalesimo medievale, ma già dalle elementari ti inculcano l'idea che la rivoluzione industriale sia stata un bene.
La nascita del treno a vapore è la causa principe del pendolarismo.
L'inizio della fine.
@Jeremy: le magliette cinesi che si sciolgono al primo lavaggio han causato la chiusura di non so quanti stabilimenti tessili nel biellese. Un mio amico lasciato a casa da un giorno all'altro s'è messo a fare il produttore di miele, che prima era un hobby del padre. Adesso è in crisi per il miele turco che al discount praticamente te lo regalano.....
@Ricca: i grandi imprenditori sono però co-responsabili di quel sistema da cui cercano di sfuggire....
@gas: figurati quando poi è arrivata l'automobile....
trovo bambinesco e populista il taglio dell'articolo, ovviamente condivido il messaggio di fondo
jeremy: leggiti i libri di luca mercalli!
"Il fatto può sembrare di scarsa importanza per i lettori di Indiscreto"
Annala', e adesso stai esagerando però, eh?!...
Mi sfugge il senso di continuare a invitare a scrivere su un blog generalmente competente una che di economia non dimostra una mazza, e lo ribadisce puntualmente ad ogni post. Per sentire queste cose uno fa prima a scendere al bar, che magari rimedia anche un cappuccio e cornetto...
Pardon: non "dimostra", ma "capisce".
Potrei scrive un post dettagliato sul come e perchè la storia della cina è una cavolata.
Mi limito a chiede come mai la germania, che ha la nostra stessa moneta,ha visto reddito procapite aumentare, export aumentare, produzione industriale aumentare,ecc.ecc. e noi no?
non sarà che è il solito diversivo, per nascondere problemi che dipendono da noi?
Articolo di una pochezza e una non conoscenza agghiacciante. Con taglio smaccatamente populista.
Discorsi da bar di provincia. Cronica.
Non capisco perchè maltrattare così tanto chi legge Indiscreto, sono d'accordo con Dane. Condivido anche io il messaggio di fondo dell'articolo. Aggiungerei poi un'altra cosa: chi sta guadagnando producendo a prezzi cinesi e vendendo a prezzi europei?
Io di economia capisco poco.
Da piccolo la confondevo con la credenza (trattavasi di un'antica credenza).
Poi mi sono persuaso che l'economia coincidesse con la parsimoniosa pratica necessaria per potersi permettere un acquisto importante (come, ad esempio, una nuova credenza per la casa).
Solo recentemente hanno provato (invano) a spiegarmi che quello che avevo in testa io non aveva niente a che fare con l'economia.
Discorsi astrusi.
Mancano i soldi da investire, per questo non funziona nulla.
Ma allora facciamo girare la macchina che stampa i soldi!
No, dopo arriva l'inflazione. L'inflazione è peggio della peste bubbonica.
L'amico di Dane deve fare i conti con il miele turco.
Io invece ho investito tutti i miei risparmi nel canile di Tirana. Roba da non dormire la notte.
condivido il discorso che la cersciat economica infinita è una bella balla. Questo mondo è finito, come le sue risorse ... Il problema è che le risorse sono in mano di pochi e la maggior parte degli altri sopravvive a fatica. Sino a quando il mondo "libero" era limitato ad europa e nord america, questo discorso ci faceva comodo, ma adesso che india e sua america avanzano, le risorse che prima avevano in due, sono da dividere in 4, anzi in 8, visto che asia e sud america sono enormemente più grandi e popolose della vecchia europa. Detto questo, se uno delocalizza e gli altri no, è un genio. Ma se delocalizzano tutto, prima o poi si delocalizza anche l'imprenditore e non solo l'impresa. In Germania sono solo un pò meno pirla dei nostri industriali, lo hanno capito prima.
"Non capisco perchè maltrattare così tanto chi legge Indiscreto, sono d'accordo con Dane. "
Più che altro perchè in una vita precedente Annna Laura è stata utente di Indiscreto, ma magari rinnega la sua vita precedente.....
ma vi pare normale mandare a puttane privilegi, status e tenori di vita agiati faticosamente conquistati nel corso della storia?
Premesso che non sono esperto di macroeconomia, butto lì uno spunto di riflessione perché nei post colgo una contraddizione. Si critica la globalizzazione perchè ha portato a fenomeni come la delocalizzazione e l'eccessivo potere della finanza (anche se questo è dovuto più che altro a tecnologie prima non disponibili) però le soluzioni vanno dalla richiesta di tornare all'autosufficienza delle persone e in più ampia scala degli stati (.. tornare a zappare la terra.., feudalesimo.., critiche al progresso industriale..) ad un maggior controllo politico dei processi economici, produttivi, finanziari e sociali e quindi allo Stato come entità di indirizzo ma anche di controllo.
A parte il pericolo di tornare (di conseguenza) a conflitti tra Stati che si speravano superati (non che oggi non ci siano, anche nel “primo mondo” e perfino nella UE, ma chi critica il localismo della Lega – salvo poi appoggiare ogni rivendicazione nimby – forse dovrebbe rifletterci un momento…) mi sembra che si dimentichi spesso che il progresso tecnologico “in se” porta solo benefici (si, anche l’invenzione di treni e auto…). Credo che anche con tutte le storture del sistema lo sviluppo dei farmaci abbia fatto piacere a tutti, così come siano utili l’energia, la disponibilità di acqua potabile, la TV e internet, cioè alcune delle cose la cui gestione oggi comporta i maggiori problemi e le critiche più dure. Mi sembra però che se è vero che oggi ¾ del mondo non vive bene, solo un secolo fa la % di chi era appena al livello di sopravvivenza era ancora maggiore e anche chi stava meglio viveva meno e peggio, e ciò grazie a queste cose e a tante altre che spero di non dover elencare per precisazione e chiarimento…).
Escludendo chi è per un catastrofismo retorico ed il ritorno al passato ed al mito del buon selvaggio, la maggioranza cosa chiede allora? Un maggior potere di controllo degli Stati, anzi di entità sovranazionali (perché se poi ogni stato va per conto suo torniamo all’800 o davvero al medioevo) cioè una maggiore globalizzazione…..
A chi dovesse obiettare che ci può essere un globalizzazione “buona” in contrapposizione a quella “cattiva” di oggi la mia risposta meditata e serena è: grazie al cazzo. Spesso si discute come se vivessimo su Marte ma alcuni millenni di storia dell’uomo dovrebbero averci insegnato che forse si nasce buoni (forse) ma che è difficile non diventare almeno un po’ cattivi
P.S.: noto che siamo tutti liberali ma appena un post non ci trova d’accordo gli insulti si sprecano… va bene che alcuni sono abituati a sfanculeggiare chi non coglie la differenza tra 433, 4231 e 4213 ma magari un po’ più di rispetto per chi si sforza di proporre non verità assolute ma argomenti di discussione non sarebbe male.
@spike: "mi limito a chiedere come mai la germania, che ha la nostra stessa moneta, ha visto reddito procapite aumentare, export aumentare, produzione industriale aumentare, ecc.ecc. e noi no?"...
la sai anche te la risposta. L'Euro è il marco tedesco e quindi, per tutti gli altri stati che non "sono" la Germania, la situazione è peggiorata; come andare da un sarto e farsi fare un'unica misura di abito, sia per uno di 100kg che per uno di 70, che per uno alto 1,88 che per uno alto 1,70.
PS: una cosa per la quale prenderei gli "industiriali" a calci sui denti è "bisogna tagliare i costi". Ma se tagli i costi e non mi dai più lo stipendio, come pretendi che poi compri i tuoi prodotti?! Ma siete rincoglioniti?!
"Ma se tagli i costi e non mi dai più lo stipendio, come pretendi che poi compri i tuoi prodotti!"
allora non ero il solo a chidermelo.. ma credevo fosse un'ingenua domanda dovuta alla mia ignoranza in materia..
"mi sembra che si dimentichi spesso che il progresso tecnologico “in se” porta solo benefici"
la mamma è sempre la mamma, le svedesi la danno facile, alla Juve un rigore glielo danno sempre...
"noto che siamo tutti liberali ma appena un post non ci trova d’accordo gli insulti si sprecano… va bene che alcuni sono abituati a sfanculeggiare chi non coglie la differenza tra 433, 4231 e 4213 ma magari un po’ più di rispetto per chi si sforza di proporre non verità assolute ma argomenti di discussione non sarebbe male"
Cominciamo a dirlo agli autori degli articoli?!...
"la sai anche te la risposta. L'Euro è il marco tedesco e quindi, per tutti gli altri stati che non "sono" la Germania, la situazione è peggiorata; come andare da un sarto e farsi fare un'unica misura di abito, sia per uno di 100kg che per uno di 70, che per uno alto 1,88 che per uno alto 1,70."
Mi viene in mente quando Beppe Grillo disse "Maastricht ha sancito l'entrata dell'Europa in Germania..."
"una cosa per la quale prenderei gli "industiriali" a calci sui denti è "bisogna tagliare i costi". Ma se tagli i costi e non mi dai più lo stipendio, come pretendi che poi compri i tuoi prodotti?! Ma siete rincoglioniti?!"
Tu pensa che c'è stato un imprenditore che ha deciso di terzializzare le forniture in modo da non avere dipendenti (peraltro pagati a 60 giorni...) e far lavorare precari sottopagati e un Presidente del Consiglio ch invitava i sudd...pardòn, i cittadini ad aumentare i consumi per far girare l'economia.
E non ci crederai, le due persone coincidevano!!!...
... e meno male che i discorsi da bar erano quelli del post...
Non c'è molta differenza, per cui trovo ancora più incomprensibili certi toni....
dall'anno dell'enrata in vigore dell'euro, tutti i paesi che allora vi hanno aderito hanno visto il loro pil pro capite aumentare. tutti tranne uno.
Perchè gli altri si e noi no.
It's a complot of the left!... (cit.)
@spike: tutti hanno visto il loro PIL aumentare, sì però bisogna anche vedere come. Con le bolle speculative immobiliari? Non mi pare tutto 'sto affare. E poi ti sei dimenticato di dire che più della metà dei paesi Euro è praticamente fallita.
Quindi ok, hanno fatto un giro a 200 all'ora e poi si stanno schiantando tutti. Non era forse meglio continuare a girare a 80 all'ora?
PS: è anche un discorso culturale; in Germania puoi anche tagliare i costi, perché gli imprenditori tagliano effettivamente i costi; in Italia farebbero i furbi. Stesso discorso se in Italia concedi un dito ai lavoratori... si prendono un braccio, cosa che magari in Germania non fanno.
In Germania la gente è più incline a sacrifici, in Grecia ti smontano Atene in un giorno... altro che privatizzare per pagare il debito: gli fanno la pelle se fanno una roba simile.
@ Cydella
andrebbe anche detto però che in germania i lavoratori fanno sacrifici anche perchè sono ammessi alla gestione dell'azienda stessa; cosa che in Italia o Grecia non esisterebbe mai nella storia
@ricca: sinceramente non lo so, ma non è che sto difendendo imprenditori o lavoratori. Semplicemente, l'idea di fondo è che non basta dare a tutti la stessa moneta e sei apposto, ma ci sono e ci saranno sempre troppe differenze culturali che renderanno l'europa impossibile.
@Cydella, Ricca
sarà che in Germania hanno un senso dello stato molto più alto del nostro, non che ci voglia molto, e i lavoratori, se fanno sacrifici, poi sanno che verranno ripagati dopo, e che il patto firmato npn verrà rinnegato?
Italo
@ Cydella
"ma ci sono e ci saranno sempre troppe differenze culturali che renderanno l'europa impossibile".
d'aacordo con te; anche il farli partecipare alla gestione della compagnia alla fine è una differenza culturale ancora prima che economica.
@ Italo
"sarà che in Germania hanno un senso dello stato molto più alto del nostro"
non c'è dubbio che l'origine di molte delle differenze tra noi e loro inizia proprio lì. Certe volte penso che sia un miracolo che siamo arrivati dove siamo arrivati: abbiamo una capacità di adattamento e di sopperire alle tante cose che ci mancano che alla fine la distanza tra noi e loro non è così ampia come dovrebbe. E questo è la cosa che più manda in bestia i tedeschi ( ma è anche la cosa che più ci invidiano)
@Ricca
questa nostra peculiarità fa impazzire anche i francesi che ci detestano....les italiennes......
Tu pensa se avessi uno stato che funziona e una classe dirigente vera....gli faremmo un culo così.
Italo
cydella
dopo eire grecia e pt che sono falliti, chi sta peggio siamo noi non la spagna. Per argomentarlo ci vuole tempo e spazio che non ho, ma tanto per cominciare dai un'occhiata a debito pubblico trend di crescita e di produttività. queste sono tutte cose endogene.
Ancora, l'euro è neutro. Cosa c'entra la moneta col coefficiente di riserva delle banche ad es?
last bat not least è ora di finirla con 'sta storia di noi più furbi degli altri. Lo fossimo davvero non tollereremo certe cose e non staremo in questa situazione. No non siamo dei furbi, ma dei gran pirla.
saro´ripetitivo, ma penso che i peculiari problemi dell'italietta derivino dalla peculiare idiosincrasia alle regole
noi non rispettiamo le regole, per inclinazione culturale, di qualunque natura esse siano
con "rispettare" non intendo "non violare", ma proprio rispettare
un criminale tedesco viola le leggi dello stato, ma "rispetta" lo stato
dall'operaio al LCDM, non fa differenza
@Transumante
Concordo totalemente
Italo
@jeffbuckley: non mi pare che i commenti siano volti a sfanculeggiare. Si parlava di taglio populista e di argomentazioni da bar di provincia. NOn vedo dove stia lo sfanculeggiamento se e' quello che penso.
@spike: siamo dei gran pirla, ma siamo così. E siamo diversi dagli altri. E questo il punto.
cissiboy, quando scrivono alcuni editorialisti o alcuni lettori gli sfottò partono in automatico, anche quando gli argomenti possono essere non condivisibili o malposti ma non del tutto campati in aria. alla prima reazione partono gli insulti. mi sta bene la polemica, è un forum, non radio maria, ed è giusto che la discussione sia vivace, ma la verità assoluta non ce l'ha nessuno.
E degli editorialisti che esordiscono con "so che quanto dall'alto del mio scranno vi starò per abbassarmi a rivelare pur essendo di importanza storico-Mondiale non vi solleticherà visto che siete dementi appartenenti al popolo bue che si beano di "panem et circenses" avendo basi intellettuali sufficienti solo per discutere di un calcio di rigore o di una bomba di mercato" cosa dovremmo dire?! No, per capire...
@dane
Quelli li basta non leggerli.
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