Cose del terzo mondo

di Stefano Olivari
Due o tre cose su Blatter, Hamsik, Maradona, Rai, Calderon, Ancelotti, Bosnia, Eto'o, Montolivo, Roma, Nazionale, serie A, Ferguson, Mazzarri, Ivan e Nicchi.


1. All’interno della Fifa esiste un comitato etico, ma non l’etica. Il comitato che sta indagando su Josef Blatter, a pochi giorni dalla sfida elettorale con il qatariota Bin Hammam, perché il presidente della Fifa non avrebbe denunciato (a chi? La Fifa sarebbe lui) il tentativo di corruzione di Bin Hammam nei confronti del ras del Centroamerica Jack Warner, da sempre uomo chiave del blatterismo grazie alle sue improbabili isolette che contano come Germania o Italia. La situazione è oltre l’assurdo: il presunto corruttore, cioé Bin Hammam, denuncia il presunto danneggiato (Blatter) perché non avrebbe denunciato il suo stesso tentativo di corruzione. Se questa è l’alternativa, lunga vita a Blatter in attesa che maturino i tempi per Platini. L’equazione ‘Terzo mondo uguale corruzione obbligata e necessaria’ non sarà politicamente corretta, ma l’evidenza empirica è questa. Blatter comincia ad avere paura, non del comitato etico ma di non essere rieletto.
2. Non c’è giorno che intorno a Marek Hamsik non nascano voci incontrollate e articoli così dettagliati da sembrare addirittura credibili. Mentre stiamo scrivendo queste righe ci sono però solo una semicertezza e una certezza, per quanto riguarda il centrocampista slovacco. La semicertezza è che stia per entrare in orbita Raiola (il suo procuratore ufficiale è Venglos), il che significa avere come destinazioni privilegiate la Juventus tramite Nedved o più verosimilmente il Milan. La certezza è che, al di là dei balletti verbali ad uso dei cronisti fra De Laurentiis e Galliani, il futuro di Hamsik determinerà quello del Napoli ben oltre l’aspetto tecnico. Cederlo, anche a cifre clamorose e anche all’estero, significherebbe ufficializzare una subalternità e l’esistenza di una serie A a due squadre per le prossime 10 stagioni. Per questo non sarà solo questione di soldi, al di là del 'Non prenderemo Hamsik' urlato da Berlusconi al comizio di Lettieri.
3. Poche reazioni alla denuncia di Maradona riguardante il caffè al doping fatto bere a lui e ai suoi compagni di nazionale prima dello spareggio con l’Australia per la qualificazione al Mondiale 1994, quello da cui Diego fu cacciato proprio a causa di una sostanza proibita assunta per accelerare il suo dimagrimento. Eppure si parla di un Mondiale e la testimonianza sarebbe quella del giocatore più forte di tutti i tempi…Sarà perchè nel calcio il doping di squadra, non solo in italia, è sempre stato sepolto dall’omertà (anche giornalistica) e da controlli non fatti (chi si ricorda dell’Acqua Acetosa?) o quasi sempre annunciati. Sono più credibili Contador e Armstrong che in carriera hanno subito decine di controlli a sorpresa (che non hanno tolto i sospetti, ma almeno sono stati fatti) che una qualsiasi delle nostre squadre ‘dal grande ritmo’. Che dipende, come è noto, dalle ‘motivazioni’.
4. I 124 milioni di euro per quattro anni di partite casalinghe della Nazionale, con la strepitosa novità delle partitelle di allenamento e delle sedute tecnico-tattiche, senza contare i soldi da investire per quelle in trasferta e per le fasi finali di Europei e Mondiali sono soldi buttati via dalla Rai, a voler essere generosi. Chi mai dei suoi concorrenti avrebbe potuto fare un’offerta anche solo della metà per il piacere di trasmettere l’Italia-Estonia della situazione? In generale il rapporto fra Rai e Figc è strutturalmente sbagliato, con il servizio pubblico che viene confuso per obbligo di tifare acriticamente e nascondere le notizie. Purtroppo, purtroppo per lo spettacolo, Prandelli è troppo educato e non regala siparietti come quelli di Lippi con il Paris o il Varriale di turno. Insomma, mancano sia lo spettacolo sportivo che quello trash, ma intanto 30 milioni sicuri nelle casse della Figc sono entrati. E poi non c’è nemmeno quella seccatura di dover pagare i giocatori…
5. Un nuovo iscritto nel partito ‘Quelli che danno lezioni di vita a Mourinho‘. E’ l’ex presidente del Real Madrid Ramon Calderon, che dall’alto delle elezioni taroccate che lo portarono al potere nel luglio 2006 (e alle dimissioni nel 2009, dopo lo scoperchiamento dello scandalo) ha paragonato l’allenatore portoghese ad Adolf Hitler, volendo dire che non sempre il consenso popolare iniziale porta a decisioni sensate. Il paragone poteva venirgli meglio. Certo è che si tratta della prima volta in carriera in cui Mourinho influisce su una scelta societaria, anche se in realtà Valdano era poco più di un soprammobile e Zidane (la cui carica sarà comunque diversa) rischia di fare la stessa fine.
6. Per gli allenatori godere di buona stampa è fondamentale, ancora più che per i calciatori. Solo così si capisce perché gli stessi risultati, con squadre di potenzialità finanziarie e tecniche simili, vengano valutati in maniera diversa. Il secondo posto di Ancelotti in Premier League con il Chelsea è stato quasi unanimemente in Italia giudicato un buon risultato, nonostante il Manchester United abbia rispetto al club di Abramovich un minor numero di giocatori definibili campioni: ma si sa, Ancelotti è per definizione ‘un signore’. Il secondo posto di Mourinho nella Liga, con Copa del Rey alzata e semifinali di Champions (il Chelsea di Ancelotti ha salutato la compagnia ai quarti, l’anno scorso l’aveva fatto agli ottavi contro l’Inter di Mourinho) è invece dai commentatori di casa nostra considerato uno schifo. Non si capisce allora come mai Ancelotti sia stato esonerato e Mourinho invece no, con il corollario del licenziamento del suo nemico all’interno del Real: il finto poeta Valdano, un altro ‘signore’ a prescindere.
7. Il mondo del calcio ha molti difetti, ma incredibilmente riesce ad essere sempre più avanti della società che lo circonda. Infatti su pressione di Fifa e Uefa, che dal primo aprile l’avevano sospesa dalle competizioni internazionali, la federcalcio bosniaca si è dotata di un nuovo statuto che prevede l’elezione di un unico presidente e non più tre presidenti ognuno dei quali espressione di un diverso gruppo etnico: croati, serbi e musulmani (ma l’Islam è un gruppo etnico?), così come purtroppo avviene nella politica ‘vera’ della Bosnia-Erzegovina. Un piccolo segno di civiltà, per cui vanno dati i giusti meriti ai vituperati Blatter e Platini. Che potranno essere antipatici (non a noi, in ogni caso), affamati di potere (mai visto nessuno affamato di sudditanza, comunque) ma almeno non hanno come stella polare solo quella di sfilare qualche soldo televisivo al Chievo grazie a sondaggisti di fiducia.
8. Scrivere di ultras è antipatico, perché l’argomento interessa meno del calciomercato ma anche perché di solito c’è la fondata possibilità di trovarsi qualcuno sotto casa. Però a volte se ne scrive veramente a sproposito, assegnando d’ufficio a loro tutta l’ignoranza che è ben presente anche nei tifosi cosiddetti ‘normali’. L’episodio notturno che ha visto protagonista Samuel Eto’o, rivelato dalla Gazzetta dello Sport (in sintesi: un gruppo di tifosi del Milan ha intonato il solito coro su Eto’o che vende le rose in metropolitana, come dire ‘Tu negro senza il calcio potresti fare solo quello’), merita la giusta prospettiva. Singoli cretini si trovano in ogni tifoseria e in ogni sport. Più difficile è invece parlare di mezzo stadio che intona lo stesso coro, come è accaduto durante l’ultimo derby milanese: non si tratta di ultras, ma del mitico tifoso-consumatore inseguito dagli editori e dai club. Però non è vero che il cliente ha sempre ragione. A volte il cliente è da buttare.
9. E’ ormai passato il concetto che se una società scarica un giocatore va tutto bene, mentre se accade il contrario subito in pasto al popolo bue viene dato il traditore. E parliamo di contratti rispettati e da rispettare, non di furbate. L’ultimo traditore della lista rischia di essere Riccardo Montolivo: senza entrare nel dettaglio delle vicende di mercato (è evidente che ha un’offerta in mano o almeno pensa di averla), non ha intenzione di rinnovare il contratto che lo lega alla Fiorentina fino al 2012. Suo diritto andarsene fra un anno alla Juventus o dove vuole, così come diritto dei Della Valle sarebbe stato non rinnovargli il contratto in caso di scarso rendimento. Invece adesso ci sono solo due sbocchi possibili: cessione anticipata, in modo che la Fiorentina incassi qualcosa (lo scenario più probabile) o un anno di semi-mobbing con lo spettro della tribuna buttato lì e accettato culturalmente da chi ancora pensa che l’AIC sia il sindacato dei milionari.
10. L’estate è la stagione del ‘manca solo la firma’, la frase fatta dietro a cui si può nascondere chi vuole scrivere qualsiasi cosa gli passi per la testa. Il più clamoroso esempio del genere non riguarda però un calciatore, l’inevitabile Aguero che sognerebbe la Juventus, ma una squadra: la Roma. Leggendo di colpi mirabolanti e di toto-allenatori, bisognerebbe anche pensare che allo stato attuale non è ancora stato perfezionato il passaggio di proprietà fra la famiglia Sensi e la cordata americana, con Unicredit che sta un po’ recitando tutte le parti in commedia: creditore del venditore, finanziatore dell’acquirente, consigliere (in cialtronese si dice advisor) di entrambi e anche di fatto proprietario di minoranza quando lo sbandierato accordo entrerà a regime. Finora siamo all’Antitrust che ha dato il via libera all’operazione, che dovrà far confluire nella nuova società le azioni della vecchia Roma, quelli della società che gestisce Trigoria e quelli della società che gestisce il marchio. Alla fine di tutto questo DiBenedetto e soci avranno il 60% e Unicredit il 40 di questa Neep Roma Holding. Ma il famoso finanziamento (perché in parte gli americani useranno soldi di Unicredit) non è ancora stato erogato e quindi allo stato attuale non è ben chiaro chi delinei le strategie della nuova Roma. Continuiamo a ritenere incredibile che nella Capitale non sia saltato fuori un gruppo di imprenditori capaci di rilevare la Roma, che alla fine è costata meno di quanto costerebbe l’acquisto di un campione del Real Madrid. Non aveva tutti i torti Franco Sensi nel definire ‘cravattari’ tutti quei fenomeni da tribuna d’onore, quindi a scrocco, che aspettavano il suo fallimento per farsi regalare la società giallorossa.
11. La Fiat è sempre più lontana dall’Italia dimenticando aiuti di Stato generosamente elargiti (il lavoratore autonomo invece può e deve morire in silenzio, secondo l’ideologia da sempre dominante in questo paese), sarà forse per questo che vuole rendere ancora più stretto il suo rapporto con la Nazionale. Fra poco passerà da fornitore ufficiale a top sponsor. Traduzione: verserà più soldi, per la gioia dell’apparato federale che solo dagli accordi commerciali ricava circa 15 milioni all’anno: aggiungendo gli ingaggi per amichevoli spesso insulse, i soldi del già citato contratto Rai e quelli Uefa o Fifa delle grandi manifestazioni, si arriva facilmente a un fatturato da ottima squadra di serie A. Con una piccola differenza: qui non esiste il fastidioso obbligo di pagare ingaggi. Quando si parla di sacralità delle nazionali bisogna tenere presente anche questi dati. Se poi arriva quello che ti dice che bisogna ragionare come un club, coinvolgendo i Camoranesi, i Thiago Motta e gli Amauri, si potrebbe rispondergli che i costi, i rischi e le logiche sono molto diversi. Comunque se Blatter continua su questa china, fra 10 anni le nazionali non esisteranno più e in Qatar a gennaio ci andrànno Costarica e Togo.
12. A proposito di Figc, il report 2011 del suo centro studi ha evidenziato che nella stagione 2009-10 le 132 (!!!) squadre professionistiche italiane hanno perso in totale 345 milioni e 536 mila euro, con solo 15 club che hanno riportato un utile nella stagione in cui per la prima volta la serie A ha sfondato il tetto dei 2 miliardi di valore di produzione. Nella montagna di cifre riteniamo interessanti queste: l’investimento sui settori giovanili dei 20 club di A è in totale di 69 milioni, i diritti tv rappresentano il 65%) dei ricavi in Serie A (percentuale praticamente doppia rispetto a Premier League, Liga e Bundesliga. Per finire, in tutti i sensi: solo 61% il tasso di riempimento degli stadi italiani, contro il 92% di quelli inglesi, l’88% per i tedeschi, il 73% spagnolo e il 69% della Francia. Tutte cose che già più o meno si sapevano, sintetizzabili in una considerazione: praticamente solo la televisione sta tenendo in vita il sistema. Ci vorranno anni per cambiare una cultura che trova più facile farsi dare contratti ‘politici’ che convincere il tifoso-consumatore ad andare allo stadio.
13. I premi dati dai colleghi hanno un valore speciale, per questo prima di giocarsi la sua terza finale di Champions League in quattro stagioni Alex Ferguson ha apprezzato il premio di manager dell’anno consegnatogli da Howard Wilkinson. Per l’elenco delle vittorie sulla panchina del Manchester United (anche se a noi è rimasto nel cuore l’Aberdeen che nel 1983 vinse la Coppa della Coppe) basta andare su Wikipedia, più importante è secondo noi notare che in 25 anni nello stesso posto Ferguson ha avuto anche diverse stagioni negative e non sempre ha speso bene i budget messigli a disposizione. Però la continuità data dalla guida di una persona intelligente vale di più, per una società, della stagione di gloria di un fenomeno. Stupisce quindi che tutti questi dirigenti con il master in qualcosa non capiscano che un progetto vale spesso più dei nomi. Mourinho non ha conoscenze tattiche superiori ad Allegri, che a sua volta non conosce il calcio meglio di Lerda. Se poi sei bravo e credono anche in te, come nel caso di Ferguson, è davvero il massimo. 
14. La permanenza di Mazzarri a Napoli viene descritta come una grande sorpresa, perché fino a qualche settimana fa Marotta era convinto di poterlo portare alla Juventus a dispetto di un contratto ancora in essere con la società di De Laurentiis. Eppure ha una sua logica stringente, al di là dei rapporti umani e dei mitici ‘adeguamenti’. Meglio giocare la Champions League con una squadra che ha almeno tre campioni e promette di comprane un altro o vedere l’Europa in tivù con una squadra che di campioni nel fiore degli anni non ne ha alcuno? In questo momento per un allenatore, ma soprattutto per un giocatore, Napoli è una vetrina migliore che Torino. Hiddink, Wenger, Guardiola: secondo gli esperti di mercato tutti gli allenatori del mondo sognavano la Juventus, ma chissà come mai è arrivato Conte che fra quelli capaci era l’ultima scelta.
15. Non sia mai che in Italia una pena venga scontata. Il Tribunale di Genova ha disposto la scarcerazione di Ivan Bogdanov, l’ultrà serbo protagonista degli scontri dello scorso 12 ottobre allo stadio di Marassi in occasione della partita tra Italia e Serbia, e il suo accompagnamento coatto in patria dove in teoria sconterà il resto della pena. Ivan saluta tutti, magari con le tre dita, la condanna a 3 anni e 3 mesi di fatto è stata di 7 mesi per quanto riguarda l'Italia. Un bellissimo messaggio per i dementi nostrani, che prudentemente i giornali non chiamano ‘Bestia’ come è stato per Ivan, quelli che si presentano al campo di allenamento per minacciare allenatori o indurre i giocatori a ridursi lo stipendio. Non diamo tutte le colpe al calcio, visto che siamo nella più pura logica dei film ‘poliziotteschi’ degli anni Settanta: fra garantismo e perdonismo facile c’è una notevole differenza. Ai dibattiti con panno verde sul tavolo e bottiglia di minerale dicono che è un problema di cultura, che si risolverà nel lungo periodo. Ma, come ammoniva Keynes, nel lungo periodo saremo tutti morti.
16. Al netto dei dossier di parte e dei lamenti preventivi, quella degli arbitri italiani è stata una buona stagione. Non tanto per la gestione degli episodi, perchè sanza ausilio della tecnologia l’errore anche macroscopico è sempre dietro l’angolo, quanto per la gestione tecnica e umana delle partite. Non ci sono più i mammasantissima, nemmeno gli internazionali si comportano come i Collina o i De Santis (tanto per citare i due poli estremi del sistema, dal punto di vista etico comunque su pianeti diversi) di una volta con i giocatori: poca teatralità, poca arroganza, minor numero di falli di confusione fischiati, minore ricorso alle ammonizioni chirurgiche (quelle inflitte o evitate, a seconda della squadra, al centrale difensivo o al centrocampista incontrista nei primi minuti della partita: la vera architrave del moggismo era questa, alotro che le intercettazioni) o alle punizioni sulla tre quarti assegnate random, rispetto per chi è in campo evitando atteggiamenti da ducetti. Con buona pace dei nostalgici di Moggi, si sta meglio adesso anche se il numero di squadre che può puntare allo scudetto non è aumentato (anzi, è vero il contrario: ma i motivi sono finanziari). L’osservazione sulle troppe espulsioni, fatta dal presidente dell’Aia Nicchi, è fondata solo parzialmente: 109 rossi in A contro i 62 della Premier League e i 59 della Bundesliga, è vero, ma basta seguire le partite inglesi e tedesche per rendersi conto del perché: in Germania si gioca spesso sottoritmo, mentre in Inghilterra simulazioni e tensione sono a un livello decisamente inferiore che da noi. Questa la realtà sotto gli occhi di tutti, con errori ben visibili ma un sistema meno oppressivo e opprimente di quello che ha reso poco credibili non solo quelle due stagioni per cui ci si sta scannando ma anche le dieci precedenti. Perché poi rispetto agli anni bui di Calciopoli può non essere cambiato il numero di errori, difficile da quantificare statisticamente (se non per gioco, come nella indimenticabile ‘Classifica alla moviola’ di Maurizio Mosca all’Appello del martedì), ma è di sicuro cambiata la loro percezione. Oggi di moviole parlano tifosi e giornalisti-tifosi, come è giusto, più qualche arbitrologo che vive nel suo mondo, qualche anno fa invece le rubriche sui giornali e soprattutto quelle televisive erano occupate militarmente da chi doveva dimostrare contro ogni evidenza che un fuorigioco era di cinque metri invece che di pochi centimetri o che quel contatto in area sembrava sì inesistente ma che forse, guardando bene, con un’altra inquadratura…Non che Nicchi e Braschi non facessero parte di quel mondo, oltretutto con ruoli di primo piano, così come gran parte dei protagonisti del calcio di oggi, ma è semplicemente cambiato il contesto che li circonda e che li giudica. E questo ai tanti uomini di Moggi (giornalisti raccomandati, direttori sportivi maneggioni, allenatori al decimo esonero, web-avvocati della porta accanto) proprio non va giù. Ragazzi, fatevene una ragione: è finita. La Juventus tornerà a vincere anche senza di voi, che sarete ricordati per quello che siete.

stefano@indiscreto.it

(estratti di articoli già pubblicati sul Guerin Sportivo)

56 commenti:

Anonimo ha detto...

tutto tutto ma proprio tutto giusto.

transumante ha detto...

molto scorretto il paragone ancelotti-mourinho (sono tutti finti signori e soprammobili, meno male che c'e´almeno un vero condottiero)

il chelsea e´una squadra vecchia, che ha tenuto botta decorosamente; il real e´una corazzata

ma si sa, mourinho e´la bestia nera di guardiola...

MB ha detto...

Direttore erano meglio 15 post separati anziché un articolo fiume...sta partendo per una crociera di un mese? :)

Straw61 ha detto...

del doping di squadra abbiamo appena avuto un esempio illuminante...

transumante ha detto...

mentre lo zanetti 39-enne e´pulito per definizione

Uomo ha detto...

6. Direttore, perfettamente d'accordo con Lei;

8. al di là del singolo episodio e della cultura sportiva del tifoso - consumatore, del mondo ultras, per il quale nutro un'estrema antipatia, penso che si dovrebbe parlare di più. Non qui su Indiscreto, dove a volte che, anche se magari incidentalmente, se ne parla (ma ricordo anche articoli "dedicati", in passato), ma su tutti i giornali, perché secondo me se ne sa abbastanza poco;

13. a proposito, ho appena sentito in RAI parlare di "guida tecnica del Mancéster da rivedere" e di "squadra da rifondare" (che poi, questo discorso, va bene anche per il punto n°6).

Alessandro

Straw61 ha detto...

"mentre lo zanetti 39-enne e´pulito per definizione"

mmh, che rispostona originale...

transumante ha detto...

non era una risposta, ma la continuazione del tuo post

Straw61 ha detto...

eh sì, se non si tira in ballo l'Inter (anche alla cazzo) 54 volte al giorno, non si è contenti...get a life.

transumante ha detto...

grazie del consiglio, per iniziare mi son goduto una lezione di calcio da parte di una squadra eccezionale

ma sono sicuro che tu hai in mano i risultati dell'antidoping di tutti i team europei, non sei uno che parla a vanvera

Straw61 ha detto...

il Man Utd ha provato a giocare la partita allo stesso modo del Barca, pressando e raddoppiando come forsennati con attaccanti e centrocampisti; hanno messo in difficoltà i catalani ma quanto sono durati? esattamente quanto durerebbe una squadra normale giocando in un modo simile: non più di un quarto d'ora...dall'altra parte all'80 Pedro, Villa e Messi ancora fecevano andare le gambette a mulinello come al minuto 1...eh sì, saranno i churros...

pierocic ha detto...

pedro al 76esimo ha fatto 200 metri di pressing sfrenato sui 2 centrali che si scambiavano il pallone e poi su van der sar... dopo 20 secondi era a metà campo a reimpostare l'azione ... disumano e impossibile. mi chiedo quali siano las fuentes di tanta vigoria

Roberto Gotta ha detto...

Ciao Stefano.
8. Domenica scorsa elogiati in diretta tv i tifosi del Bari presenti a Bologna. Domanda: e se tra loro - come è più che possibile - ci fossero stati quelli che hanno minacciato e intimidito i giocatori prima di Bari-Lecce? Ma sì, va bene tutto...
Quanto al punto 9. Leggo ogni giorno le pagine fiorentine di un quotidiano nazionale e concordo con te, siamo quasi all'insulto verso Montolivo. Già in passato tra l'altro quelle pagine mi erano sembrate una sorta di pagina sponsorizzata dal direttore sportivo viola, che viene menzionato di continuo e in maniera martellante. D'accordo, ha un ruolo fondamentale, e una pagina o una pagina e mezza vanno riempite anche quando non c'è nulla da scrivere (e si vede...), ma insomma...

VVVVVVVVVVVVVVVV ha detto...

Quoto MB direttore. Come al solito ti butti via, un vero giornalista con questo post, allungando un po' il brodo ci avrebbe campato fino alle ferie! Comunque torno sul discorso razzismo nel calcio per dire che in effetti non sono proprio delle minoranze quelle che 'cantano' contro Etò e Balotelli.

eros ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
eros ha detto...

caro stefano,il punto 16 non mi trova tanto d'accordo.
penso che oggi il "sistema meno oppressivo e opprimente di quello che ha reso poco credibili non solo quelle due stagioni" sia dovuto al fatto che le moviole rai sono sparite e le moviole mediaset compaiono (inizio controcampo) e scompaiono (controcampo ore 1/30) per convenienza.Una stagione intera passata senza moviole fà pensare che il tutto sia molto piu leggero e meno opprimente come dici tu, e quindi a parlare di queste cose rimangono i "giornalisti-tifosi", o magari quelli dotati di memoria che hanno bene in mente certe domeniche sportive di quando c'era lui con ore passate a discutere di offside "millesimali" o impossibili da giudicare .Penso che Morganti sia stato il de santis del 2011: quello che ha fatto morganti quest'anno è nel guinnes arbitrale delle porcate assieme ai "moggiani". sui cartellini chirurgici beh , faccio un esempio che puoi trovare anche nei prossimi campionati,sono sicuro: il giallo+rosso dato a Giaccherini in Inter-cesena per aver calciato in porta dopo 1,5 secondi dal fischio arbitrale:con un giallo hai l'uomo piu pericoloso fuori e avversario in 10....quà non ci sono dubbi, perche gialli per tiro in porta dopo il fischio non se ne sono visti (io non ne ricordo).
un caro saluto da eros

Straw61 ha detto...

eros...non ne ricordi ? guarda che Ibra in maglia nerazzurra ne ha presi, che io ricordi, almeno 3, se non di più.

vincenzo ha detto...

@Straw e Pierocic: abbiamo fatto le stesse considerazioni anche io e un mio amico che vedeva la partita con me che giustamente si chiedeva come facessero a correre così all'ultima partita della stagione.
A me rimarrà per sempre impresso il tackle deciso e tutta birra di non so chi a pochi secondi dalla fine....grande ritmo dovuto alle motivazioni, per parafrasare il direttore?
Volendo fare una considerazione più ampia: come è possibile mantenere una condizione fisica del genere per tre anni filati, con calendari così massacranti? Nemmeno la Juve di Ventrone era così costante nel rendimento atletico...
Diciamo che il Barca di ieri sera l'ho applaudito con qualche riserva a differenza di quello di due anni fa.

axel shut ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
axel shut ha detto...

@Straw: restiamo in religiosa attesa di una squadra che batterà il Barcellona facendo più possesso palla e più pressing di loro
intanto ne abbiamo trovato un altro che la pensa come noi http://twitter.com/#!/officialAndrevi/status/74258214392299520

let barcelona have the ball

spike ha detto...

axel ma lo dice pirltwo che è chiaramente invidioso e rosicone,almeno fino a quando non affronterà pirl one, e allora diventerà un cavaliere senza macchia e senza paura. :)

transumante ha detto...

nella finale di coppa del re cristiano ronaldo ha fatto uno scatto incredibile nei supplementari, e allora?

il barca ha alti e bassi stagionali come tutti: quest'anno e´stata in calo a inizio primavera, infatti ha rischiato contro l'arsenal, l'anno scorso e due anni fa ha finito la benzina ad aprile -maggio

mi chiedo se sia piu¨credibile una squadra che e´allo stesso livello da 5-6 anni, rispetto a una che fa un exploit e poi torna nei ranghi

ma se mi postate come schiacciante prova un twitter non posso che arrendermi

eros ha detto...

straw61, ma stefano parla di quest'anno 2010/2011...che c'entra ibra in nerazzurro; non era al milan quest'anno?

francesco74 ha detto...

No Transu, veramente ci sono anche alcune inchieste della magistratura spagnola....

COm'era quell'intercettazione in cui un dottore diceva che se fosse venuto fuori tutto alla Spagna revocavano pure il mondiale?

transumante ha detto...

francesco: allora quando ci sara´una sentenza definitiva si potra´dire che il barca e´dopato

spike ha detto...

quasi tutti gli squadroni sono stati chiacchierati, il real delle 6 coppe, l'inter di hh ecc.Le chiacchiere spesso, erano basate su dati più che concreti, ma per ovvi motivi non sono mai sfociate in qualcosa di concreto.
Questo Barcellona non sfugge alla regola.anche qui ci sono appigli più che concreti, anche qui nessuno ha interesse ad approfondire.
non essendoci nemmeno un'indagine, non possiamo che applaudire il barça e rimarcare come non si uno scandalo che ci sia chi la ritiene la miglior squadra di sempre.
Come batterla? il twitter di AVB è persino banale nella sua ricetta.
Nessuno c'è mai riuscito giocando allo stesso modo dei catalani. Chi c'è riuscito, l'ha fatto lasciandogli il pallone, tagliando le linee dei passaggi, e, recuperata palla, verticalizzando immediatamente. Hiddink e Mou hanno fatto così. l'unica differenza era il punto da dove iniziava il pressing per recuperare palla.

Ps: Ibra siamo con te :)

marcopress ha detto...

Sospetti ridicoli in assenza di prove. Anche il Foggia di Zeman correva, ma Zeman onesto, e perdente, a prescindere.

Andrea87 ha detto...

come fanno a correre? perchè tengono sempre palla e ogni 5-6 minuti fanno uno scatto per recuperarla... così hanno tutto il tempo di recuperare lo sforzo!

solo una squadra negli ultimi 3 anni l'ha battuta con più di 1 gol di differenza, andando anche sotto all'inizio... mi vengono le lacrime ancora oggi al ripensarci :(

http://www.youtube.com/watch?v=slcu4xcq12w

paperogha ha detto...

Vistro stamani il primo tempo della finale durante il quale mi sembra di aver visto svariate volte il lancio lungo del ManU a saltare il centrocampo e quasi sempre palla recuperata dai blaugrana senza grossi sforzi. Ma se invece di mettere Giggs, in mezzo Sir Alex avesse messo un mazzuolatore a marcare Xavi a uomo?

marcopress ha detto...

tra l'altro a decidere il solito cappellone di Van der Sar.

Hate Elkann ha detto...

Quella su Collina - De Santis ed i pianeti etici è da sbellicarsi..

MB ha detto...

Sulla corsa del Barça è vero, ne hanno sempre un sacco, fin troppa, ma è anche vero come scrive andrea.smedile che la maggior parte del tempo fanno girare palla e occupano gli spazi, fino a che qualcuno a centrocampo non fa un lancio per uno scatto di qualcuno. Nel primo tempo ieri a un certo punto erano letteralmente accampati nella metà campo del Manchester, che correva senza criterio da un portatore di palla all'altro nella speranza di togliergliela.
I consigli dello SpecialTwo erano di sicuro da provare, chissà che non abbia modo di farlo lui stesso l'anno prossimo. Finora gli unici che sono riusciti a batterli in una partita importante sono stati il Chelsea di Hiddink, l'Inter di Mourinho e volendo il Real sempre di Mourinho in coppa del Re. Avanti il prossimo...

Copparoni ha detto...

Non so se il Barca sia dopato o meno. Tante chiacchiere da bar sono diventate realtà, altre no.

A me impressiona il fatto che abbiano vinto due finali di CL: la prima facendo giocare centrale difensivo uno che oggi fa la mezzala al Manchester City e l'altra facendoci giocare Mascherano.

Questa cosa qui è incredibile.

Contro la seconda squadra più forte (ManYoo) hanno subito un solo tiro in porta e non hanno mai seriamente rischiato di perdere. Contro la terza squadra più forte (Real) idem ...

Per me sono ingiocabili. Onore a Hiddink e Mou che sono gli unici riusciti a metterli seriamente in difficoltà (al di là degli errori arbitrali, l'Inter nella gara di andata dello scorso anno ebbe almeno 6/7 palle gol).

Potenzialmente questi qua potrebbero durare altri 5 anni senza problemi. Non avessero venduto Eto'o sarebbero alla terza vittoria di fila...

E onore anche al ManYoo che non l'ha mai vista iersera. Ma che torna in finale dopo aver venduto CRonaldo e Tevez. Sostituendoli con Valencia ed il buon Chicharito ...

Straw61 ha detto...

eros, avevi scritto questo:
"quà non ci sono dubbi, perche gialli per tiro in porta dopo il fischio non se ne sono visti (io non ne ricordo)".

ti ricordavo che negli anni post calciopoli Ibra ne ha presi svariati in maglia nerazzurra...

eros ha detto...

straw61, la frase mia che tu riporti va'-dico-va' riferita al campionato appena finito perche commento l'articolo di olivari sul campionato 2010/2011.Non faccio riferimenti retroattivi;quello avvenuto in precedenza non è il motivo del mio intervento ne' mi interessa commentarlo.Volevo solo esprimere un mio pensiero su questo campionato.
buona serata.

Dane ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Dane ha detto...

Ai punti rispondo domani, comunque a me è parso che non ci fosse nessun massacro finchè il Manchester ha avuto birra. Quando si è entrati nel periodo in cui comincia ad aver la maglietta bagnata è finita la partita. Niente di nuovo, abbiam visto un Mondiale vinto quasi tutto in zona Cesarini.......eh, ma sanno occupare gli spazi...

p.s.: comunque quoto anche Transumante, che involontariamente ha citato una mia provocazione di qualche giorno fa: lo Zanetti 39enne che stasera contro il Palermo s'è fatto la volatona al 90°?!...

Straw61 ha detto...

p.s.: comunque quoto anche Transumante, che involontariamente ha citato una mia provocazione di qualche giorno fa: lo Zanetti 39enne che stasera contro il Palermo s'è fatto la volatona al 90°?!...

passando il tempo a trotterellare per il campo e fare passaggini all'indietro, probabilmente la volatona la farà anche a 45 anni...

chad palomino ha detto...

a me la cosa che impressiona del barça è proprio che la palla l'abbiano sempre loro... perché vanno bene le indubbie doti tecniche dei blaugrana per spiegare il possesso palla, però per tenere la gonfia bisogna smarcarsi e per farlo è necessario correre... e di solito quando si attacca si spendono più energie...
poi si tratta di una squadra meravigliosa da vedere, quasi irritante nella sua superiorità... mi si consenta solamente di avere qualche dubbio...

Dane ha detto...

Straw, la tua risposta vale come quella di chi ti dice "eh, ma il Barça ha la maglietta asciutta al 93° perchè fan girare la palla e non corrono, Platini diceva che la palla non suda e quindi conviene far correre lei..."
Mettiamoci d'accordo: o le regole (e le minkiate) valgono per tutti oppure è inutile discutere...

clinter ha detto...

punto 7- Ancelotti viene esonerato perchè non ha vinto nulla contro squadre ritenute abbordabili, Mourinho viene confermato perchè in Spagna sanno che battere il Barcellona è impresa difficilissima ed hanno constatato che lui ci è andato vicino.
Tralasciando la C.del Re, che pure non risultata sgradita, hanno capito che battere i catalani al loto gioco è impossibile, vedasi finale C.L., e sperano nel pragmatismo del Mou.
punto 16- ..web-avvocati della porta accanto...
Questa è MERAVIGLIOSA, di sublime perfidia!

Un gobbo ha detto...

5) e il partito di quelli a cui Mourinho ha dato lezioni di vita?

jeffbuckley ha detto...

alla fine del primo tempo, km pecorsi dal barca 53, km percorsi dal MU 52. differenza 1%. ma vcome al solito i numeri fanno comodo solo per sostenere le nostre tesi.

nico_qsr ha detto...

tutto bello, con l'aggiunta del tocco di classe finale, come nei film capolavoro :D

"Ragazzi, fatevene una ragione: è finita. La Juventus tornerà a vincere anche senza di voi, che sarete ricordati per quello che siete."

@transumante
Chelsea squadra vecchia? se i vecchi sono come drogba ben vengano.
hanno speso 130 mln sul mercato.
la realtà è che ancelotti c'ha campato sulla storia del "mr champions".
Per quel motivo è stato ingaggiato e sempre per quel motivo è statoc esonerato.

cydella ha detto...

A me pare che i giocatori del Barcelona camminino con la palla per 90 minuti e quindi non trovo strano il fatto che riescano a fare pressing in quei 5 minuti nei quali non hanno la palla.

nico_qsr ha detto...

p.s. cmq, giusto per chiarire, per me hanno fallito entrambi e quindi entrambi andavano cacciati.
il problema è che, come dice il Direttore, ancelotti è intoccabile, mentre mou non lo è.
bellissima la perla di cucci" allegri ha vinto senza fare il gradasso come mou"

Dane ha detto...

"Chelsea squadra vecchia? se i vecchi sono come drogba ben vengano."

Se le squadre con pochi campioni sono Manchester (o il Real, visto che il paragone è tra le due stagioni di Real e Chelsea...) ben vengano.....

Anonimo ha detto...

Direttore le assegnerei di diritto il premio "l'ultimo dei Mohicani 2011": a parlare bene di Blatter ormai nel mondo è rimasto veramente solo Lei......

Dane ha detto...

Ma l'ha inventata Blatter la regola di squalificare le Federazioni in casi come quello Bosniaco?

Straw61 ha detto...

Dane, Zanetti oggi fa un gioco tutt'altro che dispendioso, tocca 10 palloni a partita, non pressa e aspetta nella sua zona che arrivi qualcuno da contrastare, di sgroppate ne fa 2 a partita e non di più, direi che sono prestazioni (scarse) in linea con un giocatore della sua età che ha sempre avuto cura del proprio corpo, un po'come i McAdoo e D'Antoni, che conducevano vita da atleta e per i quali la off season non esisteva (palestra ogni santo giorno)...poi la mano sul fuoco non ce la metto e capisco anche che qualcun'altro possa pensarla in un altro modo.

Circa il possesso di palla fatto dal Barca (ed il possesso in generale nella metacampo offensiva), io lo trovo un modo di giocare tutt'altro che riposante. Devi essere costantemente in movimento senza palla per farti trovare smarcato, altrimenti, puoi avere Messi, Iniesta, etc, ma non metti insieme più di tre passaggi.

cydella ha detto...

Io vedo dei grandi scambi stretti tra Xavi, Iniesta e Messi, ma di movimenti per smarcarsi mica tanti. Questi 3 in mezzo agli avversari non la perdono mai.

antonellobrotza ha detto...

a me sembra stucchevole fare una disserzione sulla capacità di tenere la palla del brcellona... La tengono sempre perchè hanno piedi buoni e corrono come e più degli altri ma meglio (non a vuoto, per intenderci carrick ha corso per tutta la partita come un dannato ma non ha visto un pallone), poi sono favoriti sia dalle regole che tutelano di più gli attaccanti rispetto al passato (una su tutte il tackle da dietro vietato) sia dal fatto che le marcature siano meno stringenti (messi ha sempre molta libertà di movimento, nel goal al momento dello stop aveva almeno 3 metri liberi). Ora come ora sono i migliori ma non sono invincibili ne tantomeno perfetti, sostanzialmente lo sembrano perchè con il loro gioco mettono in luce i limiti strutturali del calcio cosiddetto "moderno".

Dane ha detto...

Straw, se ti soffermi sul particolare non ne usciamo, in passato ho visto avanzare sospetti su gambe più rachitiche, dai...
Sono più d'accordo sul Barcellona, che fa un gioco tipo basket con tanti movimenti piccoli ma continui che in teoria dovrebbero essere più dispendiosi dei 3 scatti brucianti a partita che poi recuperi nei lunghi tratti di pascolo...

Hate Elkann ha detto...

Consideriamo anche che per il Barcellona il campo è di 50 metri eh, non li vedi mai affannarsi in ripiegamenti collettivi o di reparato.

Nick ha detto...

Direttore, tutto molto bello.
Manca solo una parola a suggellare l'ultima frase.
"Merde".

PS sul Barcellona che corre di meno:
ma dopo che vi hanno postato i km percorsi durante la partita,
esattamente,
di cosa state parlando?

nico_qsr ha detto...

Molti vedono i giocatori del Barca in costante movimento.
Invece io li vedo spesso passeggiare , specie quando giocano sotto ritmo (in attesa dell'accelerazione che ti frega).
Quello del controllo del ritmo è un aspetto che pochi sottolineano ma che considero fondamentale perchè ti permette di gestire le forze nell'arco dei 90 min.