Il senso di Zeman per il calcio

di Stefano Olivari
Moratti ha perso una grande occasione. Non di vincere, perché l’ha già fatto nel recente passato e le grandi del calcio italiano attuale sono così poche (due?) che l’Inter rischia di rivincere già dall’anno prossimo con Gasperini. Ha perso la grande occasione di associare il suo nome a quello dell’uomo che è il simbolo del calcio pulito, a prescindere dal tifo.
Quello Zdenek Zeman che a 64 anni si ostina a parlare di onestà e che proprio per questo viene odiato dai maneggioni (a volte, ma purtroppo non sempre, radiati) e dai loro sudaticci e sfigatissimi web-avvocati (molti dei quali hanno l'hobby delle querele: stra-annunciate via web, che tanto Google ricorda tutto, raramente partite e quasi mai arrivate). L’entusiasmo che c’è a Pescara per l’ingaggio del boemo non è di sicuro dovuto al fatto che con Zeman si lotterà per la promozione in serie A, ma al fatto che a Pescara dopo i fasti dell’era Galeone torna un’idea. Sì, un’idea. Non il 4-3-3 o gli allenamenti sui gradoni dello stadio, ma la voglia di fare calcio senza furbizia. Non parliamo solo degli scontati discorsi su doping e condizionamenti arbitrali o ambientali, ma anche del classico ‘è stato bravo a cercare il contatto’ esaltato dalla maggior parte degli uomini di calcio e dei commentatori. 250mila euro all’anno Zeman li avrebbe potuti facilmente guadagnare in un mese in qualche emirato o in un anno in un comodo studio televisivo facendo il monumento di se stesso: più facile fare il santino che lavorare sul campo, di solito. Invece torna in pista con il solito contratto annuale, dopo la buonissima stagione al Foggia che lui però non ha reputato buonissima: Foggia, Pescara, Inter, Real Madrid, per Zeman è uguale. Non a caso la prima richiesta fatta al presidente De Cecco non è stata Messi o, peggio ancora, il mitico ‘giocatore di categoria’ (l’inchiesta di Cremona ha ben mostrato cosa significhi ‘giocatore di categoria’), ma giovani che abbiano voglia di emergere. Finché c’è Zeman c’è speranza, c’è qualcosa nell’aria che ci fa stare attaccati a un gioco in cui è difficile credere. I trofei alzati servono solo a far sfasciare qualche vetrina agli invasati, poi rimane il nulla.

stefano@indiscreto.it
(attualizzazione di un articolo già pubblicato sul Guerin Sportivo)

37 commenti:

paperogha ha detto...

quoto in pieno diretto.
anche se i motivi per cui Zeman non sarebbe potuto mai arrivare all'Inter, o in una qualsiasi grande lo ha già scritto lei nell'articolo: i giovani che abbiano voglia di emergere e la ricerca della vittoria ad ogni costo

Italo Muti ha detto...

Direttore,

Voi siete un inguaribile romantico, quasi un cavaliere errante se non ci fossero gli obblighi lavorativi per sfangare il mese. Un solo dubbio , come concialiarla con il suo incedere alla Gordon? Magari davanti ad una bottiglia di chateau margaux?

Italo

Mimmuzzo ha detto...

Non sono d' accordo. è vero che zeman è il paladino di quell' idea romantica di calcio che ormai va scemando giorno dopo giorno, tuttavia mal si sposerebbe con un progetto ambizioso di una società che vuole arrivare tra le prime 2 in campionato e le prime 4 in europa.

Non che Gasperini sia Mourinho, ma almeno con Gasp si può dire che di meglio non potevamo proprio scegliere...

Anonimo ha detto...

in effetti, nel caso, quella di Moratti sarebbe stata una bella trovata pubblicitaria (l'onestà prima di tutto.......) in vista delle imminienti decisioni.........

Un gobbo ha detto...

Direttore scusi.
Ma che c'entra Moratti col calcio pulito?

libeccio ha detto...

Stefano,

pur condividendo il senso generale del tuo pezzo, vedo due controindicazioni al ragionamento, di opposto ambito.

Una puramente economica: nel senso che il gioco di Zeman poco e male si sposa con le esigenze di bilancio di un grande club professionistico quale è l'Inter, considerato che le sue squadre giocano benissimo, ma senza vincere mai nulla.

Il secondo invece riguarda il cosiddetto palazzo: di cui l'Inter è di fatto espressione piena anche se diversa rispetto al passato. Però è evidente che il palazzo sia molto refrattario a Zeman e alle sue convinzioni. E Moratti non può non tenerne conto.

Meglio Gasperini.......

Ciao.

paperogha ha detto...

Lo Zeman della Roma e della Lazio non andò poi così male in termini di risultati.
Ricordo solo che più o meno con la stessa squadra, il vincente Capello succeduto al boemo fece peggio in termini di classifica.
Poi magari si tratta di exploit isolati che il nostro mai sarebbe in grado di ripetere ma la controprova non la si avrà mai

ceccotoccami ha detto...

Direttore scusi, interessa anche a me.
Ma che c'entra Moratti col calcio pulito?

clinter ha detto...

Direttore, mi marzullizzo e mi faccio due domande.
Vorrei io che la squadra per cui tifo fosse scevra da immonde tentazioni illecite? Sì.
Vorrei io perdere le partite importanti 3-5? Mai!
Non dubito che Zeman sia onesto e puro, ma per questo dobbiam credere che chiunque altro sia fetente a prescidere?

Stefano Olivari ha detto...

Non so se Zeman sia onesto, ma è sicuro che SEMBRA onesto. Rispetto a chi fra i suoi numeri ha quello di incitare a spaccare le gambe agli avversari (uno degli allenatori che Moratti è stato vicinissimo a prendere) è un gigante...quando ha avuto una squadra da secondo posto è arrivato secondo, quando l'ha avuta da quinto è arrivato quinto, non fa miracoli e tatticamente non è il mio preferito...ma preferisco perdere con lui che vincere rubando...è questione di gusti...

eltopo1971 ha detto...

direttore

a me sta storia degli onesti aveva già rotto i coglioni nel 2006


moratti e company ai tempi dovevano solo stare zitti,
altro che cazzate sull'onestà..

meno parli e meno stronzate dici che possono ritorcerti contro

pensino piuttosto a prendere buoni giocatori e a rendere la dirigenza efficiente

Anonimo ha detto...

"ma preferisco perdere con lui che vincere rubando...è questione di gusti... "
quindi devo presumere dal suo ragionamento che in questi ultimi hanni l'inter abbia rubato.....altrimenti non si capisce perchè preferisca perdere con Zeman (perchè è questo quello che succederebbe) piuttosto mantenesri sulla scia degli ultimi anni.
O in realta il discorso su Zeman è fatto solo per mettere le mani avanti per la prox stagione pronti a sanzionare le eventuali vittorie altrui con il mai abbandonato "Eh ma almeno noi non rubiamo??chissà....

MB ha detto...

Ok: tra Zeman e Capello anche io sceglierei Zeman...il problema è che sono tutti e due allenatori bolliti ormai da anni. Non ho seguito Zeman nelle sue recenti avventure in serie B, ma dubito che sarebbe in grado di vincere qualcosa con l'Inter, e non per la sua onestà incompresa...

Un gobbo ha detto...

Direttore
ma infatti il punto non è cosa c'entri Zeman con l'onestà. Su quello (credo) che siamo tutti d'accordo.

Hate Elkann ha detto...

Ma l'onestà di Zeman in cosa consiste? Nell'incapacità di ammettere i propri fallimenti?

No perché mi pare si stia mitizzando il personaggio ben oltre la realtà.

Diciamoci la verità: Zerman fa ancora notizia solo quando parla di Moggi o del sistema. E vive solo di questa luce riflessa. Per il resto, è un ex allenatore che non accetta il proprio declino (pauroso ed iniziato almeno un 7-8 anni fa) ed accetta di buon grado la parte della vittima.

Un gobbo ha detto...

Hate
l'onestà di zeman consiste nel non voler scendere a compromessi.
Che nel panorama calcistico italiano mi sembra essere una dote non comune.

4-3-3 ha detto...

Hate, 7-8 anni fa il declino di Zeman cominciò con una strepitosa salvezza con il Lecce (a gennaio, prima che gli cedessero Bojonov, aveva 32 punti).
Grazie Stefano, questo articolo è una boccata d'ossigeno. A Pescara c'erano 3.000 persone, qualche amico abruzzese mi parla di un entusiasmo incontenibile. E' l'effetto Zeman. Che ha mille controindicazioni, certo, ma è trascinante, un moltiplicatore di emozioni. Guarda caso, ovunque vada è sempre la stessa storia. Purtroppo, spesso finisce male....

Hate Elkann ha detto...

Gobbo, a me pare che uno che "non scende a compromessi" debba essere pronto a denunciare tutto e subito. Io da quella volta delle cosce di Del Piero e Vialli (avrà fatto due esempi a caso, no...?) e Moggi, non gli ho mai sentito fare un nome. Solo "il sistema". Che è un modo efficace per dire tutto senza dir nulla.

4-3-3, mi pare infatti che quella fu l'ultima stagione degna di nota dell' "allora miglior allenatore d'Europa" (cit. Zeman)

Un gobbo ha detto...

Hate
mi pare già qualcosa rispetto al niente di tutti gli altri.

Poi non sto dicendo che ha ragione su tutto.
Soprattutto non lo vorrei mai come allenatore della mia squadra (come non vorrei Leonardo per dirne un altro)

Hate Elkann ha detto...

C'è anche da dire che buona parte della colpa è dei giornalisti che ogni volta puntano sempre su quel tipo di domande, anche se lui non si tira mai indietro..quando invece parla di calcio giocato, lo ammetto io che ho ammirato a mille il suo Foggia, è piacevole da ascoltare.
Ma la parabola di allenatore è finita da un pezzo.

Hate Elkann ha detto...

Gobbo sarebbe qualcosa se non continuasse a recitare la parte. Anche perché se ti senti "vittima", ma dici di voler "cambiare il sistema"...beh, ma puntalo il dito, no?

4-3-3 ha detto...

Hate, l'intervallo slavo o la parentesi bresciana sono episodi che si comprendono solo calandosi nei panni di uno che insiste a voler stare sul campo a lavorare con i giovani, mentre potrebbe fare il santone fuori, come giustamente dice Stefano.
Il ritorno a Lecce è stato traumatico, mentre quest'anno ha fatto bene a Foggia.
Che poi l'età avanzi anche per lui, è fuori dubbio, ma definirlo "un ex allenatore" che vive di luce riflessa è un giudizio non condivisibile, soprattutto se ci aggiungi che "gli piace fare la vittima".
Su Zeman c'è sempre questo tifo pro o contro (e mi metto tra gli ultras, pro), ma lo trovo inspiegabile se rapportandolo al personaggio, ai suoi modi, alle sue parole.

4-3-3 ha detto...

Ah, riguardo ai nomi, lui ha sempre indicato chiaramente chi gli faceva la guerra, Calciopoli ha certificato che non sbagliava.

Un gobbo ha detto...

Hate
mi sembra l'abbia puntato il dito eh.
Sbaglio o attaccò duramente quello che era il commissario tecnico dell'italia in diretta tv?

Poi trovo anche io ridicolo giustificare i suoi insuccessi SOLO col fatto di essere andato contro al sistema (quella del miglior allenatore d'europa è una puttanata pazzesca).
Cosi come trovo ridicolo enfatizzare i successi che ha ottenuto,sminuendo il valore dei giocatori (ma questo vale per tutti gli allenatori) : è vero che in quel Lecce gli vendettero Bojinov,ma tennero Vucinic ad esempio

Un gobbo ha detto...

4-3-3

Beh ,a Brescia arrivò in una squadra che tutto sommato funzionava.Anche se non benissimo,ma funzionava

Presuntuosamente decise di smontare tutto per adattarlo al suo modo di pensare e il Brescia franò

4-3-3 ha detto...

Gobbo, giustificare i suoi insuccessi solo con "fatto di essere andato contro al sistema" è ridicolo, è vero, ma Zeman non ha mai utilizzato questo argomento. Ha sempre detto, almeno per quel che ho sentito io dalla sua viva voce, di essersi sentito delegittimato, e questo alla lunga ha pesato anche sui suoi giocatori.

Il discorso su Vucinic non l'ho capito.
Il successo di Zeman è stato far realizzare al montenegrino 16 gol in un girone.

Un gobbo ha detto...

4-3-3
ecco,dire che i giocatori non lo seguissero perchè il sistema lo delegittimava mi fa ridere.
E a me puzza di "ho fallito per colpa del sistema"

Hate Elkann ha detto...

Gobbo, è vero che attaccò Lippi, ma lo fece sempre per la solita querelle doping: insomma, siamo sempre nello stesso orticello, no? Un pelino riduttivo secondo me per uno che potrebbe sfruttare meglio questa "visibilità" un po' anomala (nel senso di estranea ai risultati del campo) se proprio volesse fare il Savonarola de noantri. ;)

4-3-3, per me un fallimento è e resta un fallimento, così come un esonero è e resta un esonero. E Zeman ha fatto collezione di entrambi. Poi si può essere pro o contro, ma secondo me lui non è un allenatore in parabola discendente, è che proprio è terminata la parabola.

ceccotoccami ha detto...

Direttore scusi di nuovo, nella mia domanda Zeman non figurava e quindi riposto nuovamente il quesito:
Ma che c'entra Moratti (M O R A T T I) col calcio pulito?

mario ha detto...

ma ancora con 'sto Zeman??

uno che prima si incazza perchè i suoi giocatori si rifiutano di assumere la dose giornaliera di creatina (Favalli, Negro), e poi va a fare le filippiche sul doping nel calcio?

l'autore ha perfettamente ragione. nell'inter di moratti sarebbe stato perfetto.

mario ha detto...

al contrario, moratti ha scelto un allenatore che sostiene che "calciopoli non è mai esistita".

(dopo il nipote nella batcaverna) segno evidente che da qualche anno ormai il "fratello scemo" è passato al lato oscuro. e gli piace anche molto

Ivan.fab ha detto...

marione respira che fa caldo... Zeman ritengo sia ormai prigioniero di se stesso. All'Inter poteva essere un'idea suggestiva ma ormai fuori tempo massimo e poi si sarebbe ripetuto ad un anno di distanza lo stesso problema avuto con Benitez. E comunque si Viva Zeman abbasso Moggi e anime rubate assortite.

mario ha detto...

"E comunque si Viva Zeman abbasso Moggi"

eppure Dante li avrebbe messi vicini, una nella sesta, e l'altro nella settima bolgia ... :D

marcopress ha detto...

raramente uno più ipocrita di Zeman, ridotto a copiare sé stesso ma nel Pescara. Accostarlo a quello di Galeone è una bestemmia. Comodissimo chiedere i giovani non avendo nulla né da vincere né da perdere. Di allenatori che sembrano onesti possiamo ricordare Bagnoli, Boskov, Giacomini e Ventura e Guidolin e Trapattoni e Mazzone. E ci fermiamo qui.

francesco74 ha detto...

Su Mazzone magari andiamoci piano.....

Nick ha detto...

"Vorrei che il signor Mazzone mi chiamasse. Visto che ha sempre detto di essere innocente e di non avere responsabilità, perchè non lo fa? Vorrei che avesse il coraggio di incontrarmi. Potrei anche stare in silenzio ad ascoltare, non so. Vorrei che mi raccontasse la verità. Guardandomi dritta negli occhi"

Gabriella Bernardini, moglie -e vedova- di Bruno Beatrice.

Un gobbo ha detto...

Ma il fatto che ci siano altre persone oneste nel calcio,non vedo cosa tolga a Zeman. Bah

Fermo restando che mi sto sempre chiedendo cosa c'entri Moratti col calcio pulito eh