Bryant per Falchetti e Mengoni

di Stefano Olivari
Falchetti e Mengoni per metà Giordano e un quarto di Manfredonia. La vicenda Kobe Bryant alla fine si può sintetizzare così, con il fumo del presidente dell'indimenticata Longobarda. Il patron della Virtus Bologna Sabatini alla fine è riuscito a far citare il suo nome dai principali media mondiali, chiudendo l'operazione Bryant senza tirare fuori un euro. Dal suo punto di vista ha senz'altro vinto, con l'aggiunta del solito numero di passare da innovatore incompreso del sistema.
Però la vicenda Bryant, mentre stiamo scrivendo queste righe, sembra destinata ad entrare nella galleria degli orrori del basket italiano sotto la categoria 'Mimmo Barbaro' (quel presidente di Reggio Calabria che in un mese ingaggiò Recalcati, Myers e Sabonis con i soldi del Monopoli per poi scomparire). Non perché sia impossibile vedere Bryant in Europa, se il lockout NBA andasse per le lunghe sarebbe anzi addirittura probabile, ma perché ogni giorno venivano cambiate le carte in tavola: offerte per una partita, offerte per un mese, offerte per un pacchetto di dieci partite, accordo da trovare sull'assicurazione, pool di sponsor (in italiano significa che di sponsor non ce n'è mezzo) in arrivo e poi la ciliegina finale: il comunicato con cui Sabatini di fatto si tira indietro. Eccolo: ''Con grande stupore Virtus Pallacanestro prende atto che, a causa del parere negativo di alcuni club associati alla Lega Basket, non è possibile procedere con il palinsesto previsto delle 10 partite, mettendo così in forte discussione la piattaforma economica su cui si basa il progetto di portare Kobe Bryant in Italia''. In pratica la colpa del mancato arrivo della stella dei Lakers non è che Sabatini e la Virtus non abbiano i soldi per pagarlo, come è logico (non è un disonore non avere 3 milioni di euro al mese da mettere sul piatto), ma degli altri club cattivi che non hanno accettato di cambiare il calendario per permettere alla Virtus versione Bryant di giocare in grandi arene e in date speciali. Magari, come aveva ipotizzato l'inventore del Maraglio Day, contribuendo all'ingaggio: in pratica pagare per prendersi 40 punti in faccia da Bryant... Quindi dopo il pasticcio Reyer-Teramo, le 17 squadre e tutto il resto, la serie A avrebbe dovuto cambiare preventivamente un calendario già incerto solo perchè forse, ma diciamo forse, sarebbe potuto arrivare un grandissimo giocatore? Anche nel paese dei 'manca solo la firma' Sabatini si è insomma coperto di ridicolo, sorvolando poi sulla logica tecnica dell'operazione. In questo simile, nella sua mancanza di senso sportivo, a Gallinari all'Armani: colpetti pubblicitari pagati a caro prezzo, rappresentativi della provvisorietà di un campionato senza identità. Trent'anni fa venne a Milano un selezione NBA raccogliticcia, ma che aveva fra le sue fila una dei più grandi di sempre (Doctor J): un'esibizione indimenticabile, in un palasport oggi scomparso, di gente di cui si erano visti fino a quel momento solo pochi fotogrammi. Ecco, almeno in questo senso trent'anni non sono passati invano. Sappiamo tutti come giocano Bryant e Gallinari, soprattutto quando si fa sul serio, per questo le esibizioni vanno chiamate con il loro nome: esibizioni. Fino a prova contraria il campionato, anche il depresso campionato italiano, rimane un'altra cosa rispetto ai cinque alti dati a sconosciuti. 


stefano@indiscreto.it
(30 settembre 2011)

32 commenti:

Anonimo ha detto...

Direttore e si meraviglia nel Paese dei finti imprenditori e dei capitalisti senza capitali? Il gusto per la cialtronata, spacciata al solito come colpo di genio, è più forte di tutto. Piccoli Berlusconi crescono....
Poi se Bryant arrivasse comunque, come ho già scritto, sarei solo contento: meglio vederlo un mese che non vederlo mai, ma lasciamo stare frasi del tipo "per il bene del campionato italiano" o cose simili.
Non sono troppo d'accordo sul parallelo con Gallinari; in questo caso mi sembra una cosa un po' più sensata: in primis Gallinari c'entra con l'Olimpia un po' più di quanto c'entri KB con la Virtus, e poi mi pare (ma mi posso sbagliare) che l'ottica sia quella di averlo a disposizione come un qualsiasi altro giocatore, senza uno status particolare, fino quando l'Nba non riparta (se riparte..). Bryant invece arriverebe da guest star per poi andare via in ogni caso anche con lockout confermato per tutta la stagione. Questo per dire che, almeno sulla carta,nel caso di Gallinari una motivazione che non si risolva nel puro show-bussiness, appare esserci.

Stefano Olivari ha detto...

Nel momento in cui accetti questi ingaggi a termine ti comporti come una lega di sviluppo, stile NBDL... sulle potenzialità promozionali (di Bryant) fuori dal ghetto mediatico del basket italiano nessun dubbio, ma diremmo la stessa cosa di una selezione NBA in giro per l'Italia a fare amichevoli: io pagherei il biglietto per vederli, come migliaia di altri, ma per un'esibizione...

Italo Muti ha detto...

Forse mancava Licinia Lentini, o chi per essa? Moriremo tutti....

Italo

Cuore di Tenebra ha detto...

In sintesi: bullshit (tanto per restare in tema).
P.S. trent'anni fa, a vedere il Doc al Palazzone, c'ero. Allora aveva un senso, ed era comunque quel che doveva essere, ovvero un'esibizione. Oggi, proprio no. Tanto meno con queste modalità.

Silvano65 ha detto...

Questione di punti di vista. Genta oggi su Radio24 era entusiasta e parlava di "grande occasione" per il basket italiano, prefigurando chissà quali scenari in caso di ritardata (o addirittura di stop della stagione) per la NBA. A sentire cosa diceva (la puntata é in podcast, potete ascoltarla sul sito della radio) era quasi convincente, fermo restando che stavo guidando e quindi per forza di cose ero un po' distratto.

Silvano65 ha detto...

Mi é rimasto nella tastiera "partenza" dopo ritardata, comunque il senso é quello ;-)

Cuore di Tenebra ha detto...

Chiaro che è questione di punti di vista. Detto questo, se dopo l'esplosione degli anni '80 e '90, i campetti di periferia pieni di ragazzini e un movimento in continua crescita oggi il basket in Italia sembra essere ritornato ai tempi in cui noi appassionati si era poco più di una setta, forse qualche domanda un pò più strutturale bisogna farsela. E dubito che la soluzione sia ingaggiare per una mesata qualche stella in cerca di argent de poche. Anche perchè oggi, a differenza di trent'anni fa, li vedi in tv un giorno si e l'altro pure, e l'impatto credo sia un pò diverso rispetto ad allora..

Straw61 ha detto...

in tema di amarcord, ricorderei, sempre al palazzone, la mamma di tutte le esibizioni: 2 formazioni "all star" NBA in vacanza con personaggi del calibro di Oscar Robertson, Elvin Hayes, i compianti Maurice Lucas e Randy Smith, Lou Hudson, Paul Westphal, Steve Mix, Gail Goodrich, Paul Silas, Junior Bridgeman, Wes Unseld, Super John Williamson, Lionel Hollins, Alvan Adams, etc...un'emozione incredibile.

spike ha detto...

mah. non sono appassionato di basket e a quanto dite la faccenda è stata condotta in maniera dilettantesca, ma penso che un movimento periferico come quello italiano,per evidenti motivi dovrebbe farsi in 4 per avere il miglior giocatore sia pure per un mese.

bic ha detto...

ma che senso sportivo ha portare qua un giocatore per un paio di mesi, comprimere le partite in un mese così puoi massmizzare l'investimento Poi lui se ne torna in amerika e via.
Giò l'operazione gallinari è deleteria per la squadra perchè trovati gli equilibri li sbalestri di nuovo. ma almeno li l'ottica è passiamo il primo turno perla prima volta in secoli ...

spike ha detto...

bic

perchè tante persone come me che non guarderebbero una partita di basket italiano nemmeno se fossero pagati,sarebbero incuriositi e si avvicinerebbero. magari qualcuno lo "conquisti"

Cristian ha detto...

Al Real c'è Rudy, quindi anche la ACB è un campionato provvisorio e senza identità?
L'arrivo di Gallinari a Milano dal punto di vista tecnico ha più di un perchè:

Real (+Rudy)
Partizan (+Pekovic)
Efes (+Ilyasova e Vujacic)
Maccabi
Probabilmente il Khimki (+Mozgov)

Nell'anno dove dopo secoli pare si sia lavorato molto bene sul mercato Milano, a causa della sfortuna e del lockout, si ritrova in un girone di Eurolega d'inferno con il forte rischio di non passare nemmeno il primo turno.
L'Olimpia non ha fatto nulla che non stiano facendo in ogni angolo d'Europa (potendo). In più lo ha fatto con un ragazzo che ha il Fiero tatuato sulla pelle (letterale), che non costringerà a nessun turnover essendo italiano, ovviamente molto forte, con l'intelligenza di capire, spero, che deve essere, per ora, la ciliegina sulla torta e non la portata principale, che conosce l'ambiente, amato dai tifosi e conosciuto da tutti gli sportivi. Se poi è anche testimonial Armani tanto meglio per il patron. Sull'impegno non posso e non voglio mettere la mano sul fuoco ma il Gallo mi pare tipo da giocare "duro" anche quando fa due tiri col fratellino.
Anche a me il suo contratto "interinale" non piace, ma ubi maior minor cessat.
La vicenda Kobe mi sembra decisamente un altra cosa.
E sulla NBDL mi pare che l'Europa sia un serbatoio ad uso NBA, tranne rare eccezioni (tipo Bodiroga e Diamantidis) da almeno 15 anni

bic ha detto...

Espn.com dice che l affaresi fa, che si sta pensando di rinegoziare i contratti con le tv, che il conto verra pagato da una ditta alimentare bolognese ...malgrado l opposizione di un paio di squadre minori ....ecco dovrei dire a lor signori che varese è un po lagreen bay del basket italico

Stefano Olivari ha detto...

Infatti il discorso vale anche per i vari Deron Williams, Rudy (che se potesse si libererebbe della NBA giù subito e definitivamente), eccetera...ma premesso che ognuno nel rispetto delle regole può fare come meglio crede (se Sabatini crede che Bryant per una settimana gli convenga fa benissimo ad inseguirlo), la promozione può aiutare lo sport ma non è la stessa cosa...in tema di amarcord, butto lì il torneo Ciaocrem del 1984...

Andrea87 ha detto...

in tema di amarcord: il mcDonald's open con Bagatta che non prende nemmeno il ferro dalla lunetta... con Tim Duncan che si chiede perchè è capitato lì in quel momento...

Anonimo ha detto...

Analisi impeccabile, ma non la laggerete mai su nessun giornale dei pennivendoli conniventi che sanno benissimo come vengono trattati i suoi addetti stampa, di serie b sin che si vuole ma pur sempre loro colleghi.

Simone ha detto...

Concordo.
Il problema del basket italiano(e non solo..)è il carattere afghano di tutte le sue componenti.
Un detto di quella terra dice che da una discussione di tre capi tribù usciranno fuori quattro opinioni diverse...
Non si riesce mai a impostare un discorso didattico e tecnico sul gioco.
Ormai abbiamo la contrapposizione filosofica,di una stupidità irreale,tra filoeuropei e americaneggianti.
Non si parla mai di Serie A ma SOPRA la Serie A.
E' passato in carrozza il concetto dei passaportati(gli agenti ringraziano commossi...)manco fossero l'ultima vera risorsa del movimento.
Non c'è un concetto di scuola,nemmeno partendo da idee tattiche:l'aspetto più grave della faccenda,avendo prodotto allenatori del livello di Messina e Scariolo.

Io ho una proposta.
Risolverebbe due problemi in uno:l'adottare un personaggio che susciterebbe l'interesse di tutti(cani e porci);poterlo utilizzare come point-guard per il Team Edison,naturalizzarlo infatti costerebbe pochissimo.

http://youtu.be/FE-iEVK_Yf0

All'amarcord aggiungo un Suns-Nets al Palazzone con tanto di rissa.
Un regolamento di conti della regular season precedente.

Un gobbo ha detto...

In relazione alle numerose e curiose letture e libere interpretazioni che associano il nome della nostra societa' alla vicenda Bryant, la Guerino Vanoli Basket intende precisare di aver espresso parere negativo alla seguente richiesta presentata dalla Virtus Bologna di cui, per trasparenza ed al fine di chiarire una volta per tutte il significato del nostro parere riportiamo integralmente il testo:

“Caro Presidente,

sono con la presente a chiedere, viste le indisponibilità del nostro impianto e le norme riguardanti i criteri di compilazione del calendario approvati con delibera assembleare, di poter disputare i primi due incontri della stagione in casa.

Vista l’urgenza, in relazione alla compilazione del calendario, sono a chiederTi un parere entro le ore 10.00 di domani 30 settembre.

RingraziandoTi per la collaborazione, Ti saluto cordialmente"

Risulta del tutto evidente quindi che nella richiesta in parola non si faceva alcun riferimento alla possibilita' di Virtus Bologna di sottoscrivere un contratto con l'atleta Kobe Bryant.

Nel sottolineare che ad oggi non ci e' pervenuta nessun'altra richiesta a nome della societa' Virtus Bologna, vi invitiamo a dare alla presente nota, lo stesso spazio di diffusione che negli ultimi giorni hanno avuto gli inutili e gratuiti attacchi al nostro Club derivanti da una lettura errata del nostro parere come sopra dimostrato, fermo restando la libertà di pensiero e il rispetto delle opinioni altrui in cui crediamo fermamente.


Ufficio Stampa

Vanoli Basket Cremona

Andrea ha detto...

L'atteggiamento di Sabatini sfiora in effetti il ridicolo: troviamoci tutti d'accordo e paghiamolo tutti insieme, così realizziamo il sogno di vedere Bryant in Italia, sorvolando però sul fatto che per gli altri sarà un avversario...

Dissento però sul giudizio globale dell'operazione: per uno sport che ha così scarsa visibilità avere un personaggio del calibro di Kobe è una pubblicità pazzesca, una vetrina che non avrà mai in nessun altro modo.

Andrea

Cristian ha detto...

E' di stamattina la notizia che verrà presentato il Campionato Italiano senza definire il calendario dalla seconda in poi in attesa che il Bryant firmi, forse, il contratto con Bologna. Se Sabatini fa il "suo lavoro" per la Lega e la Fip è una calata di braghe senza precedenti. Per un mese del mamba sono disposti a trasformare il Campionato Italiano in un tour degli Harlem Kobe Bologna trattando tutti gli altri come i Generals. E' il giocatore più conosciuto al mondo vero, ma non è il messia e non risolverà magicamente i problemi del basket italiano. Praticamente Lega e Fip stanno certificando che il campionato italiano fa cosi "schifo" che un mese di Kobe a queste condizioni è comunque meglio.
Spero che domani annuncino la fine del lockout.
Purtroppo Renzi e Meneghin saranno ancora li...

Stefano Olivari ha detto...

Ora e più che mai tifiamo per la fine del lockout NBA...ma oggi a Bologna cosa presentano? Un campionato il cui calendario dipende da un'operazione di mercato?

Anonimo ha detto...

Direttore il problema è che NON è un'operazione di mercato!
ps: detto della cialtronaggine di sabatini ( e soprattutto della Lega,va anche detto però che il no di cremona e varese sa un po' di dispettuccio, legittimo per carità, ma insomma...

Un gobbo ha detto...

ricca
a parte che Cremona ha ricevuto la richiesta che ho copiato sopra (dove non si parla di Kobe,ma di un generico problema di palazzetto),che cazzo doveva fare la Vanoli?

E' un campionato che si decide a volte per 2 punti in più o in meno. Giocare con la Virtus con kobe vuol dire perdere sicuro. E se la diretta concorrente per la salvezza gioca con la virtus senza kobe e vince ,poi come la mettiamo ?

Quest'estate a cremona,l'ex patron triboldi ha deciso di salutare tutti,chiudendo i finanziamenti (copriva circa l'80% del budget). I dirigenti che son rimasti si son messi una mano al portafoglio e una al cuore e hanno allestito la squadra con sacrifici incredibili

E ora devono regalare 2 punti solo perchè 'sto qua vuol fare lo sborone?

Cioè ,se arriva Rocco Siffredi in astinenza e ti chiede di metterti cortesemente a 90 perchè se arriva troppo carico alla ripresa del film poi non resiste più di 3 minuti alla prima scena che fai? Ti ci metti a 90 dicendogli pure che può fare a meno della vaselina perchè in fin dei conti il mondo del porno ne trarrebbe vantaggio o lo mandi cortesemente affanculo?

pettanick ha detto...

Sono d'accordo sul fatto che questa non è un'operazione di mercato. E' un'operazione di marketing, di pubblicità o come la si vuol chiamare.
Se Kobe fosse venuto per giocare con Bologna sino alla fine del lockout, pagato da Bologna, come tutte le altre stelle nba in giro per l'europa, allora, ok tutti contenti ma così si prospetta davvero un tour di esibizione tipo Harlem Globetrotter. Arrivi se il padrone di Bologna se lo può permettere e giochi nel campionato come gli altri.
Dopo il ripescaggio di Venezia pure questa pagliacciata.

Anonimo ha detto...

Gobbo ti reputo abbastanza intelligente da capire che il comunicato di Cremona è una supercazzola (e me lo conferma il fatto che la maggior parte del tuo post è dedicata alla vera questione). Detto questo, ripeto, Cremona (come Varese) è pienamente legittimata a dire no al teatrino messo in piedi da Sabatini; dico solo che al di là della legittimità, il no al "nuovo" calendario non credo sia frutto di un viscerale amore per le regole quanto invece sia frutto della voglia di vedere lo sborone bolognese , sorridente e tronfio con la sua stella in mano, che si prende una bella legnata nei denti (quasi cit.)
Sulla regolarità del campionato ci andrei piano: pagliacciata o no, se Bryant va a Bologna ne diventa un giocatore a tutti gli effetti e come tale gioca fino a quando lì rimane, esattamente come i tanti (alcuni anche bravissimi) che giocano un periodo della stagione in una squadra e poi, nel mercato perennemente aperto, se ne vanno o vengono tagliati dalla mattina alla sera.

Un gobbo ha detto...

Ricca
il comunicato di Cremona è una supercazzola al cubo.

Il basket italiano si salva grazie a uno che coi soldi degli altri vuol far giocare Kobe Bryant o grazie a un gruppo di persone che fa i salti mortali per garantire gli impegni economici presi (da altri)?

Ma di cosa stiamo parlando?

Questo qui va in giro a farsi bello,quando in realtà ha le pezze al culo e la colpa è di Cremona e Varese che hanno detto no?

Vuoi farmi passare per il rompicoglioni di turno? Allora io ti sputtano presentandoti per il ciarlatano che sei

Anonimo ha detto...

concordo con tutto quello che hai scritto.

Arturo ha detto...

Intanto il cska arruola Kirilenko, mentre il barca si appresta a rispondere con almeno uno dei due Gasol. Speriamo finisca sul serio il lock out, lo dico egoisticamente da tifoso olimpia...

Anonimo ha detto...

Arturo secondo me abbiamo una grande squadra ed un grande allenatore. Tutto da comporre ed amalgamare, per carità, ma sarei abbastanza fiducioso. Intanto passiamo il girone, poi vediamo...:-)

Arturo ha detto...

Hai detto niente, è un girone della madosca. L'allenatore a mio avviso è più un gestore che un costruttore alla Messina, e nello specifico, al di là delle figurine assai suggestive e ben referenziate, c'è da costruire un sistema e un identità da zero. E comunque manca ancora qualcosina a livello panca imho, una guardia tiratrice e un corpaccione alla Crosariol, classica carne da macello da buttare sotto le plance in eurolega dove molto se non tutto si gioca sulla stazza. Il solo bouroussis non basta, ma presumo faranno "qualcosina" in corso d'opera.

Anonimo ha detto...

si lo so che è un girone della madosca (menomale che c'è il Charleroi e non il Galatasaray) e ci vorrà un grande impresa considerando che, come hai detto bene tu, dobbiamo partire da zero. Però stavolta il potenziale non è da max 4 posto.....

"Il solo bouroussis non basta, ma presumo faranno "qualcosina" in corso d'opera."
Scusa e Radosevic?? niente niente?

Arturo ha detto...

Radosevic lo considero più un quattro con manina competente dalla media che un cinque, il back up del Bouro è il generoso ma sottodimensionato Rocca. Io avrei rinunciato a Melli, che non mi piace per nulla, anche in prospettiva, per prendere un 5 puro in previsione eurolega. Per il resto hai ragione te, il solo passare da Eze, Pechorov e l'altro pacco lituano a Fotsis, Bouroussis e Radosevic mi apre il cuore, però la concorrenza resta terrificante, anche in italia dove Siena non si è certo indebolita, anzi.