Il mercato di Branca

di Giovanni Capuano
Qualche appunto per il tecnico che siederà sulla panchina dell’Inter dalla quale Moratti, dopo una notte di riflessioni, ha deciso di far alzare Gasperini. L’allenatore ex-Genoa ed ora ex-Inter ha certamente molti torti, ma lo sfogo affidato ai microfoni di Mediaset negli spogliatoi di Novara assomiglia molto al testamento lasciato da Benitez ad Abu Dhabi quando spiegò con franchezza che la squadra del Triplete non esisteva più e che dare un futuro a quanto di buono restava sarebbe servita una dose massiccia di muscoli, fiato e classe. Nemmeno un anno dopo Gasperini ha più o meno ripetuto il concetto: “Se il problema è l’allenatore si risolve in fretta, ma se vogliamo provare ad affrontare altre questioni parlare non serve e bisogna solo lavorare”. Hanno deciso di mandarlo via e considerato lo score (un pareggio e quattro sconfitte), le scelte tecniche e alcune impuntature inaccettabili, possiamo ben dire che Moratti non aveva altra scelta. Però bisogna avere il coraggio di dire che Branca e Ausilio non sono stati capaci quest’estate di dare a Gasperini e all’Inter gli uomini che servivano per gestire proficuamente il passaggio generazionale dal Triplete al futuro. Chi scrive non ha mai criticato, ad esempio, la cessione di Eto’o o l’inseguimento ai parametri del Fair Play Finanziario. Però i soldi sono stati comunque spesi (oltre 36 milioni di euro senza contare Ranocchia e Pazzini) e sono stati spesi male. E allora il successore di Gasperini prenda nota di questi numeri perché se i nuovi arrivati non sono riusciti a ricavarsi altro che le briciole la colpa non può essere stata dell’allenatore ma viene da più in alto. Briciole? Jonathan 223 minuti giocati su 474 ufficiali (e quanti ne avrebbe fatti senza l’infortunio di Maicon?) è stato il più impiegato. Poi Forlan (212’), Zarate (170’ in una girandola di ruoli), Alvarez (124’ ma in tribuna nelle ultime due partite), Castaignos (59’) e Poli (mai utilizzato perché infortunato). Nella top ten dei più impiegati da Gasperini ci sono Julio Cesar e Zanetti (474’), Sneijder (418’), Lucio (378’), Ranocchia (375’), Nagatomo (346’), Cambiasso (345’), Samuel (289’) e Milito (285’) prima di Jonathan. Tutti gli altri vengono dietro. L’età media è 30 anni e 4 mesi e nel reparto centrale sale addirittura a 32. Siccome è difficile pensare che Gasperini sia stato autolesionista ad affidarsi sempre ai soliti lasciando fuori i gioielli del mercato interista ne discende che il primo nodo che il nuovo tecnico si troverà a dover sciogliere sarà quello della chiarezza. Parli apertamente, dica subito che con questi numeri (e questa rosa) i progetti non possono che essere a breve e corto respiro. Poi lavori sulla testa dei giocatori perché al resto, a partire da una feroce autocritica sulle ultime scelte di mercato, dovranno pensarci altri. Moratti in testa.

Giovanni Capuano
(per gentile concessione dell'autore, fonte: Calcinfaccia)

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi permetto di consigliare al nuovo allenatore dell'inter di non ascoltare il consiglio di parlare apertamente. Quelli che lo hanno fatto sono stati defenestrati, prima dalla squadra e poi dalla società. Quindi si "limiti" ad agire silenziosamente, gradualmente ma inesorabilmente.
Mi permetterei di guardare con molta modestia per un attimo ad Allegri: molte mummie che camminano ci sono ancora per carità, ma rispetto alla squadra che Leonardo ad esempio, ma anche l'ultimo Ancelotti, sono stati costretti a metterein campo , il num. dei passeggiatori è drasticamente diminuito. Dalla simpatica notte di Madrid dove il milan fu preso a pallate (l' sì...)perchè, tra le altre cose, schieravamo , contemporaneamente pirlo, seedorf e ronaldinho, in appena un anno due di questi tre sono stati invitati a passeggiare altrove, l'altro è rimasto solo perchè in stretti rapporti con la proprietà. Altre cariatidi se ne sono dovute andare, altre se ne andranno tra gennaio e giugno. Così, senza che mai Allegri abbia detto che con quella squadra non si andava da nessuna parte.

anna laura ha detto...

@Le cose non stanno cosi.Facciamo veramente un discorso serio (direbbe prodi) ,eehm ,scusate ,... Allora ,eccolo il punto :tutti sanno esattamente come è messa l'Inter ,Minimo Moratti per primo. Al secondo posto c'è brandamenta.Ecco ,branda da cinico e furbo ha fatto terra bruciata intorno a sè cacciando tutti quelli che potevano fornire una versione diversa delle sue azioni.Vogliamo passare in rassegna le ultime imprese dalla cessione di balotellicon la possibilità di acquistare Cavani allo stesso prezzo del duo Couthino -biabiany ? ,Il mancato acquisto di Sanchez a gennaio per una cifra che si poteva spingere fino a 22 milioni ,salvo aver acquistato Alvarez e Zarate e Jonathan al doppio di quel prezzo Spesi cioèquaranta milioni per avere 5 giocatori che non servono e che forse non valgono al posto di due che erano certezze. Quale è la logica? Secondo me la logica sono il fpf all'incontrario di branda :più transazioni,più percentuale. Fosse cosi ci potrebbe stare , ma se i due affari Sanchez -Cavani sono stati persi perchè erano valutati troppo cari da branda ,allora c'è da chiedersi se non sia branda a essere troppo caro per l'Imter. In questo caso l'acronimo fpf assume il suo vero significato :facciamolo presto fuori ,prima che ci tocchi rinunciare ad ogni traguardo.