E’ difficile prendere sul serio le polemiche dopo uno dei più belli e
intensi Milan-Juventus degli ultimi decenni, ma non solo perché gli
errori arbitrali alla fine sono stati più o meno in entrambe le
direzioni. E’ evidente che un errore che si verifica ‘prima’ pesa di più
rispetto a uno ‘dopo’, ma non è questo il punto. Dal clamoroso gol non
visto di Muntari al ‘primo’ uno a uno annullato a Matri per fuorigioco
inesistente, passando per il pugno di Mexes a Borriello a tante
situazioni minori male interpretate, questo Milan-Juve sarà di sicuro
ricordato e non per l’ottimo calcio che pure c’è stato.
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51 commenti:
Quindi anche il battibecco tra Galliani e Conte a botte di "lamentino" e "mafia" è tutta una recita?!...
Sarà, però non si riesce a vedere un furto indiscutibile di una milanese alla Juve, mai...proprio non si riesce...perchè non mi si venga a dire che l'arbitro ieri ha sbagliato nei due sensi.....Rizzoli quarto uomo, e vabbè.....
Oddio le lacrime!!!
http://images.corriere.it/Media/Foto/2012/02/26/porta_.jpg
di sicuro sanno bene di cosa parlano.
finchè c'è un terzo pollo da spennare, non necessariamente l'inter, va tutto bene. quando si scornano tra loro, i cutwind di turno non riescono più a capire quale regolamento applicare alla lettera.
cmqe ieri impagabili,tutti.
è da quando si gioca il trofeo Banana ke quelle 2 sono gemellate; ....il mostro bianconero-rossonero è + vivo ke mai; commedie, epiteti, gol non convalidati, kickboxing in campo....il calcio guidato dal mostro a 2 teste assomiglia sempre + al campionato di wrestling, falso come i muscoli dei partecipanti; x la prossima stagione farei un riacquisto, Guido Rossi! Altro ke coutinhi-alvarezzi-poli-palombati-guarineski :-))))
@Klamore
mettici pure che il faraone l'Inter lo aveva opzionato per un anno....eh ma thiago motta è lento
il duo tagliavento-rizzoli è eccezionale, ma Galliani-Conte inarrivabile. Lo stile è stile
Italo
Milan- Juve è come una lite tra coniugi. Può anche essere vera, ma sempre tra coniugi.
Almeno finchè 1 dei 2 chiederà il divorzio. Ma a chi converrebbe il divorzio?
@Olivari: gran bel pezzo; Direttore se aggiorna il template permetterebbe la possibilità di usufruire dei commenti innestati (per rispondere direttamente ad un commento)
D'accordo con lo spirito del articolo, non con I contenuti.
Il goal di Muntari va valutato dalla posizione del assistente( perfetamente in linea), non dal impressione Che si è avuto a velocità normale dalla tribuna.
Il secondo tempo arbitraggio pro Milan per compesare, non si può sentire, Stefano. Gia scritto sul Muro. Tagliavento completamente confuso, ma non favorendo Milan, ma fischiando a sorte per entrambi.
Goal di Matri buono, ma vediamo sbandieramenti nel 50% dei casi. Una lotteria, insomma. Si prova a indovinare quasi sempre visto che l'assistente deve guardare nello stesso tempo: il momento del passaggio, l'uscita del difensore, il colpo dell'attacante.
La TV in campo ieri avrebbe aiutato Tagliavento a convalidare il goal, perciò non avrebbe avuto bisogno di consultarlo nel intervallo, a avrebbe continuato ad arbitrare sereno il secondo tempo.
La TV in campo è una necessità. Non ci sono scuse che tengono. È da barbari nel 2012 continuare ad ignorarla. Senza nessuna giustificazione logica, poi.
A farla semplice, la Juve ieri ha rubato la partita. Ma nessun complotto. Ci mancherebbe altro. Per la filosofia del "chiagne e fotte" ormai in Italia non si vergogna più nessuno ed è diventato materia di studio a Coverciano, imagino...
@Nicola: esiste un template aggiornato di Blogger che consenta questa funzione? Sarebbe bellissimo...
"Il calcio è lo sport più popolare del mondo perché ha regole semplici che funzionano ovunque. Sarebbe una sciocchezza stravolgere tutto. E' sempre meglio puntare su esseri umani che possono giudicare una situazione piuttosto che installare complicate tecnologie".
Ma questo qui, in quale caxxo di pianeta vive? Ma non lo sa il fantoccio del uomo piu corroto al Mondo in capo a una federazione sportiva, che ci sono sport molto piu veloci e belli del calcio che hanno superato questa mentalita' ottocnetesca decenni fa?
Peccato vederlo ridotto cosi. Ed e' stato uno dei miei idoli da ragazzino.
si http://support.google.com/blogger/bin/answer.py?hl=it&answer=1725597
anche http://www.googlab.it/2012/01/blogger-arrivano-i-commenti-innestati.html
Quali sono stati i tornei frodati dal Milan in questi anni di Santa alleanza?
@Tani: Platini (idolo calcistico anche del sottoscritto) vive nel pianeta del commercio e sa benissimo che il 90% della popolarità del calcio è nella montagna di parole che lo circondano e che ogni errore arbitrale contribuisce a moltiplicare.
Gli altri sport hanno posto rimedio algli errori arbitrali appunto perchè sono degli sport.
Il calcio invece è anche e soprattutto altro.
daniele, non lo so, man. A me sembra che il calcio vive di "altro" solo in Italia. E poi, non è che tra i tifosi dei Bruins e quelli di Canadiens mancano le scermaglie, "l'odio" viscerale, e i pugni in arena tra giocatori, anche con la moviola in sala di regia.
Continuare a fare gli struzzi, quando si sa benissimo che oggi ci sono sia i mezzi, sia le esperienze degli altri sport, per aiutare il calcio ad essere uno sport migliore, equivale alla Chiesa cattolica che si contrapone al uso dei preservativi anche davanti a milioni di morti per AIDS.
Quali sono stati i tornei frodati dal Milan in questi anni di Santa alleanza?"
Leonto, nessuno, e lo sanno tutti. Anzi, se rimaniamo alla storia berlusconiana si possono contare:
-uno scudo rubato da Lo Bello, con ammissione dello stesso Ferlaino un paio di anni fa;
-due scudi vinti da Capello ( con squadra sempre prima)con 72 partite senza un rigore a favore. Quasi due campionati. Un record. Con l'apoteosi del rigore non concesso da Amendolia(se non mi sbaglio) contro il Toro (Angloma clamorosamente di mano). Galliani a fine partita fa un casino, da le finte dimissioni. La partita dopo Pairetto fischia un rigore discutibile pro Milan a Firenze.
-Milan ancelotiano vince un solo scudo senza particolari pro/contro, e ne perde uno famoso dove il cane del DG della Juventus chiamo l'arbitro della partita una quarantina di volte prima di essa.
-durante l'impero Inter, ci furono due fasi. Quella manciniana ebbe lo stesso raporto favori/sfavori che ogni capolista ha sempre avuto, con l'apice il goal di Adriano nel derby. Quella Mouriniana fu "vittima" della strategia voluta dal suo condotiero. Voleva il rumore degli nemici, e gli arbitri li hanno datto quella. Poi la stupida frase in mondo visione del capo dei complotisti idioti, tale Galliani Adriano, :"Milan vincente fa bene alle TV" , il derby arbitrato male da Rocchi(ma con sacrosante espulsioni degli interisti), in un clima come quella di ieri, preparata scientificamente, dal Maestro Sublime del "chiagne e fotte", e la famosa Inter-Samp dove di nuovo il Gebbels di Setubal non manco di esibirsi nel suo numero migliore.
In mezzo ci sono li indubbi vantagi economici procurati da ormai consolidate alleanze dentro I palazzi di potere, l'acquisto di Nesta, soldi in nero ai giocatori, la "geniale strategia" di combatere le schifezze moggiane con delle altre schifezze.
Per finire, Galliani non ha nessun titolo per aprire bocca.
Non sono d'accordo con alcune cose dell'articolo.
L'alleanza tra Milan e Juve nasceva e moriva finché c'era da spartirsi le fette più grandi della torta dei diritti tv.
Per il resto del tempo era guerra senza cantiere, le intercettazioni stanno lì a dimostrarlo.
Quando Milan e Juve torneranno a parlare di soldi saranno amici come prima. E come quasi sempre sono stati con l'Inter, in questi argomenti.
Tani, hai dimenticato lo scudetto vinto sempre sul napoli nell'89 (o era l'88?), forse a ripagare quello precedente.
Banshee, la sequenza temporale è inversa, scudetto al Napoli nell'89 a risarcire quello dell'88 quando il Napoli che dopo aver battuto l'Inter a domicilio fa un punto nelle ultime 5 di campionato con rimonta del Milan che da -5 finisce a +3 se non ricordo male (e c'erano ancora i due puntio per la vittoria)
ho dimenticato di scrivere"inspiegabilmente" fa 1 punto nelle ultime 5 partite
Direttore,sciapò
Direttore finalmente.
Come ribadito ieri sul muro gli episodi di sabato sono i classici episodi valutati male, e il derby vinto da Mou in nove non è minimamente paragonabile.
Milan e Juve fanno il lingua in bocca da vent'anni e la partita di sabato non cambierà di una virgola le cose.
Quando si parla di soldi Milan, Juve e Inter sono sempre a braccetto, è questa l'alleanza, mica che uno scudetto lo vinco io e uno tu ...
I mezzucci poi non eran gli stessi solo perché Moggi era avanti.
Lo so che Milan e Juve sono lingua in bocca da 20 anni ma visto che i ladri dovrebbero spartirsi il bottino in maniera equa mi chiedo come mai dal '94 in poi l'albo d'oro recita 5 scudetti Juve, 5 Inter e 3 Milan.
La cosa che mi inquieta è che in Juve-Milan non mi ricordo di aver mai visto episodi clamorosi come il gol di Muntari o il rigore non dato a Crespo a sfavore della Juve.
papero
perchè Moggi nel bene e nel male stava dall'altra parte.
Tani
applausi. Anche se modificherei qualcosina, quanto dici è sintomo di grande onestà intellettuale
Sto con Tani, il Milan ha molto di cui vergognarsi ma metterlo sullo stesso piano della Juve non sta in piedi...
p.s.: Spike, Moggi non c'è più però il paracadute arbitrale s'è visto sul gol di Muntari, non su quello di Marchisio (provocazione)...
"Tani, hai dimenticato lo scudetto vinto sempre sul napoli nell'89 (o era l'88?), forse a ripagare quello precedente."
Banshee, sulla cronologia, ha risposto Papero. Sul perche ti rispondo io:
il Milan non doveva ripagare niente dello scudo vinto. Si mormoro' all'epoca che quella cosa simpatica chiamata Camorra voleva il non-scudo del Napoli. Non era certo colpa del Milan, ne tantomeno del suo potere. Potere, che ripeto c'e' sempre stato, ma usato sempre per cose fuori dal campo. Ad oggi, c'e' solo un presidente nel calcio italiano che ha apertamente dichiarato di avere rubato uno scudetto. Racconta Ferlaino:
"Fu importante la partita
Verona-Milan. Allacciai buoni rapporti con il
designatore Gussoni. Il Milan aveva un arbitro molto amico,
Lanese, a noi invece era vicino Rosario Lo Bello, che era un
meridionalista convinto. Il campionato si decise il 22 aprile: il
Milan giocava a Verona, Gussoni designò Lo Bello per quella
partita; successe di tutto, espulsioni, milanisti arrabbiati che
scaraventarono le magliette a terra: persero 2-1. Noi vincemmo
serenamente a Bologna per 4-2 e mettemmo in tasca tre quarti di
scudetto». Prima però ci fu la monetina di Alemao, a Bergamo:
«Fu colpito - spiega l'ingegnere - forse ingigantimmo l'episodio
ma la partita comunque era già vinta a tavolino. Facemmo un pò
di scena. L'idea fu di Carmando. Alemao all'inizio non capì, lo
portammo di corsa all'ospedale, gli feci visita e quando uscii
dichiarai addolorato ai giornalisti: 'Non mi ha riconosciutò.
Subito dopo scoppiai a ridere da solo, perchè Alemao era bello e
vigile nel suo lettino».
Spike, sono andato veloce, per linee grosse, giusto per ricordare che per quanto potente, il Milan non ha nella sua bacheca nessun asterisco.
@Direttore non sono d'accordo, il goal di Muntari avrebbe ammazzato la partita e pareggiato i conti con l'andata, la sensazione è che sarebbe stato più facile un 3-0 che un 2-1... già Leonto ha spiegato che il furto è di 4 punti...
@Tani Standing Ovation....
Dane
guarda che sullo scudo del Napoli non ho detto nulla.
Marchisio?
@paperogha, i 5 scudetti della beneamata sono appunto un'anomalia proprio xkè qualcuno ha sentito il rumore delle lingue in bocca; senza questa soffiata probabilmente gli scudetti sarebbero stati 9-9, senza revoke, penalizzazioni e triplete indigesti; tranquilli ke è tornato tutto come prima e la lite del sabato sera lo testimonia....l'ammore non è bello se non è litigarello.... ;-)
finta guerra?
Meani-Ramaccioni- Galliani del 3 aprile 2005 ore 12.07
Meani. Ciao Silvano ( Ramaccioni, il team manager, ndr) sono Leonardo. Allora cosa han fatto? Hanno fatto slittare il campionato, allora, praticamente Ramaccioni. Sì, Sì Se vuoi ti passo il presidente, te lo passo. E’ sli-tatto.
Galliani: Leonardo?
M: Dottore?
G. Allora abbiamo slittato, giochiamo sabato alle 20.30, anzi alle 18 col Brescia, poi domenica andiamo Siena.
M. Senza Kakà senza l’altro
G. Ma secondo lei io dormo?
M. No
G. Lei pensa che io dormo, ma porca troia. Anche perché quel figlio di puttana di Moggi, le racconto: Moggi, che è un figlio di puttana, faccio sentire anche a Costacurta così si carica. Ha pure chiamato Preziosi ( e gli ha detto) Adriano l’ha fatto apposta così recupera i sudamericani, c’hanno Shevchenko che sta meglio, hanno spostato di una settimana. Con l’Inter ce l’abbiamo già. Dopo pensiamo a quelli di Torino l’abbiamo già sistemata perché l’accoppiata Moggi- Capello è?
M. : E’ micidiale?
G. : Come Capello-Sensi, via Capello, Sensi è tornato amico. L’abbiamo purgato già l’anno scorso ( la Roma di Capello perse lo sprint scudetto col Milan, ndr), lo purghiamo anche quest’anno ( allenando la Juve, ndr). Fa niente ( ride). Capito Leonardo. E’ pieno di uccelli padu-li, se non tiri le corde, non capiscono?
M: Anche se ho visto che nel sorteggio gli è saltato fuori Collina ( arbitrerà Fiorentina- Juve 3- 3 del 10 aprile 2005, ndr): e ciò è positivo.
G. : Tranquillo, vigilare su tutto.
Leonto, col permesso del Competente vengo ad illustrarti il mio discorso su Boban. Chiedo scusa a tutti se mi permetto di occupare questo spazio per parlar di giocatorini come il croato, ma d’altra parte è giusto dare spazio anche a giocatori di secondo piano e non solo a fenomeni acclarati come Cappellini. Poi ogni scimmia dalla gabbia potrà lanciare noccioline contro il sipario per manifestare il suo non gradimento per storie come quella di uno sporco zingaro invece che di una lirica sul Cluedo o un’agiografia di Totò Cutugno…
Dunque, precisiamo subito che il mio discorso riguardo Boban riguarda due sparate principali.
La prima di Franco Rossi. Non so chi lo ricorderà, ma quando ci fu il famoso macello a Genova dei tifosi serbi e Stankovic andò ad ammiccare ad essi per rabbonirli, Boban commentò che quello di Stankovic era stato un gesto codardo dal punto di vista personale e pericoloso dal punto di vista socio-politico. Franco Rossi (che pretende di fare sempre il bastian contrario, ovviamente quando l’interessato non è presente, altrimenti son tutti salamelecchi e zerbinismi) commentò che Boban non poteva dare lezioni visto che “casualmente” era croato e che era stato condannato e squalificato per aver preso a calci un poliziotto.
La seconda è quella nota di Conte che dopo il vergognoso Milan-Juve ha apostrofato Boban, che spiegava come il gol di Muntari avesse una genesi differente da quello di Matri, ricordandogli i suoi trascorsi milanisti con un volgare “togliti la maglietta”. Curioso che tale espressione venga pronunciata da Conte, che in quel momento aveva indosso non solo una maglietta ma pure il cartellino da tesserato, e che per quella maglietta è stato perfino disposto a mentire di fronte ad una corte penale di un legittimo e sovrano tribunale dello stato. Ma veniamo a Boban…
- continua -
Croato e patriota, Boban ha sempre professato il suo irredentismo croato fin dai tempi della Jugoslavia, per quanto giovane e pur senza estremismi o atti di terrorismo non ha mai nascosto le sue convinzioni politico-sociali. Lo si vide appunto nel famoso episodio del calcio al poliziotto.
A Zagabria si gioca la partita tra la squadra di Boban e l’armata di Belgrado, ma l’incontro non inizia neanche perchè sugli spalti succede il macello. C’è chi dice che tutto scoppiò per una tentata rappresaglia dei belgradesi aggrediti dai croati nell’ultima partita in casa, c’è chi dice invece che furono i croati a cercare la vendetta dopo esser stati aggrediti a Belgrado. Lana caprina per quanto mi riguarda (poi le mie fonti mi danno per buona la prima versione, ma non cambia niente quando malati di mente si massacrano tra loro...), fatto sta che la polizia in maggioranza serba (in un paese in cui ricordiamo che era quasi un reato il semplice dichiararsi croato…) interviene.
Quello che salta subito all’occhio a tutti, e quindi anche a Boban, e che la polizia interviene a scortare gli ultras serbi e manganella solo i croati tra cui anche bambini e ragazzi. I giocatori cercano di intervenire per metter pace tra i due schieramenti ma inutilmente, ad un certo punto Boban comincia a prendersela con la polizia la cui faziosità è evidente. Quando Boban vede un poliziotto che smanganella un croato ormai inerme a terra non ci vede più, perde la testa, rincorre il poliziotto e lo butta a terra con un calcio volante.
Boban verrà condannato penalmente e squalificato (difatti non prenderà parte alla spedizione per i Mondiali 90, nonostante fosse considerato il talento balcanico più importante dopo Dragan Stoijkovic e prima di gente come Savicevic e Prosinecky).
- continua -
Poi viene la guerra, Boban sfrutta la sua popolarità per farsi volano della causa croata, sia a livello mediatico (ricordo un concerto autoprodotto a Milano di varie rock band croate a cui era presente tra il pubblico lo stesso Boban) che a livello sostanziale (la sua famiglia ha comunque vari esponenti nell’esercito croato e nel via via governo croato che va formandosi). Salto di tempo.
Qualcuno ricorderà la sfida di Champions (preliminari?!...) tra Dinamo Zagabria e Milan (credo fosse il Milan di Zaccheroni e Comandini), in cui alcuni ultras croati esposero degli striscioni contro Boban e gli dedicarono dei cori in cui in pratica gli diedero del traditore. Ovviamente i giornalisti italiani non capirono e come al solito nemmeno si sforzarono di farlo, adducendo motivazioni risibili tipo “il solito rancore nei confronti dell’ex che se ne è andato”.
In realtà, il tutto fu dovuto al fatto che Boban un po’ di tempo prima prese ufficialmente posizioni contro gli ultras croati violenti (il popolo croato è uno dei più ospitali e generosi ma anche uno dei più follemente sanguinari, tanto che per reazione alla propria triste storia ha spesso trasformato il proprio orgoglioso patriottismo in nazionalismo violento) che andavano mettendo a ferro e fuoco gli stadi europei ogni qualvolta vene fosse l‘occasione. Le dichiarazioni di Boban, non esposte per via diretta ma diffuse dal tam-tam giornalistico in patria, suonavano come una roba più o meno tipo “abbiam lottato per liberare la nostra patria, adesso ce l’abbiamo e si pensi a lavorare, non ha più senso andare in giro a delinquere e a scatenare inutili violenze…”
L’occasione di una sfida tra l’ex-squadra di Boban e quella attuale era ovviamente un occasione ghiotta per una rappresaglia da parte degli ultras croati, Boban lo sapeva e se lo aspettava, nonostante questo non ah avuto paura di prender posizione, di esporsi di metterci la faccia, non s’è fatto intimidire dalla possibilità di rappresaglie contro esso o i familiari in patria, no ha fatto un passo indietro, né prima delle dichiarazioni né dopo, né prima dell’annunciata rappresaglia né dopo.
- continua -
In tutto ciò credo sia evidente come il panorama che ne esca sia quello di un uomo che ha sempre avuto il coraggio delle proprie opinioni e che non ha mai rinunciato a prender posizione, nel bene (vedi irredentismo croato manifestato già durante la ex-Jugoslavia) ed anche nel male (l’unica cosa che mi son sempre sentito di non condividere di Boban è la sua simpatia per Tuđman), che per le proprie scelte ha sempre pagato in prima persona senza salvacondotti (vedi caso del calcio al poliziotto) ma che nonostante questo non ha mai avuto paura di prender posizioni scomode anche contro la propria parte in nome di una matura obiettività (vedi caso ultras croati), rinunciando ad ipocriti allineamenti che gli avrebbero reso la vita più facile (a differenza di certi ominicchi della nazionale serba, difesi da alcuni giornalisti italiani a botte di “eh, ma bisogna mettersi nei loro panni e pensare a quello che potrebbero subire in patria”: ma allora scagioniamo qualsiasi fiancheggiatore del nazismo tedesco…).
Per questi motivi credo che gente come Franco Rossi, il nevrastenico (soprattutto nei rapporti interpersonali, vedi Moratti…) Franco Rossi, dovrebbe capire che Boban al contrario di quanto si pensi può eccome dar lezioni, soprattutto di moralità. E gente come Conte, il peloso (non in senso tricologico) bugiardo (anche davanti ad un giudice penale) Conte, dovrebbe capire che non è Boban che deve togliersi la maglietta, perché il croato, da uomo vero, quando ha dovuto non gli è mai mancata la dignità per farlo.
Si possono anche non condividere le posizioni o le idee di Boban, ma moralmente Zvonimir Boban detto Zvone resta un gigante al cospetto di troppi lillipuziani che gravitano nel calcio e che dovrebbero sciacquarsi la bocca prima di parlare o anche solo nominare il fuoriclasse (sì, perché tra le altre cose parliamo di un fuoriclasse, sia in campo che fuori) croato.
Sam završio.
sciapò :-)
Bellissimo intervento Dane!complimenti davvero!
Boban è stato uno del miei calciatori preferiti (ah un anno mi fece anche vincere un fantacalcio,è vero eh :D ) e come uomo l'ho sempre apprezzato per la sua onestà.Però ammetto che questi dettagli della sua vita non li conoscevo.
Visto che ci siamo mi toglieresti una curiosità.Sopratutto nel periodo in cui Leonardo allenava il milan ho notato che Boban era iper critico col brasiliano.Sembrava avercela quasi personalmente.Come mai?Solo vecchie ruggini tra due che si giocavano il ruolo di numero 10 del milan o c'è dell'altro?
E vero , o leggenda metropolitana che il polizziotto che le busco non fosse serbe ma bosniaco-musulmano e che intervistato in seguito disse di non provare nessun rancore per Boban perche ne capiva le motivazioni??
Bravo Dane. Bell'intervento!
p.s.: anche se mi è piaciuto molto, le posso lanciare lo stesso due noccioline? Così per divertimento? ;-))))))
applausi per Boban e il suo aedo
@Arthur: premesso che non sono nè il biografo nè il fratello di Boban nè quello che Zazzaroni era per Baggio o Franco Rossi per Mancini (:-D) ma solo una persona che ha avuto la possibilità di seguire le diverse vicende sui media dei due paesi transadriatici, non saprei risponderti (anche perchè non è che segua spesso Sky, quindi mi son perso gli interventi a cui ti riferisci...).
Istintivamente mi verrebbe da dire che Leonardo era il giocatore per cui Capello e Zaccheroni pretendevano demenzialmente di panchinare Boban (demenzialmente non per valore tecnico del brasiliano ma per assurdità del progetto tattico dei due Mister...) ma pur senza voler metter la mano sul fuoco per nessuno non mi sembrerebbe esattamente una roba da Boban. Anche perchè altrimenti Boban dovrebbe provare medesimo rancore nei confronti di Desailly (ed anche con più ragione, che un conto è esser panchianto per il numero 10 del Brasile e un conto per uno stopper africano... :-D), mentre invece mi risulta che col francese i rapporti siano cordiali.
So per certo che su Leonardo molti giocatori del Milan avevano delle riserve per interposta persona (vedi Maldini), non tanto per colpa del barsiliano quanto eprchè veniva visto come troppo vicino a Galliani del quale veniva ritenuto una diretta emanazione.
Ma non so dirti se questa sia una motivazione oppure semplicemente se Boban aveva riserve sul progetto di Leonardo e basta. Boban non è uno da mezze misure, e le sue critiche sono spesso feroci. Ad esempio ha sempre massacrato Dhorasoo, che per me era un buon giocatore (finchè giocò in Francia dove vinse tutto, ovvio, in Italia arrivò ormai finito tipo Forlan), a cui ha sempre imputato di non far la differenza senza capire che Dhorasoo in fondo era solo Dhorasoo e non un Boban o un Savicevic... :-P
@Leonto: è vero nel senso che quell'intervista ci fu, non so però se fosse vera o fosse falsa. Per farmi capire faccio un parallelo coi fatti della Diaz; uscì un intervista di un poliziotto che asseriva di esser di sinistra e a favore della protesta ma di trovarsi lì solo per fare il proprio dovere di forza dell'ordine che cerca di mantenere l'ordine e la pace. In ogni caso qualcuno ha dato un ordine folle e qualcuno lo ha demenzialmente eseguito.
Tornando a Boban e il poliziotto, non sappiamo chi fosse quel poliziotto (serbo o bosniaco) e non sappiamo chi sia stato lo smanganellato croato a terra (magari uno dei teppisti che aveva scatenato il putiferio, però sarebbe stato interessante sapere se lui provava rancore per il poliziotto...), quello che sappiamo è che Boban perse la testa per una cosa che fu da subito chiara a tutti: la polizia intervenne a difesa dei belgradesi e caricando solo i croati, esattamente la stessa cosa che era già successa a Belgrado.
Nel momento in cui il poliziotto (serbo o bosniaco) alla fine dell'intervista (vera o finta che sia) dice di comprendere le motivazioni di Boban credo non ci sia null'altro da aggiungere... ;-)
@Panjisao: con tutta la ghiaia che hai nelle scarpe stai a sprecar noccioline?!... :-D
@Axel: denghiu, ma non esageriamo che poi a qualcuno scoppia il fegato.. :-P
@Dane
Ahahahaaha!!! Hai ragione, son proprio bischero... :-DDD
Sulla questione Boban/Leo credo che la tua interpretazione sia giusta.Effettivamente Zvone spesso è drastico nelle critiche e forse non amava il gioco che voleva proporre Leo...Poi chissà,magari avrà anche influito anche il fatto che appena ritiratosi Leo ebbe subito un posto in società e Boban no.
Comunque grazie anche per questa spiegazione. :D
Confermi anche che Zvone aveva uno zio super generalone?Non vorrei aprire un caso nominando anche Sinisa , ma mi impressiono quando in un intervista disse che al tempo della guerra gli telefonarono le milizie serbe che avevano appena preso un prigioniero che diceva di essere suo parente.....e lo era..
Leonto, Zvone ebbe anche uno parente politico con un importante incarico nel neonato governo croato, per quanto riguarda Sinisa quel suo parente era lo zio che comunicò a sua madre l'intenzione di squartare suo marito: hai presente Asterix quando dice "Sono Pazzi Questi Romani?!..." Eccoti i Balcani...
Ma qui divagheremmo un po' troppo su discorsi che peraltro qua dentro son già stati fatti e che non amo fare perchè richiederebbero troppo tempo e spazio. ;-)
Dane davvero ottima la presentazione dei fatti.
Zvone appartiene a quella categoria di uomini che ti obbligano ad ascoltarli. Difficilmente dicono cose banali. Poi si può essere d'accordo o no, ma che hanno quasi sempre avuto il rispetto anche dei tifosi avversari. Senza aver conosciuto ne il croato ne il pugliese, a occhio, il primo da cinque giri al secondo su tutto. In quanto al amante di Mancini, è una machietta ormai, vittima del suo personaggio.
Nell' intervista capitava un po il contrario pero.
Cioe uno zio croato era stato catturato dai serbi, e probabilmente con la pistola alla tempia disse di essere lo zio di miha.
Il quale miha prese una simpatica telefonata dai gentiluomini di arkan che gli dissero
"qua ne abbiamo uno che ti conosce, che ne facciamo?"
Cosi traspariva dall'intervista
@Leonto: è lui lo zio, la stessa persona. ;-)
@Tani: per quello mi permetto di dare della merda a Conte o altri: perchè un termine di paragone ce l'ho... :-P
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