L'anello dei poveri

Il basket italiano ha ieri toccato uno dei suoi punti più bassi, in un Forum pieno di spettatori occasionali: di quelli che si muovono solo quando c'è l'evento, secondo le peggiori tradizioni non solo milanesi. Non certo per il dominio imbarazzante del Montepaschi, colpevole solo di aver costruito con grande intelligenza una squadra disponendo di budget simili a quelli di Armani, Lottomatica e La Fortezza, e di un terzo rispetto ai top team di Eurolega, e nemmeno per il crollo soprattutto nervoso di un'Olimpia andata al di là delle aspettative di metà stagione (quando nemmeno riuscì a qualificarsi per le Final Eight di Coppa Italia). Ma perché una squadra che in Europa prende da anni porte in faccia appena si avvicina alla vetta, a volte per colpa sua (il suicidio dell'anno scorso con il Maccabi) e a volte perchè c'è chi è più forte (il Pana), in Italia può vincere di 35 contro la finalista non appena schiaccia un tasto. Sì, proprio come nel calcio, tanto per tornare al solito bar. Poi Siena apprende con piacere di essere la squadra italiana più forte di tutti i tempi, come si è ascoltato da più parti (mai denigrare il prodotto, del resto il responsabile dei canali sportivi di Sky Sport è un esperto di marketing e non un giornalista): si vede che chi arrivava per dieci anni su dieci in finale di Coppa Campioni, con al massimo due stranieri, aveva molta fortuna. Senza gli occhiali deformanti del tifo e del campanilismo è sempre più difficile trovare un motivo per preferire la NBA dei poveri, come è un campionato professionistico minore (vale anche per la mitizzata ACB), a quella vera o meglio ancora alle minors più vicine all'essenza dello sport. Quest'anno i motivi erano due: gli eroismi, con prospettive diverse, di Teramo e Rieti. L'anno prossimo potrà essere la perfect season, quest'anno rovinata dalla Fortitudo? Ci sembra poco, anche se saremo sempre lì.
stefano@indiscreto.it

42 commenti:

Peo ha detto...

Direttore, io invece ho sentito che per la prossima stagione Siena stia meditando un ridimensionamento...è vero? (son notizie carpite di seconda mano da un amico "mediamente" competente...ergo non ne garantisco la veridicità...)

kalz ha detto...

La finale di quest'anno mi ha ricordato tanto quegli incontri di boxe alle Olimpiadi di una volta tra un superprofessionista trentenne dell'Est Europa, ufficialmente dilettante, e un ragazzino di 18 anni irlandese. Ovviamente quella non era boxe... e questo è basket?

Locatelli ha detto...

Sostenere Siena come squadra italiana più forte di sempre è veramente una bestiemma.A memoria e con poco tempo a disposizione un qualsiasi sportivo (non per forza appassioanto di basket) elencherebbe la Varese citata nell'articolo, il Cantù europeo, l'Olimpia Milano degli anni 80, la virtus danilovicciana...

The Special Two ha detto...

seguo il basket italiano con passione da circa 20 anni e sono abbonato alla Benetton da 10.
Mai ho visto uno squilibrio così disarmante tra la prima e... tutte le altre.
Comunque, senza andare troppo indietro nel tempo come ha fatto il direttore, consiglierei a chi parla di "squadra più forte di sempre" di andarsi a guardare qualche partita di Treviso o delle bolognesi di qualche anno fa, dove il vincitore poteva bearsi di aver vinto contro... qualcuno :-)

Stefano Olivari ha detto...

Più che di ridimensionamento, Minucci ha parlato di conferma delle cifre attuali. Traduzione: McIntyre e Sato, forse anche Lavrinovic, di fronte a offerte dei grandi club molto superiori all'ingaggio attuale, partiranno. Su Superbasket ho letto che per McIntyre e Sato in cima alla lista c'è il Real di Messina...

Diego Del Pozzo ha detto...

Come si fa a prendere sul serio un movimento la cui squadra campione perde una sola partita (ininfluente) in tutta la stagione e chiude anche i playoff con percorso immacolato, stracciando la finalista in casa propria, nella gara decisiva, di ben 35 punti?

jeremy ha detto...

Non per fare il rompipalle ma lo faccio lo stesso. E entro al bar: questi discorsi possono essere paro paro attaccati all'Inter. Perche si sono sentite le stesse cose sia "positive" (...squadra italiana piu forte di tutti i tempi...)e sia negative (Treviso vinceva contro qualcuno e un movimento dove una squadra vince tutte le partite meno una non è serio....). Sono io in malafede?

eltopo1971 ha detto...

diego

se non avessero perso nemmeno quell'unica partita ininfluente la si sarebbe chiamata "perfect season"..

come quella che fecero i miami dolphins, mi pare nel '72..

allora neanche l'NFL è seria?

cromotaranta ha detto...

come minimo si può che è un campionato noioso, poi se la vincitrice le becca in europa, si può dire anche che è un pò scadente
@special two: sono di milano, ma mi innamorai della benetton di vazzoler e iacopini...strana la vita.

Simone ha detto...

Jeremy,non sei un rompiballe,è solo la verità.
Siena merita questo filotto di scudetti perchè è l'unica realtà capace di una programmazione seria.
Non ha il dubbio privilegio d'abitare piazze "calienti" (Bologna)o indifferenti(Milano e Roma).
La colpa di chi ha più di trent'anni è d'essere stati testimoni di un movimento in piena espansione e leader in Europa.
Per quasi un ventennio il po patok italico è stato il migliore;con un paio di Vigorelli di vantaggio sul resto del continente.
La settima della Serie A era la decima in un ideale ranking europeo.
Oggi il livello medio è inferiore ad almeno tre-quattro campionati stranieri:si è quindi passati dalla Spaghetti League,la vera lega di sviluppo americana,a una realtà marginale,in evidente crisi d'identità.
Si è scopiazzato il modello foot senza le cifre e l'importanza politica del pallone;invece il riferimento avrebbe dovuto essere il volley.
Unico movimento,in tempo di vacche magre,ad avere una prospettiva, minore ma rassicurante:infatti la finale scudetto è stata bellissima...
Poi la realtà fu raccontata,a denti stretti,dal Giordani:se si vede l'Nba,si smette di guardare il proprio campanile.
Come nel rugby,se si assisteva all'allora Cinque Nazioni non ci si poteva appassionare al torneo oratoriale di casa nostra.
Punto e basta.

Stefano Olivari ha detto...

Se Siena avesse speso i suoi soldi come Milano, Roma o la Virtus Bologna allora avremmo parlato di campionato equilibrato. La sua superiorità è quindi ancora più degna di rispetto. In Europa non riesce a fare l'ultimo gradino per motivi molto concreti, tipo i 35 milioni di budget di Pana o CSKA. Che a loro volta spendono meglio dell'Olympiakos...Ridurre tutto ai soldi può essere fuorviante, specie in un basket di sistema e non superstar oriented. Il paragone con il calcio secondo me ci può stare per la parte italiana solo per quest'anno (l'anno scorso l'Inter ha vinto nell'ultima mezzora dell'ultima partita), mentre il rendimento medio in Europa parla da solo. Due anni fa la Champions del Milan ha reso più grande lo scudetto interista, quest'anno il disastro collettivo lo ha svalutato: non mi sembra una considerazione rivoluzionaria...

The Special Two ha detto...

Jeremy, aspettavo un intervento di questo genere.

Fai il paragone con l'Inter. Ma se uno mi dice che l'Inter è la squadra più forte di sempre perchè ha vinto gli ultimi 3 (+1) scudi, io gli rido dietro.
Così rido dietro a chi dice che Siena è la squadra più forte di sempre. Perchè significa avere la memoria molto corta.
Siena ha strameritato questi scudi perchè è fortissima ma mi permetto di dire che è stata anche fortunata a trovarsi al posto giusto al momento giusto. Ovvero quando tutte le avversarie più credibili dell'ultimo ventennio hanno avuto un ridimensionamento decisivo. Fortitudo retrocessa, la Virtus in mano ad un clown e la Benetton che ogni anno riduce il budget del 20% e che ormai è diventata una squadra che come risultato finale, punta ai playoff.

Ci fu un periodo in cui la Virtus dominava in Italia, ma quando andava in Europa vinceva la coppa. Treviso quando vinceva gli scudetti, nella Eurolega arrivava in finale o almeno alla F4.

Siena è fortissima, onore a loro per le loro vittorie. Ma il senso del mio post precedente è solo quello di ridimensionare epiteti che guardano solo al risultato statistico estraendolo dal contesto.

Krug ha detto...

Simone mica tanto d'accordo che se si vede l'Nba,si smette di guardare il proprio campanile; l'Nba c'era pure negi Anni '80 (e che Nba...) ed il campionato di basket era indubbiamente di alto livello e seguito sia a livello di pubblico che di mass media...

IL TEG ha detto...

Che tristezza la Pallacanestro Trieste che esulta per una B1 conquistata in questa realtà desolante...

jeremy ha detto...

SpecialTwo, è quello che dico io. Contestualizziamo che Siena domina sull'incompetenza degli altri e su avversari nettamente inferiori. Non è una colpa, ma il grande merito è il modo con cui vince, non la vittoria in se.

Un gobbo ha detto...

Penso che Siena "squadra più forte di tutti i tempi" non si possa sentire.

Direi che tra l'eurolega di Siena e le champions dell'inter ci sia peròuna grossissima differenza ; Siena è stata molto più competitiva dell'inter.
Ettore Messina (no dico Ettore Messina) dopo la partita di TOP16 a Siena disse : "Cestisticamente parlando non l'abbiamo mai vista".

In campionato invece mi sembra che il livello delle avversarie dell'inter sia stato meno peggio rispetto a quello delle avversarie di Siena

The Special Two ha detto...

Jeremy, e chi ha detto che Siena ha la colpa di non avere avversari?

Provo a spiegarlo con altre parole allora. Siena ha strameritato questi scudetti. E' la società più forte, ha i giocatori più forti e i dirigenti più bravi. Nonchè fortuna e potere politico che non guastano mai. Questo è quello che penso riguardo la squadra.

Quello che contesto io è che vogliano far passare questa Siena come la squadra più forte di sempre, non considerando però in che contesto gioca (avversari inesistenti) . Prendi la Virtus di Messina (per dirne una) e mettila al posto di Siena e non sarebbe cambiato niente.

jeremy ha detto...

Special, scusa ma io sono d'accordo con te! Il mio discorso è sul sensazionalismo che si fa su Siena, mentre si dovrebbe contestualizzare tutto.

The Special Two ha detto...

@jeremy, se ti stai riferendo all'Inter, non mi pare proprio che gli scudetti vinti in questi ultimi 3 anni siano stati poi enfatizzati in maniera eccessiva. Il primo a tavolino, il secondo senza avversari, il terzo e il quarto per merito degli arbitri. Questo è il pensiero comune dei tifosi avversari e di molti giornalisti . Lo scorso anno il vincitore morale è stata la Roma, e quest'anno udite udite,ultima ora direttamente da "Il Giorno", il vincitore è.... il Milan!
Mi sembra che il paragone con gli elogi al Siena ci azzecchino pochino...

eltopo1971 ha detto...

specialtwo

il milan?..

Dane ha detto...

IL MILAN?!...

jeffbuckley ha detto...

Considerazioni in ordine sparso da parte di uno spettatore occasionale, per citare il Direttore, cioè di uno che non vedeva l'Olimpia dal vivo da almeno 20 anni cioè più o meno da quando le squadre hanno cominciato a cambiare i giocatori ogni anno e nome ogni due. 1. Siena sarà anche forte "in assoluto" ma se l'altra finalista ha come play titolare Price... No, dico, nel ruolo che fu di Jellini e D'Antoni? Inguardabile. 2. In finale 9 stranieri su 10 nei quintetti base e almeno 6 su 10 in panca: poi dicono dell'Inter.... Certo che se le stelle italiane di Milano sono Mordente e Vitali capisco perché non andiamo più a Europei, Mondiali e Olimpiadi. Nel momento cruciale di gara tre con Siena (avanti di uno) visti due possibili triple dall’angolo che non hanno nemmeno toccato il ferro... Sono i dettagli che fanno la differenza. Ormai sono vecchio e non ci vado più ma fino a pochi anni fa gente così giocava al campetto del Parco Sempione (a proposito, che tristezza, tabelloni rotti, ferri senza retina...) Imbarazzanti. 3. E' vero che vedere NBA o 6 Nazioni in TV (Krug, c'erano anche negli anni '80 ma non erano così visibili..) può rendere deprimenti gli spettacoli sui nostri campi ma è vero anche il contrario: quanti di noi hanno iniziato a giocare a basket proprio vedendo con continuità i Lakers di Magic o i Celtics di Bird? Del resto il discorso vale per tutti gli sport, non credo che chi vede ogni mese Federer e Nadal in grandi finali si appassioni ancora al torneo del circolo ma è comunque più facile che un ragazzino inizi a giocare dopo aver visto Nadal che Seppi e Barça - ManUtd piuttosto che Albinoleffe - Crotone....

The Special Two ha detto...

Si, il Milan :-)

http://www.goal.com/it/news/2/serie-a/2009/06/17/1330208/lo-scudetto-dei-fischi-sbagliati-milan-campione-senza-errori#comments

Cmq dai, l'ho riportato solo per sorridere un po'...

kalz ha detto...

@jeffbuckley, non speravo più di vedere citato Jellini. Bel post, almeno per i nostalgici come me.

eltopo1971 ha detto...

Special two

sembra il link di un articolo su interisti.org..

Krug ha detto...

@Jeff
Sul meno visibile non sono d'accordo, all'epoca la Nba andava in onda in chiaro mentre oggi no ed almeno un paio di partite a settimana volendo le vedevi; questo non impediva a chi vedeva in tv Bird, Doctor J, Magic e Kareem di riempire un palazzetto per vedere Meneghin, Villalta, Marzorati, D'Antoni, Wright (ammazza come sono vecchio) e compagnia cantante.
Lo scarso appeal de basket italiano nasce nel basket italiano stesso, la visibilità dell'Nba c'entra veramente poco...

jeremy ha detto...

Comunque non mi riferisco agli elogi dei mediaservi ma ad una valutazione reale delle vittorie dell'Inter e di Siena. E ripeto una cosa detta tante volte: essere (molto)piu scarsi di Inter o Siena non è certamente un merito ma solo una colpa.

Locatelli ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Locatelli ha detto...

@Special Two
"Prendi la Virtus di Messina (per dirne una) e mettila al posto di Siena e non sarebbe cambiato niente" concordo pienamente, ma il contrario?

Prendi Siena e la metti contro l'allora fortitudo con myers e wilkins, il benetton di rebraca, ma mettiamoci pure (qualche anno prima, per carità) la stefanel milanese. se la sarebbe giocata o sarebbe diventata comunque la "squadra più forte di tutti i tempi"?
ammesso e non concesso che avrebbe dovuto superare anche i mitici Roosters Varese di Pozzecco e Meneghin... pratica impossibile! (sorry, sono varesino..)

Marco ha detto...

Che tristezza la Pallacanestro Trieste che esulta per una B1 conquistata in questa realtà desolante...

Però Trieste i suoi 2-3mila spettatori ce li ha sempre, anche in B2.
Una cosa che mi ha fatto molto sorridere è stata la grande risonanza data alla finale, per il solo fatto che c'era Milano e "il Forum sempre pieno". Bah, mi sono tornati in mente i tempi cupi di quando Stefanel costruì la squadra da scudetto a Trieste, ma lo scudetto andò a vincerlo a Milano...

The Special Two ha detto...

Locatelli questo è anche il mio pensiero.
Secondo me questa Siena sarebbe stata competitiva ma non so se abbastanza per vincere lo scudo. Sicuramente avrebbe partecipato ad un campionato un po' (eufemismo) più avvincente e un'eventuale vittoria avrebbe avuto un altro sapore.

Diego Del Pozzo ha detto...

@eltopo: non era mia intenzione sminuire Siena, che invece merita la massima considerazione. Il problema è che questa società non c'entra nulla - per serietà e competenza - col resto del movimento cestistico italiano, che invece da qualche anno a questa parte continua a essere gestito con i piedi. In quanto alle "perfect seasons", possono capitare una volta ogni tanto e sono anche piacevoli e degne di menzione, ma la loro troppa frequenza indica che qualcosa non va nel resto dei partecipanti e in chi gestisce il tutto. Se poi portiamo il discorso al livello europeo - dove Siena, comunque, è stabilmente tra le prime sei-sette squadre - allora sì che c'è da preoccuparsi. E non parlo nemmeno di una nazionale che, in pratica, non esiste più...

Simone ha detto...

@Krug:la considerazione giordaniana era il rovescio della stessa medaglia.
Come scrive JeffBuckley,la promozione che regala l'Nba è decisiva per far conoscere il basket a nuovi potenziali appassionati.
Poi,sul movimento italiano,la litania è sempre la stessa:con la storiaccia della vendita dei diritti si è svenduta l'identità di tante piazze importanti.
Si è decontestualizzato il campionato,rinunciando alle rivalità feroci che lo caratterizzarono per decenni.
Il Bel Paese non vive senza campanili e chiese...
La federazione ha evitato accuratamente(..)di seminare quando il trend era in ascesa,oggi è nel panico totale,senza idee e progetti.
Poi ci sono i rapporti tra squadre;tra Lega e FIP;tra squadre e FIP.
Per spigarla con una battuta:sembra un meeting di quattro tribù afghane,ovvero cinque opinioni diverse...

Sulla storiella della più importante squadra italiana di sempre non ho dubbi:è la Varese del decennio d'oro.
Poche storie anche sulla più grande di sempre:l'Olimpia petersoniana.
La più forte ha invece una sola scelta possibile:la Virtus 2001.

Simone ha detto...

Errata corrige:"Per spiegarla.."

Italo Muti ha detto...

@simone
Secondo me Varese inizio anno 70 e poi mobilgirgi sono almeno pari con l'Olimpia di Peterson Lipton tea.
Ossola, Meneghin, Morse, Zanatta, Yelverton, Bisson, Flaborea, Raga
Italo

Simone ha detto...

@Italo Muti:mi divertivo a giocare con le definizioni,hai citato due squadre incredibili.
Con una sola certezza:i cicli di Varese e Milano sono irripetibili; le strutturazioni moderne non lo permettono più.
O lo consentono in Russia e in Grecia:vedi Cska e Pana.

Dane ha detto...

Italo, con la citazione di Manuel Raga mi hai smosso qualcosa in fondo al cuore (giuro di averne uno anch'io...). Per le lacrime aspetto la citazione di Premier, Petrovic e Kukoc...

Locatelli ha detto...

Più ci penso, e più squadre incredibilmente forti mi vengono in mente, sicuramente a livello (o più..) della Siena di oggi:
il (o la, come preferite) Benetton con Kukoc, Del Negro e Rusconi sotto canestro,
Pesaro Daye&Cook&Magnifico&Costa,
Stefanel con Bodiroga, Blackman, Fucka,...massì sono buono: Caserta Dell'Agnello&Esposito.
come vedete io "nasco" con gli anni 90 (avevo 13 anni quando nel '89 Varese raggiunse la finale), e consapevole della forza delle compagini passate, vedo comunque altre squadre forti oltre alla Siena di oggi.
La domanda è: la logica di Marketing (come quello SKY) prevede che l'utente finale (io, magari voi) sia un emerito beota incapace di scelte e giudizio?

Italo Muti ha detto...

@Simone, Dane
i nomi citati sono aprte di un sogno vissuto quando si era ragazzi e il mito cresceva in noi, lo potevamo percepire ma non toccare e ci trasformavamo in guerrieri Achei o Troiani. Pelide Achille o Ettorre domatore di Cavalli. Poi si cresce e la realtà schiaccia i miti in un angolo che, però, rimangono tali. Basta poco per farli uscire allo scoperto.
Mah, sarà il Jack Daniels
Italo

Simone ha detto...

@Italo Muti:negli anni si modifica tutto.
Soprattutto la percezione degli eventi.
Si appartiene a un periodo nel quale si cercavano ancora le passioni,anche quelle più inutili e stupide.
Oggi invece è tutto scodellato subito:è la morte del fascino e anche del mistero.
Non rimpiango quei giorni,sarei patetico,bensì il tempo che avevamo per modellare i nostri gusti e disgusti.
Oggi è l'era dell'indifferenza e della velocità:si ha l'impressione che nulla possa realmente rimanere.
Non invidio le ultime (de)generazioni:sono fottute dalla nascita...

Leo ha detto...

Io però non sarei troppo critico con l'eurolega senese. Hanno perso contro i più forti, con arbitraggio che chiaramente pendeva dalla parte greca. L'anno scorso sono arrivati alle final four e sono comunque in grado di vincere in tutti i palazzetti. Se non smobilitano il prossimo anno può essere quello buono, anche perchè Sato sta diventando illegale. Per trovare la squadra italiana più forte di tutti i tempi ioandrei sulla recente Virtus di Ginobili, Rigadeu e Smodijs

Dane ha detto...

Locatelli, nessuna logica di marketing, solo suggestione: quando una squadra vince con così largo margine si pensa subito "mai visto un vantaggio così" e nella mente dell'osservatore la "superiorità relativa" lascia presto il posto alla "superiorità assoluta"...