Re senza sudditanza

Il terzo torneo consecutivo del Grande Slam senza Nadal sulla sua strada (al Roland Garros glielo ha eliminato Soderling negli ottavi, a Wimbledon non c'era, a New York una sua versione eroica ma menomata è statata triturata in semifinale con una brutalità ai suoi danni che ricordiamo solo in una semifinale australiana con Tsonga) ha quindi detto male a Roger Federer. Al di là della classe immensa, uno che in carriera ha sempre avuto la freddezza di sfruttare le occasioni tranne che contro il miglior Nadal. E ieri (o oggi, stiamo scrivendo con gli occhi pallati) c'erano tutti i presupposti per un Federer in tre set contro un avversario fortissimo ma con qualche limite soprattutto per quanto riguarda i colpi giocati in corsa ed il gioco di volo. La partita di Juan Martin Del Potro è stata vinta nei due tie break, in cui il campione svizzero non è riuscito a praticamente a rispondere, ma soprattutto sul 4-5 del secondo set quando Federer è andato a servire per il set. Proprio il servizio, architrave del gioco del Federer recente (Roddick ne sa qualcosa), ha tradito, ma di sicuro Del Potro si è aiutato da solo con un diritto devastante ed una nadaliana assenza di sudditanza psicologica, con il contorno di qualche atteggiamento antipatico ma ai fini del ribaltamento dei valori più funzionale dei sorrisi di Djokovic. La morale? Il tennis maschile ha i suoi protagonisti tutti vivi, chi non è stato all'altezza della fama può trovare scuse fisiche o di altro tipo, mentre quello femminile tolte le Williams sta diventando una terra di nessuno e non è più strampalato pensare che una bravissima professionista come la Pennetta trovando il buco giusto in tabellone possa arrivare alla semifinale e anche oltre in un torneo vero. Lunga seconda vita a Kim Clijsters, aspettando la Henin, ma gli uomini sono attualmente un'altra categoria.

15 commenti:

spike ha detto...

Non vorrei esser tacciato di maschilismo, ma da sempre il tennis maschile è un'altra categoria.
Ieri bella partita, con un Federer perfetto nel primo set. Dopo, come gli capita un po' troppe volte ultimamente, ha accusato passaggi a vuoto che gli sono costati il secondo set e il match. Al quinto semplicemente non ne aveva più.

Unknown ha detto...

Direttore, occhi pallati anch'io. Sono francamente deluso da Re Roger: partita in mano (6-3 5-4 e servizio), una volta perso il servizio ha ceduto di schianto. Ha permesso a Del Potro di entrare in ritmo e non ha mai mutato tattica di gioco. Diamine, non puoi prenderti 25 diritti vincenti incrociati uguali identici e continuare a giocare sempre nello stesso modo. Del Potro è buono, tira forte e preciso, ma prova a farlo correre un po' a destra e un po' a sinistra, poi vediamo se è ancora lucido. Invece RF remava come il Chang dei tempi d'oro, e JMDP stava in mezzo al campo piantato come Andre The Giant a tirare manganellate. Aggiungi a questo una percentuale di prime palle simile ai liberi di shaq, e la frittata è fatta.

Stefano Olivari ha detto...

Ad un certo punto il diritto di Del Potro, anche quello in cross (devastante), era calato, ma Federer ha servito troppo male la prima per poter vincere una partita di solidità pura (come la semi con Djokovic, tutto sommato, decisa da pochissimi punti) contro un giocatore in forma super.

Unknown ha detto...

Stefano concordo. Aggiungo 2 cose su cui riflettevo
1. in realtà poi Federer ha giocato male ma ha avuto un'infinità di palle break (20?). Quindi nel complesso sicuramente un grande Del Potro, ma anche Roger non è stato ficcante come al solito sui punti che contano, che sono quelli su cui ormai si vincono le partite (non ho visto le statistiche ma credo che complessivamente i 2 abbiano fatto + o - gli stessi punti)
2. non hanno influito sul risultato, ma ci sono state 2 decisioni arbitrali che mi hanno lasciato basito: la prima su un ace di Federer, DP dice "non vale non ero pronto guardavo la bionda che passava", e l'arbitro dà 2 palle. La seconda su una prima di DP uno spettatore chiama out e Federer si ferma. Al che il giudice gli dice "sorry, ti sei confuso, punto a DP", Federer chiama il challenge, fuori!. E l'arbitro sereno rifà giocare 2 palle. Ma perché??

dag_nasty ha detto...

Servizio davvero disastroso per Roger, è lì la chiave del match. A me sembrava (ma forse era solo un'impressione data dalla prospettiva) che avesse dei problemi nell'alzata della pallina, che mi pareva sempre troppo bassa, e infatti una marea di servizi sono finiti a rete (di meno quelli lunghi). C'entra il vento?
Strano poi che questa debacle al servizio sia arrivata qualche mese dopo la pazzesca smitragliata di ace di Wimbledon.

Confermo inoltre che le due decisioni arbitrali di cui sopra sono state scandalose. Fossi stato in Federer al primo ace di Del Potro avrei detto "wasn't ready!"

spike ha detto...

@Lorenzo.
Non avevo notato queste due "chicche".
Tornando al match, è vero quello che avete sottolineato tu e Stefano, ma, ripeto, ultimamente Federer in questi match accusa sempre dei passaggi a vuoto. di solito riesce a recuperarli, oggi no.Comunque visti i giocatori attuali, se non avessero cambiato le dimensioni delle palline e il materiale delle corde, Federer avrebbe vinto tutti gli Slam finora da lui giocati

Unknown ha detto...

io da pezzente non sky ho visto la partita sulla svizzera italiana con il digitale terrestre (grande soddisfazione, erano anni che non vedevo tennis e quest'anno mi sono tirato tutte le finali dello slam, speriamo che Federer duri ancora lunga perché non credo che Wawrinka possa garantire la stessa copertura): concordo sul tema servizio, senza dubbio l'elemento chiave. Però se sei Federer devi provare a vincere anche nei giorni in cui non ti entra la prima. Banalmente, io avrei provato a giocare l'80% dei colpi rovescio su rovescio alternando back e top. Fai piegare quel pennellone di Del Potro 20 volte a game, poi vediamo se alla fine è ancora fresco.

Anonimo ha detto...

Per quanto riguarda l'ace di Federer con Del Potro che dice "non ero pronto" riporto la testimonianza di Scanagatta presa dal sito ubitennis:"...un punto che “Delpo” aveva avuto sacrosanta ragione di poter rifare: era caduto un bicchiere dagli spalti alle spalle di Roger, un giudice di linea si era mosso a raccattarlo, “delpo” si era fermato, Roger aveva battuto contro un avversario che non era pronto.. Dalla mia postazione avevo visto tutto benissimo. Incluso il giudice di linea alle spalle di “Delpo” che è andato a testimoniare l’accaduto obbligando l’arbitro a far ripetere il punto".

dag_nasty ha detto...

Però il replay ha dimostrato chiaramente che fino alla battuta di Federer, Del Potro era pronto e in posizione. Non si è rialzato. Quindi non si può dire che non era pronto, a mio avviso.

dag_nasty ha detto...

Comunque RF non ha perso per questo chiaramente...prima che qualcuno ironizzi strillando ad un "US Open falsato"!

alenar ha detto...

Verissima la considerazione sulla differenza di livello attuale tra i big in campo maschile e femminile. I top five maschili sono di un altro pianeta, ma anche a livello di primi venti ci sono giocatori importanti, tra le donne si rimane appesi alle lune delle Williams e al ritorno al futuro incredibile della belga. Sulla finale si può dire di tutto: partita strana, di intensità sacchiana, che Roger poteva chiudere più volte, ma Del Potro è stato davvero all'alteza anche di testa e di fisico e alla lunga ha preso il sopravvento. Decisive le percentuali di servizio di Federer. Non penso che si possa dire che lo svizzero abbia giocato male, anzi: darei molti meriti all'argentino che con la sua potenza lo ha lentamente demolito, costringendolo a rincorse pazzesche. Due note di colore: la gufatona di Canè sul 5-4, 30-0 del secondo set per Federer: "Roger qui si concentra al massimo sul servizio per stringere e chiudere il set, non lascierà scampo a Del Potro"; in un amen arriva il break, con lo svizzero che non aveva concesso nulla sino a quel punto. Pubblico fastidioso e incompetente, che continuava a disturbare il gioco negli ultimi set: Wimbledon è tutta un'altra cosa. Federer innervosito come non mai, anche per l'arbitraggio che mi è parso dilettantesco.

Ataru ha detto...

La gufatona gliel'ha tirata anche la CBS quando sul 5-4 30-0 è apparsa una statistica che recitava un eloquente 149-0 quando Federer si è trovato avanti 2-0 in uno Slam :D

Tra l'altro il punto che in quel gioco è valso l break point a DP in un primo tempo è stato chiamato out e poi girato al challenge, lunga vita all'occhio di falco.

Nick ha detto...

Sulla differenza fra tennis maschile e femminile basti pensare che la Clijsters ha vinto come ha vinto dopo due anni di inattività, mentre a Nadal sono bastati 3 mesi per cuasare un gap importante con gli avversari...

Unknown ha detto...

beh, Nadal ha anche smesso di bombarsi...

Simone ha detto...

Sarebbe anche ora d'abolire la tripla;nel senso del supersaturday,in questo caso supersunday.
Il 28enne Federer è stato se stesso fino al 5/4 del secondo set.
Poi è evaporato come la sua prima di servizio;il Mago Merlino antiDjoker l'avrebbe vinta in meno di due ore...
Curiose le similitudini con l'Aussie open di Gennaio:stesse difficoltà alla battuta e quinto perso 6/2.
Però questo Del Potro ha un'arma che Nadal non potrà mai esibire:il dritto da bombardiere.
Pennellone diventerà cliente fisso degli Slam,soprattutto quelli sul cemento;in una sera ha "scavalcato" il rivale generazionale Murray.
In fin dei conti il match è stato simile a quello di Parigi:ma il cemento non permette di rallentare a piacimento gli scambi.
Mai visto un declino così dolce di un Campionissimo:Nicklaus è avvertito...