di Libeccio
1. "Il Giro d'Italia 2010 partirà da Amsterdam", leggiamo su alcuni giornali senza soffermarci troppo. Poi ci riflettiamo e pensiamo che magari nel Trentino o in Val D'Aosta ci possa essere un paese che ospiterà l'inizio del prossimo Giro con questo nome: un semplice caso di omonimia geografica, insomma. Invece no, il prossimo Giro d'Italia parte proprio dalla capitale olandese. Perchè la corsa simbolo del ciclismo nazionale prende il via fuori dei nostri confini? Il Giro, è bene ricordarlo a chi legge solo la Gazzetta, non ha la dimensione internazionale del Tour: queste scopiazzature da poveracci, peraltro già viste in passato, sono un po' tristi.
2. Era il lontano 1963 ed avevamo appena 5 anni. Abitavamo in un piccolo paesino di montagna dell'Italia Centrale, escluso da ogni cosa: compresa la tv che ancora non arrivava nelle nostre case. Straordinariamente però arrivò in paese una tappa del Giro d'Italia con enorme stupore del paese intero e in particolare di noi bambini che assistemmo alla scena con uno sbalordimento che ancora sentiamo addosso. Poco prima che la tappa partisse, un ciclista di cui non avremmo saputo mai il nome ci si avvicinò e ci chiese in modo super segreto di procurargli un piccolo contenitore di caffè ('Due-tre caffè', disse) con molto zucchero. Aggiunse che non avremmo dovuto farci vedere da nessuno. Ci diede anche 200 lire per il disturbo (una enormità, in quei tempi). Considerandoci eletti del destino, corremmo a casa a perdifiato chiedendo a nostra madre di riempire una piccola bottiglia di vetro con una macchinetta di caffè (cosa che stranamente nostra madre fece senza discutere). Sempre di corsa tornammo nel posto dove la tappa era in partenza ma non trovammo più nessuno. Erano già corsi via prima che potessimo portare a termine la missione segreta. Nel 1963 un atleta che correva il Giro d'Italia durante la gara non poteva usare altro che acqua e qualche frutto (ricordate i tascapane posti dietro la schiena delle maglie pieni di banane?). Anche il caffè era considerato vietato. Bei tempi.
3. Per noi e per tanti altri suoi amanti il ciclismo è finito il 5 giugno del 1999 quando a Madonna di Campiglio vennero resi noti i risultati delle analisi (relativi alla tappa del giorno prima) riguardanti Marco Pantani, con globuli rossi ed ematocrito superiori al consentito. In quel posto, su quei tornanti, sotto quelle cime baciate da sole e vento per noi morirono il ciclismo e Pantani, che consideravamo uno straordinario antieroe positivo. Aveva tutto dell'antieroe, Pantani, e proprio per questo divenne per milioni di persone in Italia e al Mondo una straordinaria figura mitologica dell'uomo che può ogni cosa perchè poggia (esclusivamente) sulla sua ferrea volontà il destino intero della sua vita. Sembrava tutto tranne che un atleta, tutto tranne che un vincente, tutto tranne che un ciclista professionista. Eppure, a parte i valori ematici di un certo tipo, aveva qualcosa dentro che lo sollevava dal terreno insieme alla sua bicicletta quando decideva che era giunto il tempo di chiudere il gioco. Qualcosa che non si compra in farmacia.
4. Per noi il ciclismo è finito definitivamente quel giorno, in quel posto. Poi c'è stato il resto del film che aveva già un finale scritto. Pantani è uscito di scena a suo modo ed è stato un giorno di immenso dolore per chiunque gli abbia voluto bene e insieme a lui è uscito di scena il ciclismo a cui i mercanti del tempio hanno inflitto pene e fango a non finire. Da allora tutto e tutti sono stati travolti dal discredito in nome del vincere facile, dei soldi a mazzi, dei limiti sempre di più spostati "oltre". Vale però anche il discorso fatto tante volte anche su Indiscreto: il ciclismo non è lo sport più sporco, è solo l'unico (fra quelli popolari) ad avere cercato e quindi trovato il marcio.
5. Al ciclismo servirebbe una pausa (anche lunga) di riflessione, più di mille partenze da Amsterdam. Uno stop consapevole e regole ferree che colpiscano squadre e atleti in modo durissimo in caso di doping (radiazione perenne). Ma ci sembra che manchi il coraggio o che prevalga comunque il principio sciocco dello spettacolo che deve continuare. Ad ogni costo.
Libeccio
(in esclusiva per Indiscreto)
51 commenti:
Pantani è stato il mio ultimo eroe sportivo dopo di lui solo uomini per cui tifare per il gesto sportivo o per l'appartenenza alla squadra ma mai più quella passione dentro ....
Mi ritrovo moltissimo in questo post. Grazie.
Giro d'Italia del 1963? Come è bello lo sport quando si è bambini! Se noi tifosi non diventassimo mai grandi sarebbero risolti tutti problemi.
@nanomelmoso
Hai ragione, il suo modo di correre in bici aveva dell'eroico, quel qualcosa in più che ti catturava, anche le sue debolezze.
Italo
Pensa che invece io non sono mai stato affascinato da Pantani......
Post divino. Pantani era una rockstar, una leggenda. Quello che nessuno mai ci toglierà sono le emozioni che ci sapeva regalare. Solo lui. Ora seguo il ciclismo per inerzia ma senza assolutamente trasporto emotivo. Per me è stato l'unico vero eroe assoluto dello sport. E lo ringrazierò per sempre.
Per molti versi Pantani era un genio del ciclismo, così come Maradona era un genio del calcio. Quando scendeva di bicicletta, così come quando Maradona usciva dal campo di calcio, faceva e diceva fesserie.
uno si sfascia contro una macchina in contromano e poi guarisce e ritorana a vncere come prima. Era l'eroe che molti sognavano di essere.
Ho smesso di comprare la gazzetat dopo aver letto l'editoriale di Cannavò che lo scaricava. Prima l'hai pompato perchè ti faceva vendere un sacco di copie e poi l'hai mollato. Ma forse anche Cannavò era un ingenuo come me
@paperogha: Cannavò mi è sempre sembrato uno genuino, propendo per la tua seconda interpretazione.
Tra l'altro (non c'entra una fava, scusate) la gazzetta sotto la sua linea editoriale seppur troppo spesso colma di retorica è stata l'ultima versione leggibile a mio avviso...
il pirata correva per vincere .. e assaltava la salita facendosi beffe degli avversari, dava l'idea di saper osare per vincere non era un ragioniere come tutti i vincenti in molti sport che hanno smesso di dare emozioni proprio per quello.
Tutti fatti con lo stampino per veicolare i prodotti.
IO amo gli sportivi sporchi cattivi che lottano su ogni palla e se ne fregano del politicamente corretto ...
Poli, in realtà una certa deriva sensazionalistica cominciò proprio con Cannavò.....
Concordo con Dane, certi articoli sensazionalistici di Cannavò fanno il paio con la retorica di Caressa anche se con lui la Gazza un minimo (ma veramente un minimo) di dignità lo conservava...
Infatti, è ovvio che oggi rimpiangiamo Cannavò come rimpiangiamo Craxi e Andreotti, ma ai tempi di "Nordhal consiglia Karlstroem al Milan" c'era ancora lui.....
No, scusami, Craxi ed Andreotti io non li rimpiango affatto, nonostante i politici attuali siano peggio, al limite posso rimpiangere De Gasperi e Nenni...
Krug, nemmeno io sono un tifoso di Craxi e Andreotti, ma quando come Ministri hai la Carfagna e la Gelmini è evidente che scatta il "si stava meglio quando si stava peggio".
In questo momento il mondo sta parlando dell'ennesima figura di merda di Berlusconi, che ha paccato all'ultimo momento la visita dei reali di Giordania per "sopravvenuti improrogabili impegni" per poi farsi beccare dai paparazzi nel bordello di Putin (giornali italiani hanno avuto problemi con le rotative e non han potuto stampare la notizia...).
Io sinceramente preferisco Sigonella ed anche tu, ne sono sicuro, anche se cerchi di negarlo anche a te stesso....
ancora una volta giornali e politici rappresentano al meglio il nostro paese ?
se è vero che le parti più visitate dei grandi quotidiani online sono le gallerie licenziose
se è vero che una gran parte del fatturato di sky è dato dai programmi hot
allora capiamo come mai tutti vadano al bordello ...
i giornali ci danno l'informazione che la massa ricerca come ben spiegato da tanti brillanti articoli qua letti ...
io vorrei un giornalismo diverso a tutti i livelli ... posso solo cercare di dare i miei soldi a chi penso che faccia un buon giornale e cercare di dare il buon esempio
Sigonella è stato un enorme pippone a due mani (cit.) per tutto il Paese, me compreso anche se a mia parziale discolpa posso dire che all'epoca ero un ragazzino, resta il fatto che Craxi è quello dell'esplosione del debito pubblico, dello yuppismo e delle tangenti ed di ministri improponibili nè è stata piena anche la Prima Repubblica.
Di conseguenza pur giudicando la Seconda Repubblica peggiore della parte finale della Prima Repubblica se proprio devo rimpiangere qualcuno della Prima Repubblica faccio altri nomi; sai, non credo sia il caso di rimpiangere un prescritto per mafia...
@poli @paperogha parole sante su cannavò. era un ingenuotto pronto a salire sul carro dei vincitori. Gli do il merito che con lui la gazzetta era un giornale serio, non come ora che è un tabloid con le frasi evidenziate in giallo.
Come ha gettato nella merda Pantani dal 5 giugno lo ricordo benissimo. Infatti non rimpiango proprio Cannavò per le sue idee, solo lo stile al massimo.
Comunque Pantani mai è stato trovato dopato e, anche se prendeva qualcosa come tutti in quel mondo, sono e per sempre resterò convinto che a parità di condizione lui li staccava tutti. Dal 5 giugno ha cominciato a conoscere la cocaina e da lì non è stato più lui. Nella vita privata non è stato in grado di gestirsi, in quella sportiva è stato il numero 1 dei numeri 1 fino al '99.
Krug, ma che discorsi sono?! E' come se un tifoso del Napoli vedendo Lavezzi rimpiange Maradona.....E grazie al cazzo! Il problema è che vedendo Lavezzi si rimpiange, non dico Zola, ma anche Benito Carbone!...
Allo stesso modo mi pare comodo rimpiangere De Gasperi, e sti cazzi! Già che c'eri potevi nominare Giolitti!... :-D
Io non rimpiango i tempi della Milano da bere perchè li rivorrei, ma solo perchè erano meno peggio di questi. Quello era il discorso in atto, e cioè che visto il panorama odierno non si rimpiangono Beppe Viola e Gino Palumbo ma addirittura Cannavò...
Oddio, Giolitti era chiamato da Salvemini "il Ministro della Malavita", salvo poi ritrattare a denti stretti dopo vent'anni di fascismo (P.S Secondo me Giolitti è stato il miglior Primo Ministro che abbiamo avuto, nonostante tutte le sue malefatte)...
Dane ho capito, ma è come se tu mi chiedessi "Preferisci amputarti un braccio o una gamba?"... Se mi dici Berlinguer, Spadolini, persino Moro mi può star anche bene ma se parliamo del Padrino di Al Tappone e del Gobbo Mafioso, beh, scusami, a 'sto punto non amputatemi nulla, è meglio morire...
@Krug: "Oddio, Giolitti era chiamato da Salvemini "il Ministro della Malavita"
Perchè a diferenza di Salvemini o dei parrucconi aventiniani, Giolitti sapeva come procurarsi i voti. La differenza sta poi nel "come" utlizzarli quei voti...
"(P.S Secondo me Giolitti è stato il miglior Primo Ministro che abbiamo avuto, nonostante tutte le sue malefatte)"
E allora de che stamo a parla'?!...
"Dane ho capito, ma è come se tu mi chiedessi "Preferisci amputarti un braccio o una gamba?"..."
Vabbè, se per te avere al governo Craxi o la Carfagna son la stessa cosa è inutile discutere...
"Se mi dici Berlinguer, Spadolini, persino Moro mi può star anche bene ma se parliamo del Padrino di Al Tappone e del Gobbo Mafioso, beh, scusami, a 'sto punto non amputatemi nulla, è meglio morire"
Qualunquismo spicciolo, sarebbe come dire che se non puoi avere Van Basten avere Virdis o Oliveira è la stessa cosa. Se lo dici tu...
non si può però negare che quello che hanno fatto Craxi ed Andreotti ha preparato il campo per quello (e per qualcuno) che è venuto dopo, il che va ad aggiungersi alle loro cazzate
Piano, la Carfagna la posso paragonare a Remo Gaspari, così come ha senso paragonare Berlusconi a Craxi e non ad un ministro peones; posso concordare con te che la degenerazione della politica in Italia, la cui gestione non è mai stata limpida a partire dal trasformismo di Depretis, un Giolitti in un altro Paese verrebbe considerato un farabutto, in Italia lo consideriamo un grande Statista, non è mai stata così marcata ma personalmente vedendo il Craxismo come l'anticipazione del Berlusconismo non riesco a rimpiangerlo. E parlando di qualunquismo il tuo discorso mi sembra qualunquista; 'sta Seconda Repubblica fa' cagare allora rimpiango in tutto e per tutto la Prima... No, al limite rimpiango certi aspetti e certi personaggi...
P.S. Particolare che questi discorsi li facciamo il 28 ottobre, nello stesso giorno 82 anni fa' "simpatici" giovanotti decisero di fare quattro passi e visitarono la Città Eterna...
@Axel: esattamente come Candido Cannavò ha preparato il terreno per i Caressa, esattamente come a Craxi e Andreotti qualcuno aveva preparato il terreno prima, etc...
Ma metterli tutti sullo stesso piano è molto qualunquista e distorce la realtà...
p.s.: il problema della seconda repubblica non è il terreno preparato da Craxi e Andreotti (che bene o male statisti lo erano, mica come Berlusconi e la sua corte di pagliacci...), ma che quel terreno è stato goduto per "colpa" di Tangentopoli dai loro portaborse: ai tempi bestemmiavamo per colpa di Andreotti, oggi bestemmiamo per colpa di Mastella (ex portaborse di De Mita, no, dico: De Mita, non De Gasperi!...).
E' come se una Calciopoli di colpo spazzasse via Van Basten, Ronaldo e Maradona e lo scudetto se lo giocassero Marco Simone, Ganz e Carnevale.
Poi, certo: Van Basten se la tirava, Ronaldo andava alle feste e Maradona era solo un disonesto che segnava di mano, meno male che non ci sono più!.....
@Krug: "Giolitti in un altro Paese verrebbe considerato un farabutto, in Italia lo consideriamo un grande Statista"
Questa è una tua opinione che non trova riscontro negli storici stranieri, ad esempio...
p.s.: si chiamano statisti perchè governano gli stati, e per come fanno questo vanno giudicati. Giolitti aveva trovato il modo migliore per condizionare il voto locale, ma pochi sapevano come gestire la cosa pubblica bene come lui. E non mi riferisco solo a paragoni italiani...
"E parlando di qualunquismo il tuo discorso mi sembra qualunquista; 'sta Seconda Repubblica fa' cagare allora rimpiango in tutto e per tutto la Prima..."
No, il mio discorso è "ieri era meno peggio di oggi e quindi tornare a quei tempi sarebbe già un piccolo miglioramento" (e stavolta l'avevo scritto in italiano....). Perchè tutto ciò che è meglio di qualcosa (o meno peggio...) può esser rimpianto. Tu invece ragioni alla Galliani: "se non posso avere un altro Maldini allora mi tengo Favalli quarantenne".
Tu di Craxi vedi solo il tangentismo e lo metti sullo stesso piano di Berlusconi come capacità politica, per quello parlo di qualunquismo. Sarebbe come dire che Maradona vale Nedved o Inzaghi visto che ha segnato di mano contro l'Inghilterra.
Opinioni...
Stasera su questo post mi sento come Lobo,pagato dal Coniglietto Pasquale per uccidere quel vecchio bavoso di Babbo Natale.
1.Amsterdam è la città più vivibile di'Europa,dal punto di vista ciclistico,con Copenhagen.
Milano invece non chiude nemmeno il traffico della corsia opposta quando ospita(?)il Giro.
Il ciclismo serve anche per pubblicizzare uno stile di vita meno legato alla scatola di metallo che ci condiziona l'esistenza.
2.Era il 1960.
O forse prima.
3.Quel giorno lo sport italiano,non certo il ciclismo,perse finalmente la verginità.
Per tornare all'introduzione:Babbo Natale non esiste,dovrebbero spiegarlo subito a tutti i bimbi della terra.
Il mestiere dello sfregaselle è unico nello sport;per questo trovavo inconsueta tutta quella epica su un singolo corridore.
Il ciclista è eroico comunque,anche se si dopa come un ragioniere del catasto.
Soprattutto se arriva 61esimo a un quarto d'ora dal vincitore.
Fa 40000 chilometri l'anno, sanguina,piange e bestemmia.
Sta con la sua ruota a un centimetro da quella davanti(provateci..),cade(senza simulazione alcuna)e,se può,si rialza subito.
Prende caldo,freddo,solleone,pioggia,neve,vento:è così per tutti.
E' il motivo per il quale ho sempre trovato stonato,in uno sport vero,i valentinorossi di questo mondo.
Miguel Indurain è stato come suo fratello Prudencio:semplicemente ha fatto meno fatica per guadagnarsi il pane.
Anzi,al Tour o al Trofeo Bianchin si devono applaudire con più partecipazione gli ultimi,quelli che arrivano a telecamera spenta e con la tribuna già smontata.
Le rockstar lasciamole sui palchi:la strada è una cosa seria;cattiva e crudele.
4.Il Panta fu un bel personaggio,ma lo raccontarono parzialmente:fu sfortunato a ritrovarsi in una situazione indecorosa e basta.
Avesse avuto a fianco amici veri,non sanguisughe,sarebbe ancora vivo.
Però,sui libri e il web,si omaggia un santino.
Nessuno scriverebbe certe cose,anch'io me ne guardo,ma mi sarebbe piaciuto vedere il vostro sguardo,quella mattina di inizio Giro 1999.
Si era lontani dalle dolomiti e ci fu una discussione accesa tra Tafi e il Pirata,in diretta tivù.
Sui controlli incrociati,naturalmente.
Alla partenza della tappa,il dì dopo,insultarono il campione italiano di fronte alla sua famiglia.
I "suoi" non si vergognarono nemmeno delle lacrime della moglie e del figlio di Tafi,che partì in fondo al gruppo,come fosse un reietto.
La pietà,come dichiarò Visentini,non è contemplata nello sport.
Quindi...
5.Il d****g è un affare colossale:consente di gestire la sceneggiata,è una formidabile arma di ricatto,come una pistola puntata sulla tempia degli atleti.
Se affonda il ciclismo,morrà tutto il resto:sarà un domino.
Sono curioso di osservare le prossime evoluzioni:magari,tra vent'anni,sarà come la Bordeaux-Parigi,cioè sparirà.
Oppure come il MotoGp:allora sparirò io.
Simone, cercando a fatica qualcosa da contestarti ne ho trovata solo una: non scriver più qua dentro quelle cose nel punto 1). E' il posto sbagliato.....
@Dane:va bene,farò finta di eccitarmi alla sola idea di imbottigliarmi,con la scatoletta di metallo,in mezzo a tante altre; tutte di colori sgargianti e meravigliosi.
Con quelle forme perfette,quel suono armonioso,dal profumo incantevole e delicato.
Che quando c'è un incidente è sempre colpa della strada assassina e troppo stretta:allora arriva l'assessore e ne propone una nuova.
Sarà a undici corsie e,anche se cementificherà l'ultimo prato della zona,ci renderà tutti felici: perchè avrà a fianco un outlet con 1027 negozi,un parcheggio da 71880 posti e un megacinema con venti sale,che trasmetteranno naturalmente tutte lo stesso film.
E all'inaugurazione ci saranno anche la tipa del Grande Fardello e il ministro che cinque anni prima vinse la quarta edizione...
d'accordo al 99% con simone:
l'1% è rappresentato da una piccola difesa che voglio fare alla motogp: a quanti cm stanno dalla ruota dell'altro? Mi sembra cadano anche loro senza simulazioni, e che stiano su una cazzo di strada. Ai 300 all'ora.
Effettivamente, non capisco perché per mitizzare il ciclismo ci dev'essere il dagli alla motogp. Non mi sembra, da fuori, uno sport falso...
D'accordo su tutto con Simone, ed essendo romagnolo, in particolare sul punto 4.
ho fatto 4 anni anni il professionista, e devo dire che anch'io mi ci rivedo molto in questo post. la radiazione a vita non ci sarà mai per i positivi, perchè il doping è un business troppo grande, per tutti gli sport.
Dane forse mi sono spiegato male io; considero Giolitti il più grande statista italiano anche se fece il tremendo errore di non capire che dopo la guerra i tempi erano cambiati e contribuì a far cadere l'Italia nelle grinfie di Mussolini; a sua parziale discolpa c'è da dire che altri tra i socialisti, i popolari ed anche tra i liberali, ne capirono meno di lui e fecero più danni; detto questo in un contesto democratico potrebbe essere esecrabile ottenere i voti con le sue modalità, concordo con te che per giudicarlo bisogna tener conto della situazione italiana dell'epoca; indubbiamente se l'Italia si trasformò da Paese agricolo ed arretrato in un Paese moderno il merito è in gran parte sue e delle sue indubbie (almeno per me) capacità; ho tirato fuori il discorso di "Ministro della Malavita" anche perchè, purtroppo, in Italia si tende a dimenticare o a considerare in modo diverso i difetti delle epoche precedenti perchè di solito finiamo per vivere in una situazione peggiore della precedente; non considero Berlusconi e Craxi come statisti dello stesso livello, assolutamente, però in Craxi ci vedo anche tantissimi segnali della degenerazione della Seconda Repubblica, gli attribuisco la colpa di alcune degenerazioni della e non mi sento di rimpiangerlo; è come se avessi avuto Maldini, ora ho Favalli e rimpiangessi Jankulovski. Non pretenderei di avere nuovamente Maldini ma se devo rimpiangere qualcuno più in giù di Serginho (probabilmente non ci azzecca molto ma non mi venivano in mente altri terzini sinistri del Milan) non mi sento di scendere...
@Simone: tu rischi grosso! Stai almeno attento a non toccare il Global Warming che qua son pornti a spellati vivo!...
@Marattroni: la differenza è che quello che fai in bici lo fai pedalando e "non facendoti pedalare": la bici puzza più di vita.....
@Krug: "considero Giolitti il più grande statista italiano anche se fece il tremendo errore di non capire che dopo la guerra i tempi erano cambiati e contribuì a far cadere l'Italia nelle grinfie di Mussolini"
Fu il suo unico errore, ma tutti invecchiano ed anche Rivera dpo i 34 anni il regista lo faceva col dito indice invece che coi piedi...
"detto questo in un contesto democratico potrebbe essere esecrabile ottenere i voti con le sue modalità"
La democrazia è un sistema imperfetto in cui i miliardari che possono permettersi le campagne elettorali partono sempre avvantaggiati, non ci fossero i Giolitti i problemi dei tartassati sarebbe gestiti sempre dai tartassatori. Parlando di Giolitti, calcoliamo anche i rivali (e relativi sistemi per raccogliere voti...) coi quali doveva confrontarsi......
"in Italia si tende a dimenticare o a considerare in modo diverso i difetti delle epoche precedenti perchè di solito finiamo per vivere in una situazione peggiore della precedente"
Io non dimentico, soppeso e basta. Una volta in un derby Breheme prese 5 metri da Gullit (uno che normalmente agli avversari ne dava 10...) e gli interisti cominciarono a dre "Breheme è finito..."
Così iniziò il decennio dei Pistone e dei Centofanti...
"non considero Berlusconi e Craxi come statisti dello stesso livello, assolutamente, però in Craxi ci vedo anche tantissimi segnali della degenerazione della Seconda Repubblica, gli attribuisco la colpa di alcune degenerazioni della e non mi sento di rimpiangerlo"
Assolutamente d'accordo, però se mettiamo da parte l'emozione (l'altro giorno ero alla Fondazione Craxi ad assistere alla presentazione di un libro su Badget Bozzo, relatori Stefania Craxi e Sandro Bondi: ad un certo punto son stato indeciso se essere dispiaciuto o contento di non avere il porto d'armi...) non bisogna dimenticare che comuqnue Craxi era uno statista vero, per quanto discutibile ed esecrabile per molti (troppi) aspetti. Di quanti dei protagonisti di oggi possiamo dire la stessa cosa?!...
p.s.: e non dimentichiamo che Craxi non ha inventato un sistema, ci si è adattato sfruttandolo a proprio favore. Mo' pare che ha inventato tutto lui....
"è come se avessi avuto Maldini, ora ho Favalli e rimpiangessi Jankulovski"
Il problema è che tu Maldini non lo hai mai avuto, quindi Serginho hai tutto il diritto di rimpiangerlo (non puoi paragonare Craxi a Jankulowsky, siamo seri...). Io sono nato nel 74, posso rimpiangere Breheme ma non Facchetti...
@Dane
Che ti devo di', opinioni, per me Craxi è stato un valido "animale" politico (riuscì ad ottenere tantissimo con alle spalle un partito da 10-14%) non un grande politico (termine che utilizzo per persone che riescono a fare veramente qualcosa di importante per la collettività); ribadisco, non potrò rimpiangere De Gasperi perchè giustamente dici tu non ho vissuto nella sua epoca però se devo rimpiangere qualche figura politica degli anni Ottanta opto per Pertini, Berlinguer ed al limite Spadolini, non sicuramente per Craxi.
@Marattroni,Leo:non sto criticando il gesto del pilota,anzi.
E' uno spettacolo funambolico,vagamente postmoderno e pure fascinoso.
Mi riferisco al contenitore:una scatola vuota,comprata e (s)venduta da un'azienda di marketing.
Son riusciti a banalizzare e liofilizzare lo sport motoristico più naif.
Un'esplosione circense di colori e marchi,esaltata da budget folli che hanno stroncato l'essenza del motociclismo,ovvero le squadre private e le cilindrate "inferiori".
Il brand,perfetto,è quello di una Formula Uno giovanilistica,meno feroce e più spensierata.
Una recita a soggetto,imperniata su uno barra due o tre personaggi; le differenze tecnologiche tra riccastri e poveracci sono tali da aver scavato un abisso.
Quanti piloti corrono realmente in MotoGp?
Era ipotizzabile,ai tempi di Spencer e Roberts,che si consentisse...all'utilizzatore finale(..)di usufruire della stessa marca di pneumatici del concorrente più pericoloso,solo ed unicamente per lui?
E' un reality televisivo,confezionato e gestito benissimo;ma il punto di riferimento non sono Agostini,Sheene e Rainey,bensì il wrestling.
La posse che ci gira attorno si è costruita questa rendita,basata esclusivamente sulla frode di qualsiasi regola sportiva e soprattutto fiscale.
E' un carrozzone profetico,visto che alcune federazioni internazionali si stanno modellando di conseguenza:pensate che la Fiba ha due sedi,una a Monaco(storica) e l'altra in Svizzera.
L'Italo Muti potrebbe spiegare meglio di me la doppia finzione,pardòn funzione, dell'apparato:roba da rendere orgoglioso Blatter...
Quest'anno lacrime per l'addio Kawasaki:ma vi rendete conto che il risparmio sul reparto agonistico ha significato la salvaguardia di 1000 posti di lavoro in Giappone?
Mille operai!?
Io sono terrorizzato dall'idea che il ciclismo,gestito dalla banda Uci,stia studiando lo stesso modello.
Una domanda disinteressata:non è che la Superbike sia più vicina allo spirito del motociclismo nomade dei tempi che furono?
Ah,Marat:meravigliosa l'icona che hai scelto...
@Ale:danke!
@Teamaccordi:all'Uci basterebbe far gestire il pisciatoio a qualcuno di esterno ma non troppo.
Così si tornerebbe agli anni della "pulizia" e del silenzio:i primi novanta...
Come fanno oggi Atp e Fifa.
@Dane:ma quale cambiamento climatico!?
E' il 29 ottobre,sono in montagna e ci sono 18 gradi all'ombra: normalissimo...
Apprendo con una certa soprpresa che Craxi era, oibò, un rinomato statista. Giusto per puntualizzare Craxi era un farabutto, un volgare ladro, condannato peraltro a svariati anni di galera (impresa non facile per un politico...)
Poi possiamo anche pensare che chi sottrae il denaro alla gente sia uno statista, basta mettersi daccordo sui termini...
Dag, rinomato l'hai detto tu, io ho detto solo statista. Se ne ricordi solo i magheggi (e non magari le anticipazioni sul liberalsocialismo) sei come quelli che di Moggi ricordano solo Calciopoli e non anche il fatto di essere andato a prendere Zidane e Davids tra i lazzi della concorrenza.
Non ho più toccato l'argomento perchè ritenevo che Krug l'avesse chiuso col suo "per me Craxi è stato un valido "animale" politico (riuscì ad ottenere tantissimo con alle spalle un partito da 10-14%) non un grande politico (termine che utilizzo per persone che riescono a fare veramente qualcosa di importante per la collettività" che secondo me dice tutto e chiude le discussioni.
Craxi non è un santino nemmeno per me, ma se adesso mi rimettete in bocca parole mai dette vi ci mando perchè mi sono un po' rotto.
Se non siete in grado di coglier le sfumature e sapete solo dividere il mondo in bianco e nero evitate di provocarmi.
Craxi era un incapace, l'inquinamento non esiste, e il campionato italiano è il più bello del mondo, ora che vi ho fatto contenti evitate di rompermi i maroni, grazie.....
p.s.: la condanna alla galera ai danni di Craxi vale l'antidoping fatto a Maradona nel 94. "Quando sarete grandi" comincerete a farvi delle domande e a capire certi perchè.....
Dag, tecnicamente non era un ladro. Era un corrotto. Aveva capito che una sua (loro)firma valeva miliardi e si faceva(facevano) "pagare". Mi dirai tu: ecchissenefrega del "tecnicamente". Oibò, hai ragione!
Alt, la condanna di Craxi vale la condanna di Moggi. Ne hanno preso uno per NON acchiapparne 100......Ad esempio: Craxi segretario del Psi "non poteva non sapere", Giuliano Amato vicesegretario "poteva non sapere".....Al mio paese, ripeto, si chiama "regolamento di conti tra bande".....
la condanna di Craxi forse era perchè si era appropriato di migliaia di miliardi, ma non per usarli in ambito politico, ma proprio per tenerseli e arricchirsi personalmente. Per distribuirli ad amici e parenti e svariate altre nefandezze.
E se anche vogliamo dire "sì ok rubava però governava bene" non sono comunque daccordo: come ha già ricordato Krug il debito pubblico italiano con Craxi è letteralmente esploso, più che raddoppiato mi pare. Del resto non è che gli elettori fossero estasiati dal Bettino: 14% massimo!
PS: Sigonella? ah sì quando Abu Abbas, assassino della peggior specie fu spedito in Iraq, dove è morto nel 2004. Minchia che statista, è riuscito a farlo condannare in contumacia!
PPS: lo statista ha messo Gerry Scotti in parlamento.
Mi trovo nella malaugurata situazione di esser costretto a ribadire per l'ennesima volta che non ho fatto nessun elogio nè dell'uomo nè del politico Craxi.
Ho solo detto che era uno statista e che quello che faceva sapeva come farlo.
In tutto questo non vi ho messo nessuna accezione positiva...
p.s.: ogni ignorante può mistificare le ricostruzioni storiche che vuole, ma forse il giudizio giusto su chi legge i miei post qua dentro è quello accennato ai tempi da Krug.....
come ti dicevo prima basta mettersi daccordo su cosa sia uno statista, io ne ho un'idea un tantino diversa.
Sai ho questo problemino di pregiudizio con i ladri latitanti.
ah tra l'altro, che sapesse fare quello che faceva nessuno l'ha mai messo in dubbio...anzi!
Sulla mia libreria il "Dag_nasty - Italiano, Italiano - Dag_nasty" non c'è, in italiano statista (termine che ho utilizzato per distinguere Craxi dai pagliacci incompetenti di oggi) ha un significato ben preciso.
Poi puoi avere tutti i pregiudizi che vuoi sui latitanti, ma sarebbe il caso che imparassi a leggere. Così scopriresti i motivi del salvacondotto concesso al criminale Abu Abbas.....
p.s.: cioè, mi state facendo difendere l'operato di Craxi! Incredibile, me l'avesse predetto la Zingara non ci avrei mai creduto...
Si si fantastico l'episodio di Sigonella, carabinieri di fronte ad una base nato per difendere quattro terroristi. Tra l'altro per fortuna che quelli della Delta non fecero fuoco, ché i Carabinieri non li vedevo mica tanto bene nel caso :)
Eccheppalle, mo' mi tocca pure difendere il cinghialone ed associarmi ai distinguo fra Berlusconi e Craxi fatti da Dane; dag il fatto che la persona in questione (Abu Abbas) fosse un terrorista non implica che gli Stati Uniti potessero violare il diritto internazionale, far atterrare sul suolo di un alleato un aereo, prendere una persona e farne quello che volesse; dopodichè vedo una certa differenza fra l'elezione al Parlamento di Gerry Scotti e delle varie personalità che prosperano come funghi nel regime mignottocratico (cit.) berlusconiano visto che all'epoca si poteva esprimere la preferenza per il candidato (in soldoni coglioni quelli che hanno votato per Gerry Scotti, Craxi l'ha "usato" eventualmente per "catturare" i voti dei giovani e dei teledipendenti); con questo, ribadisco, non voglio fare l'apologia di Craxi personaggio che assolutamente non incontra la mia stima, e nemmeno Dane voleva farla, se mi posso permettere x un secondo di parlare in vece sua, si disquisiva della differenza fra la politica di allora e quella di adesso e l'unica differenza era che Dane, vista la situazione di adesso rimpiangeva un po' Craxi ed il Craxismo ed io nonostante tutto non ce la facevo senza farmi prendere da sudori freddi...
"ma forse il giudizio giusto su chi legge i miei post qua dentro è quello accennato ai tempi da Krug....." Oddio, che ho detto?
riassumendo per amor di pace: Craxi era un calcio in culo, meglio dei calci nei coglioni che abbiamo oggi, bisogna solo capirsi se è giusto rimpiangere i calci in culo
"la persona in questione (Abu Abbas) fosse un terrorista non implica che gli Stati Uniti potessero violare il diritto internazionale"
certo, ma converrari che forse il grande statista avrebbe fatto meglio a farlo processare (in Italia, è ovvio) che rispedirlo fra le braccia di Saddam. Si vede che lo statista aveva preso differenti accordi.
Krug, che la base della US Navy di Sigonella sia territorio italiano mi giunge nuova.
Dag L'hombre in questione aveva un passaporto diplomatico e non era così facile processarlo anche se si fosse voluto; che poi non si volesse nemmeno è un altro discorso.
Vincenzo è una base NATO ed ha una giurisdizione diversa, ad esempio, di Guantanamo.
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