Ranieri e il Massimo

di Libeccio
La rivalutazione di un allenatore, gli italiani di Haiti, i numeri benefici sulle magliette, il vecchio granata Gaucci e l'interesse per il calcio spalmato.


1. La situazione Juve sembra più intricata, dopo la sconfitta subita col Chievo e la solita manifestazione di 'fiducia' a Ferrara. Premesso che se ci affidassero una squadra di A la porteremmo dritta in serie B (comiche alcune lettere alla Gazzetta o a Tuttosport, del genere 'Io che ho giocato a calcio in Promozione vi dico che...'), crediamo che la crisi Juve sia legata a una pianificazione sbagliata e a scelte perlomeno confuse. Anche quelle in teoria principale. Tutti sanno che Lippi ha impostato la campagna acquisti e scelto l’allenatore che doveva “condurre” la squadra fino alla fine dei mondiali, quando Lippi rientrerà in società con tutti gli onori del caso. Anche le dichiarazioni di Lippi di inizio campionato, “La Juve vincerà lo scudetto”, erano un modo di preparare il terreno e indicare nel blocco Juve lo schema di riferimento per la nazionale. Ora tutto il disegno sembra in crisi e anche ciò impedisce di fare scelte chiare e coerenti. Situazione spiacevole e per nulla facile, soprattutto a guardare cosa sta facendo Ranieri a Roma. Se Ranieri fosse stato lasciato tranquillo a lavorare a Torino, oggi la Juve che posizione di classifica occuperebbe? Per gli juventini Lippi è il massimo, non ci sono dubbi, ma fra gli altri allenatori una graduatoria di bravura è comunque possibile.
2. A Roma ad un’asta pubblica è stata acquistata una tomba al cimitero del Verano per la modica cifra di 900 mila euro. Ad Haiti i cadaveri sono abbandonati a migliaia per le strade e mostrati con insistenza in mondovisione senza ritegno alcuno. Sono le infamie del nostro tempo. Le immagini che stiamo vedendo sono terribili e drammatiche e ci colpiscono come mai era accaduto in passato: addirittura anche il calcio italiano ha fatto la sua parte, fra aiuti finanziari (per ora solo sbandierati) e minuti di silenzio che per l'occasione sono stati davvero di silenzio su quasi tutti i campi. Nonostante ciò, molti giornali nostrani riportano in prima pagina il dramma delle poche decine di italiani ivi dispersi. Titolo visto stamane in rassegna stampa: “Si cammina su un tappeto di cadaveri. Paura per gli italiani dispersi”. C'è chi dice che il campanilismo sia la vera forza del nostro paese, ma a noi fa ribrezzo così come molti suoi sottoprodotti (non ultimo la mafia, nelle sue varie forme).
3. Fra poco spunteranno sui vari campi le magliette con i numeri di telefono, quindi è bene ricordare che stanno spuntando anche organizzazioni cosiddette umanitarie che non esistevano fino a 48 ore fa. Dal nostro punto di vista gli sciacalli umani sono ben peggiori di quelli animali. Diamo anche  noi una mano ad Haiti, ma facendo attenzione a come e tramite chi. In occasione dello tsunami che pochi anni fa colpì drammaticamente il sud est asiatico circa il 70% degli aiuti che allora vennero raccolti in mastodontica quantità, finì nelle tasche di soggetti, organizzazioni, istituzioni, che in quell’area geografica non avevano neanche fatto un viaggio last minute (dati Onu). Un dolore ancora più grande per quello che sta accadendo in quella sfortunata parte di mondo.
4. Grande fermento nel calcio nazionale e internazionale. Stando a quanto si legge sui giornali Cairo sarebbe sul punto di mettere in vendita il Toro non essendo riuscito non diciamo a rilanciarlo, ma perlomeno a garantirgli un posto dignitoso nella massima serie italiana. Così l’ennesimo tentativo di ridare lustro ai granata si è risolto in quasi farsa, con l’appendice delle scommesse ancora da chiarire. Per rilevare la società si è già fatto avanti Gaucci che ha manifestato la volontà di subentrare, aggiungendo che è il suo sogno da sempre (e ti pareva). La memoria è sempre corta, se davvero Gaucci dovesse farcela qualcuno che gli metterà una sciarpa del Torino al collo lo troverà di sicuro.
5. L’Italia in realtà è una repubblica fondata sempre di più sul calcio, unico elemento unificante. Il campionato di calcio (serie A) si giocherà sempre più spesso spalmato: il venerdi sera (per dare modo alle squadre impegnate nelle gare di Champions di avere più tempi di recupero), il sabato (già accade), la domenica alle 12.30 (avventura già iniziata), la domenica pomeriggio e la sera (ordinaria amministrazione) e, udite udite, anche il lunedì sera a far data dal 2011. “Il range utilizzabile del calcio deve essere allargato”, hanno detto i maggiorenti del pallone nostrano, aggiungendo: “per l’interesse di tutti”. Tra questi interessi il nostro non figura, ma non siamo talmente malati di protagonismo da pensare che in quel “tutti” ci potessimo stare anche noi. Purtroppo il calcio è una delle poche cose della vita che non viene mai a noia. Incredibilmente sfugge addirittura alla legge economica dei bisogni saziabili che vale per qualsiasi altra cosa. Anche il Padreterno quando ha creato l’uomo gli ha concesso un giorno della settimana da dedicare al riposo. Lo stesso dovrebbe accadere con il calcio: un giorno a settimana da dedicare (insieme al riposo) al calcio andava più che bene. Poi uno si potrebbe (dovrebbe) interessare anche d’altro per essere Persona a più dimensioni e non diventare un animale da telecomando. Non ci pare che sia più possibile: il lunedì si gioca il campionato, il martedì ci sono le coppe, il mercoledì le coppe o il campionato, il giovedi le coppe o la coppa italia, il venerdì il campionato, il sabato idem e pure la domenica. Ma occorre fare uno sforzo tutti; per l’interesse di tutti…..
Libeccio
(in esclusiva per Indiscreto)

75 commenti:

mizio71 ha detto...

Su Ferrara c'è poco da dire: lui è stato presuntuoso accettando un incarico senza avere l'esperienza MINIMA per farlo. Guardiola è tutta un'altra cosa e non si può pensare di copiare in altri ambienti certe situazioni. Lippi dirigente è poi una grande sciagura: un conto è se tornasse alla Juve come allenatore, date le sue indubbie capacità da quel punto di vista, ma come dirigente un uomo così polemico e puntiglioso non lo vedo, peggiorerà le cose. La juve per un vero rilancio, dopo 3 campagne acquisti sbagliate, deve cambiare la dirigenza, la proprietà deve ricomparire: inutile chiederdsi perchè Moggi abbia potuto fare il buono ed il cattivo: non esiste più una società !!!! Pensate, per non spendere 15-18 milioni per Xabi Alonso, ne hanno speso prima 9 per Poulsen, concedendogli uno stipendio da grande stella (sigh), poi altri 25 per F. Melo: risultato, un giocatore inutile (il danese) ed uno poitenzialmente forte pagato però troppo ed utilizzato in un ruolo non suo. E non cito Almiron e Thiago. Poi potremmo dire dove deve andare una dirigenza che a gennaio non riesce a prendere un suo prodotto del vivaio, di cui detiene la comproprietà (Lanzafame), che richiama in patria il povero Paolucci (così, per rovinargli definitivamente la carriera) e che pensa di richiamare un infortunato (Palladino), per l'emergenza infortuni. Una dirigenza che non sa nemmeno perchè da 2-3 anni ha i giocatori sempre azzoppati ... Insomma, una versione burlesque di Moratti, senza i soldi di Moratti !!! E poi ci si domanda perchè i tifosi invocanop l'improponibile: il ritorno di Don Luciano... Vergogna Blanc, vergogna Secco, state facendo rimpiangere la il peggio del calcio made in Italy ...

nanomelmoso ha detto...

Anche me il discoscorso " non ci sono italiani tra i morti" ha sempre lasciato un po perplesso a maggior ragione poi in un disastro epocale come quello di Haiti

Chissà magari nel disastro ci sarà l'occasione di ricostruire quella parte del mondo in modo migliore ma forse invece saranno sempre i soliti a mettersi in tasca i soldini.

mizio71 ha detto...

Dimenticavo su Haiti: scandaloso far vivere la gente così. Scandaloso ricordarsene solo ora. Scandaloso non saperli aiutare. Anche io non mando mai soldi per le emergenze, perchè sono sicuro che la maggior parte sparisce: devono essere gli Stati ad intervenire in casi del genere. L'Italia non mi sembra abbia fatto tantissimo, giusto un Falcon con qualche aiuto ... Il problema è che aad Haiti non esiste più un governo. Ma come si fa a non costruire almeno i palazzi governativi in sicurezza ???

Nick ha detto...

Mi auguro che si completi il progetto di Lippi e che lo spingitore di passeggini possa essere, come merita, la pietra tombale sul recente passato bianconero.

Stanno diventando una caricatura della prima Inter di Moratti. Aspettiamo con ansia i loro Tardelli e i loro Lippi, ben sapendo che non potremo mai godere più di così.

La polemica sullo "spalmamento" del campionato, invece, non la capirò mai.
Non volete le partite il venerdì sera? Non guardatele. Cosa vi cambia?

kalz ha detto...

Subito dopo le sentenze di Calciopoli io mi sono fatto un'opinione: La Juve ci metterà dieci anni a tornare una squadra, e una società, vincente. Mi sembra stia perfettamente rispettando la "mia" tabella di marcia.

gareth ha detto...

Il discorso del " non ci sono italiani tra i morti" è brutto da sentire, ma se la televisione deve essere anche uno strumento di servizio, pensate anche a quelle cento o duecento famiglie che hanno parenti ad Haiti, e che comprensibilmente penseranno come prima cosa alla sorte dei loro cari. Sembrerà anche un atteggiamento cinico e provinciale, ma per qualcuno sapere che " non ci sono italiani tra i morti" dal TG, prima che la Farnesina abbia notizie più precise, può essere motivo di grande sollievo (anche se in questo caso mi sembra che le cose stiano diversamente)

jeremy ha detto...

Gareth, d'accordo sul fatto che di questi italiani un servizio d'informazione debba dare notizie, sia per cronaca sia per servizio vero e proprio alle famiglie, ma da qui ad aprire i giornali e i telegiornali c'è una differenza. Scaletta giusta sarebbe: Haiti, continua la tragedia del terremoto, servizio con immagini e resoconto degli interventi, stacco, notizie degli italiani dispersi con informazioni rilasciate da qualche funzionario della Farnesina.

VVVVVVVVVVVVVVVV ha detto...

Su Ferrara penso che in questa situazione ci sia poco da fare: se prendono Hiddink quello gli mostra una lista della spesa che non fa rima con Paolucci, se tengono Ferrara non arrivano in Champions. Se prendono un traghettatore tutti i giocatori capiranno che siamo al 'si salvi chi può' e quindi non credo che si caverà un ragno dal buco. Ormai la Famiglia sta solo aspettando il compratore giusto. Sul discorso degli Italiani di Haiti, posso in parte capire il discorso di Gareth, ma onestamente i numeri sono così bassi (e così stridenti con la tragedia), che si poteva avvisare per telefono tutti (avete presente la pubblicità di Fiorello per la Fiat?). Uno spazio così spropositato è ingiustificabile, sarebbe bastato un riferimento ad un numero verde. Sul discorso aiuti probabilmente donerò tramite Save the Children. Sui cugini non mi sento di commentare.....

Ale ha detto...

@ Nick Se dall'avvento della pay-tv il campionato italiano di serie A è passato dalla pole position al terzo posto come qualità in Europa (e mi tengo largo) e dal primo al quarto posto come media spettatori a partita (le partite con gli stadi vuoti sono ormai una regola: siamo passati dai 35000 ai 23000 in pochi anni), staccato di gran lunga da Germania (quai 43.000 a gara) ed Inghilterra (34.000), può darsi che qualcuno il problema lo voglia analizzare. Se per te va bene così perchè l'Inter vince scudetti in serie e puoi vedere 1000 partite al giorno, nulla da obiettare ma chiunque voglia fare un discorso globale sul calcio italiano non può non notare il trend negativo e dedurne che l'uso (non le tv in sè, ribadisco) spropositato e mirato della tv stia dando un buon contributo.

eltopo1971 ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
eltopo1971 ha detto...

perchè, prima il successo delle italiane era legato al numero delle presenze sugli spalti?

non mi risulta sia mai stato un fattore..

anzi, incide niente sui bilanci.. il grosso lo fanno i diritti tv..
e quelli li hanno tutti..
e a parità di ciò magari vuol dire che all'estero hanno meglio saputo valorizzare il prodotto..

nanomelmoso ha detto...

Da quello che ho sentito il problema è anche far arrivare gli aiuti è come una zona di guerra non ci sono aeroporti non ci sono vie di comunicazione non vi è nulla.

Cmq avete sentito la polemica sulla fondazione del cantante dei fugees che è haitiano di origine?

Raccoglieva fondi e si da super stipendi ....

un'altra cosa mi ha fatto riflettere gl iamericani sono molto più ricchi di noi il famoso messaggino non vale 2 euro ma 10 dollari.

GuusTheWizard ha detto...

@nano
... quella dei 10 USD l'ho notata anch'io.
E comunque sono rimasto un pò stupito dalla velocità con la quale Obama ha inviato le truppe (non dico gli aiuti, ma esercito e marina)

paolo ha detto...

@nick, dane.
Scusate ma io sono ancora qui a scervellarmi sulla fuga del vetrinista......
ne avete già discettato?

nanomelmoso ha detto...

gus non è la prima volta che manda colà le truppe quello è il suo giardino di casa e se puà metterci un paio di marines prima che arrivi lo chavez di turno lo fa ....

GuusTheWizard ha detto...

@nano
.. infatti ma ha stupito soltanto la velocità con cui le hanno mandate (fra l'altro passando con autorizzazione sullo spazio areeo cubano).

Ale ha detto...

@ eltopo1971 Non mi sembra d'aver detto che i nostri successi dipendessero dal pubblico. Ho riportato statistiche ufficiali che dimostrano un calo di spettatori piuttosto pronunciato cercando di capire a cosa fosse dovuto e portando come una (non la sola, sia chiaro) spiegazione l'eccessiva trasmissione di partite in tv. Si può vincere anche con lo stadio vuoto e perdere col tutto esaurito ma il forte calo di spettatori è innegabile. Credo che la solfa degli stadi obsoleti abbia una parte di verità (molto piccola) ma in realtà sia una scusa per mungere soldi pubblici e mantenere lo status quo televisivo. Non a caso è un cavallo di battaglia di Galliani.

Tani ha detto...

@Guus: anche il Canada ha mandato subito 1000 soldati. Ma in un paese dove il Governo è inesistente, qualcuno dovrà pure garantire un minimo di organizzazione e sicurezza a chi ha l'impossibile compito di distribuire aiuti.

nanomelmoso ha detto...

anche l'italia vuole mandare la sua portaerei ...

gli stadi vuoti sono tristissimi ... vinci 4 0 contro il siena ma l'atmosfera è di scazzo totale manca fossimo impegnati a guardare le cheerleader e a mangiare tacos ....

Nick ha detto...

@Ale, visione quantomeno parziale: l'avvento delle pay-tv, anno prima o anno dopo, è stato fattore per tutti i campionati europei. Trovo difficile, quindi, che la caduta di competitività e fascino della Serie A possa derivare da un evento che, appunto, si è verificato identico in Inghilterra, in Spagna, in Germania e in mille altre nazioni.
Al contrario: dopo la squalifica dalle Coppe Europee l'Inghilterra ha iniziato a imporre il proprio prodotto con l'avvento della Premiership: pay-tv a tutte le ore, marketing sfrenato, il cliente prima del tifoso, partite spalmate in ogni minuto e prezzi degli stadi alle stelle. Perché il loro calcio è avanti a tutti (ammesso che lo sia, ma non è questo il punto)?
Non credo, onestamente, non solo che le pay-tv siano un fattore determinante…ma che siano un fattore tout-court. Anzi.

@Paolo, non se n'è più parlato…aspetto Dane, che credo conosca una parte della storia che a me manca!

@Haiti…scusate, ma chi doveva mandarli i soldati se non gli USA che, oltre a essere direttamente coinvolti, sono lì a due passi?
(perché non si discute la necessità di inviare soldati in una situazione del genere, no?)

GuusTheWizard ha detto...

@Nick + Tani
Non so, magari l'ONU. Poi è chiaro che gli americani ed i canadesi sono in zona, oltre al mitico Falcon italiano, sempre fra i primi ad arrivare (secondo me è sempre il volo, non sia mai che arriviamo giù dal podio nella corsa a chi è il popolo più generoso del sistema solare).

jeremy ha detto...

Nick, se propini un prodotto valido piu volte la settimana ha un senso. Se spalmi un prodotto di merda no perche non solo non lo valorizzi ma lo porti a disgusto. E infatti in Premier non trasmettono tutte le partite in diretta proprio per non svilire il prodotto. Questo per il lato economico aziendale. Per il lato nostalgico non mi metto di nuovo a discutere di quanto mi faccia cagare questa proposta. Per il lato reale, di persona che è in possesso del libero arbitrio, non me ne frega niente: se voglio vedere la partita la vedo, senno no.

Nick ha detto...

Ho capito...il problema sono gli USA.
Come al solito...

Nick ha detto...

@Jeremy, certo: ma torni a me quando dico che il fattore NON sono le pay-tv.
Non è la scatola, è il contenuto...

anjo ha detto...

Penso di linkarvi un utile contributo sulla storia USA-Haiti:

http://temi.repubblica.it/limes/haiti-nelle-braccia-delloccidente/10253

Dane ha detto...

"@nick, dane.
Scusate ma io sono ancora qui a scervellarmi sulla fuga del vetrinista......
ne avete già discettato?
@Paolo, non se n'è più parlato…aspetto Dane, che credo conosca una parte della storia che a me manca!"

Ehm...no, forse mi sono espresso male ed ho dato erroneamente l'impressione di detenere chissà quale segreto. Io intendevo dire solo che il caso della fuga del vetrinista è molto interessante e ci sarebbe da parlarne perchè esula dalla routine dei trasferimenti.
In mezzo ci sta tutto, tra cui molti aspetti noti e già sviscerati dai media: dalle cose rispettivamente rinfacciate dopo la finale di Istanbul all'insofferenza della moglie per ceti "svaghi" del marito, dal cattivo rapporto insorto con allenatore e spogliatoio all'insofferenza per un ruolo extrasportivo che lo stesso spogliatoio rifiutava di riconoscergli, dalle liti scatenatesi per la famosa operazione al naso al fatto cha certi svaghi abbia partecipato un parente prossimo di un gentiluomo della curva che promise vendetta, dall'amicizia col Presidente che intendeva acquistarlo allo stipendio che lo stesso presidente gli aveva promesso.
Il tutto condito dal fatto che il suo paese avrebbe concorso per l'organizzazione di un grande evento sportivo finanziato in gran parte da una cordata tra cui proprio il Presidente che lo voleva nella propria squadra e il fatto che in quello stesso paese un eroe nazionale come il più grande saltatore di tutti i tempi non possa girare a piedi per le vie della propria città...

GuusTheWizard ha detto...

@Nick
Il problema non sono gli USA, il problema è che se fra qualche tempo nella poverissima ex repubblica sovietica del Vattelapeskistan al confine con la Cina un terremoto devastasse tutto, chi fermerebbe i Cinesi (con subito a ruota il solito Falcon italiano) dal presentarsi il giorno dopo con gli aiuti umanitari e 100.000 militari ??

Italo Muti ha detto...

@Dane
Dimentichi una cosa, la nazionalità del cerbiatto e la location della sua patria natia
@Guus
I Cinesi sono sempre più avanti, si sono comprtai mezzo continente africano nel silenzio generale. E' probabile che ne farò una puntata quando avrò tutti i dettagli. E l'accerchiamento continua. Mandami un amail, così ti rispondo sulla questione del libro italomuti@yahoo.it

Italo

Dane ha detto...

Italo, sicuro che lo abbia dimenticato?!... ;-)

GuusTheWizard ha detto...

@Italo
I Cinesi sono avanti, ma soprattutto sono tanti, tantissimi.
Sull'Africa sono abbastanza informato: se la stanno comprando a pezzi (Sudan, Angola, ecc, ho letto anche di avamposti Nord Coreani al confine Sudan-Libia). Dal punto di vista delle materie prime il bottino è molto ghiotto e le multinazionali Occidentali stanno provando a resistere.
Adesso ti mando l'email.

jeremy ha detto...

La Cina sta concludendo il suo cursus verso la conquista silenziosa del mondo. A livello produttivo, fa le veci di tre/quarti del globo. A livello finanziario, credo che ormai abbia soppiantato gli americani. A livello politico militare, praticamente sta aspettando l'occasione adatta per fare il vocione grosso, visto che le guerre ufficiali le possono fare solo gli States e la Russia.

Italo Muti ha detto...

@Dane
Allora è un silenzio tattico visto che parliamo di scacchiere internazionale
@jeremy
La Russia sta prendendo fiato, il tempo prezioso che SB gli ha regalato
@Guus
Africa, il Brasile dei prossimi anni.

Italo

delgiu ha detto...

Ferrara è non licenziabille. Punto. Ricordatevi l'esempio di Dane su Provenzano allenatore...cacciare Ferrara equivarrebbe a sconfessare le manovre del campione del mondo. Perché è vero che la società Juventus si è rivolta a lui in buona fede, ma una volta stretto il patto non puoi uscirtene...quando cali le braghe, devi accettare...

Condivido quanto postato da alcuni utenti. Giusto e necessario fornire informazioni sugli italiani presenti, ma dopo aver illustrato la situazione globale ed effettiva della catastrofe. Ho sempre l'impressione che ormai si guarda a queste calamità con occhi colonialistici, quando avvengono in zone sottosviluppate.

A tal proposito. La povertà di chi vive in questi Stati dipende dalle avversità che ti pone contro la natura, o è la natura che, leopardianamente, infierisce su di una sedimentata miseria?

Sull'ultimo argomento poco da dire, se non una cosa. Perché si dà per scontato che il calcio piaccia sempre e comunque? Durante i mondiali e gli europei, i telegiornali aprono con i collegamenti dalle metropoli d'Italia, piazze, maxischermi, trombette, sfilate...per una partita del girone (!). Come si fa ad essere ottimisti?

Italo Muti ha detto...

@Delgiu
Guardando molte cose dell'Italia, come si fa a creder nel domani?
Ma è sempre il mio Paese....ciò che Lenin sentenziò che fosse l'ultimo peccato del capitalismo e del mondo occidentale, il patriottismo.
Italo

delgiu ha detto...

@Italo: il confine che separa(va) patriottismo e nazionalismo è ormai saltato. Venendo dal Sud, ti posso assicurare che "è il mio paese" ha messo delle belle pietre tombali.

Non ho grandi speranze, lo confesso. Ma non credo di chiedere troppo, reclamando uno spazio ragionevole per il calcio. Non può un qualsiasi notiziario non sportivo concedere l'apertura ad una sfilata fuori luogo. Forse è questo il motivo per cui a volte dò ragione a quelli del "calcio di una volta" (che per me è quello di fine anni '90).

Italo Muti ha detto...

@Delgiu
Allora sei giovane mon cher ami, io ricordo ancora Riva, Cera, Domenghini, Albertosi del Cagliari dello scudetto...allenatore Scopigno, anche lui partito da questa valle di lacrime.

Le tombe sono tante, anche da altre parti. Sono sempre troppe, ma ai miei occhi sono differento. Si muore tutti, la differenza è nel come. Non sto citando il gladiatore, ma uno che ha vissuto in carne e ossa.
Italo

delgiu ha detto...

Lo scudetto del Cagliari '70, ne ho ascoltato giorni fa la cronaca di un Sandro Ciotti ancora chiaramente intellegibile. Ho avuto la percezione di un qualcosa di arcaico, da età dell'oro oserei dire.

Sono un 1988. E confesso di essere quasi timoroso nel discutere con chi ne ha viste comunque più di me. Timoroso, ma forse impreparato è meglio...

Italo Muti ha detto...

@Delgiu
Beh impreparato direi proprio di no, però noi più vecchietti abbiamo vissuto anche delle epopee, come quelle del Cagliari, dell'Inter a Moenchengladbach con il Borussia come la vergogna dei mondiali del 1974.
Però non c'era questa acrimonia, questo tutti contro tutti che c' adesso, dieri questa barbarie salvando Odoacre.
Italo

Ale ha detto...

@ Nick Infatti il problema non è la tv in sè, ma l'uso eccessivo. Da noi si fanno vedere molte più partite: praticamente tra campionato, coppe europee e Coppa Italia ti mostrano tutto. Così svilisci il prodotto, oltretutto rendendolo meno appetibile con la desolante visione degli spalti vuoti. Si riempiono i palinsesti e si svuotano gli stadi. Potrebbe anche andare bene così, non è un obbligo avere molta gente in tribuna così come può essere sensato capirne i motivi e cercare di invertire la tendenza.

eltopo1971 ha detto...

Ma il sospetto che con la crisi la gente non abbia soldi da investire nei biglietti dello stadio non sfiora nessuno?..

Nick ha detto...

Ale, ma secondo te in premier lo spezzatino lo fanno per un gusto sadomaso, o per mandare più partite in tv?

Ale ha detto...

Ti ha già risposto Jeremy: là non fanno vedere tutte le partite. Da noi pur di riempire gli spazi televisivi ti propinano un ottavo di Coppa Italia in orario di lavoro. Stadi desolatamente vuoti, ma qualche tossico che guarda la tv si trova.

Nick ha detto...

Quindi gli stadi sono vuoti...perchè in tv fanno vedere partite in cui ci sono stadi vuoti?
Non ti seguo...

nanomelmoso ha detto...

Ma si ormai lo stadio è stato dipinto come un luogo per trogloditi: quando dico a mio padre vieni allo stadio con me mi risponde "ma la ti pisciano in testa".

Il servizio d'ordine fa schifo, entra di tutto se porti un bambino attorno a te trovi derelitti che sputano le peggio bestemmie, e lanciano i più biechi insulti razziali con gli occhi iniettati di sangue.
Per bere un poi di tea freddo devi pagare 4 euro.
Ai tornelli ti fanno una perquisizione corporale, guardano dentro alla borsa e devi abbandonare accendini, ombrelli e a leggere con attenzione i prospetti financo le monetine.

I cessi sono dei cessi, i seggiolini sono scomodi, se ti lamenti con quello davanti a te che sta troppo in piedi rischi di beccarti una coltellata.

Il fascino è dato da 4000 esagitati che sono in lotta con lo stato la società e contro il resto dello stadio servile.

Si è persa l'idea di andare allo stadio come una festa come una possibilità di divertirsi un po guardando un gruppo di persone che gioca al calcio e che riesce ancora ad emozionare.

ALlora meglio stare a casa sentire qualche pirla che ti racconta quello che è successo sul campo, non correre rischi e non prendere freddo.

IO vado allo stadio perchè nessuno mi rompe le balle, stacco da tutti, ho delle persone simpatiche attorno a me e non riesco più a sentire i commenti degli esperti e soprattutto per qualche motivo mi arrabbio meno allo stadio che a casa e quindi per essere la è ancora una festa.
Anche se con il milan degli ultimi anni ho avuto i miei movimenti di scoramento

Nick ha detto...

Perfetto nanomelmoso...e scusate, ma non riesco proprioa dare la colpa di tutto questo alle pay-tv.
No, neanche in parte...

dag_nasty ha detto...

"Mi auguro che si completi il progetto di Lippi e che lo spingitore di passeggini possa essere, come merita, la pietra tombale sul recente passato bianconero.
Stanno diventando una caricatura della prima Inter di Moratti. Aspettiamo con ansia i loro Tardelli e i loro Lippi, ben sapendo che non potremo mai godere più di così."

Nick, forse non riesco a capire bene la psicologia del tifoso (perchè non lo sono), ma credo che l'annientamento e la scomparsa progressiva delle rivali non sia comunque un bene. Nemmeno se valutata nell'ottica dell'ultima squadra che resta in piedi.

Il rischio che il campionato italiano diventi una specie di campionato scozzese è elevato (ricordiamoci che il quarto posto in Champions è a rischio). O addirittura un campionato norvegese, con l'Inter/Rosenborg che può battere facilmente il record dei 13 campionati vinti in fila.
Poi non sono certo io quello che deve dire agli altri di cosa debbano gioire (mi guardo bene), però credo che un campionato competitivo faccia bene anche ai più forti. Altrimenti siamo all'adulto che entra in un asilo, scarta tutti e poi esulta quando segna...

jeremy ha detto...

nano, concordo io allo stadio ci andro sempre e comunque. E comunque io, oltre ai bestemmiatori d'ordinanza, non ho mai avuto problemi. Cioe i cessi sono dei cessi davvero e un tea freddo costa davvero 4 euro. E i seggiolini non son poltrone. Ma vuoi mettere stare allo stadio?! Se li fanno piu comodi meglio, ma io sono abituato a merdai veri, quindi gia San Siro mi sembra un salotto di nobili....

Dane ha detto...

Io non capisco questa polemica sulle pay-tv. Le tv al massimo hanno la colpa di farti perdere un po' il campionato, perchè con anticipi e posticipi al massimo ti rompi un po' i coglioni a star dietro al calendario come fossi un investigatore privato (io non so ancora se il derby sarà domenica o sabato, per esempio..).
Quindi semmai le pay-tv ti allontanano dalla passione perchè non puoi stare 48 ore dietro al campionato se hai una vita sociale normale, però non è che ti allontanino dallo stadio: la vita allo stadio fa schifo, la pay-tv semmai è un rimedio per sostituire lo stadio.
Tanto per fare un esempio, l'atmosfera del teatro è un altra cosa, il teatro in tv fa mediamente schifo perchè rende la metà. Se mandassero in diretta tv tutte le sere spettacoli teatrali io continuerei ad andare a teatro, ma se a teatro ci fosse l'atmosfera che c'è negli stadi me ne starei a casa rassegnandomi al teatro in tv.
Se ho detto una cazzata ditemelo........

dag_nasty ha detto...

il motivo per cui il campionato spalmato fa schifo l'ha detto Dane. Se voglio vedermi gli highlights di tutte le gare, devo guardare la tv tutti i giorni in seconda serata. Cosa che non sono naturalmente portato a fare.

Poi per carità posso perdermi tranquillamente anche le immagini di diverse partite e sopravvivere lo stesso, ma per quanto mi riguarda trovavo più comodo deputare un piccolo spazio della mia vita al calcio in tv (domenica sera possibilmente) e lasciare il resto del tempo ad altre attività.

Un gobbo ha detto...

Non posso spendere 88 euro per andare a vedere Parma-Juve e:

- avere uno dei 2 vicini di seggiolino praticamente in braccio a me (l'altra era la morosa e tutto sommato mi andava bene)
- dover buttare nel cesso i jeans che avevo su perchè i seggiolini erano luridi
- non poter andare a pisciare perchè avrei dovuto far alzare mezza tribuna per poter arrivare alle scale
- non esultare ai gol della juve,perchè cazzo...se mi alzo io,quella li davanti a me si becca una ginocchiata nella schiena
- ringraziare mia mamma di avermi fatto alto solo 1,74. perchè se fossi stato alto solo 10 cm in più,mi sarei visto la partita con le mie ginocchia in bocca.

In compenso posso andare a vedere Parma-Juve facendo stampare sul biglietto nominale "Obama Barack" che tanto nessuno controlla (n.d.r. il biglietto nominale mi pare una stronzata. ma se lo fai fallo giusto).

mizio71 ha detto...

La colpa non è della paytv in sè, perchè esiste anche in Inghilterra (è vero non le trasmettono tutte le partite, ma quasi), in Spagna, in Germania etc etc. Il problema è per me più strutturale. Anzitutto la gente si è stancata del calcio, soprattutto non vedo nei ragazzini di oggi quella stessa passione calcistica che c'era 20 anni fa, all'epoca del boom sel calcio italiano post Spagna '82. Oltre ai tempi che inevitabilmente cambiano (e i relativi interessi), le società di calcio hanno dimenticato che un tifoso si fa "crescere": il costo per vedere una partita in pay-tv è molto basso. Andare allo stadio, invece, costa un occhio della testa. Un padre di famiglia non può oggi pensare di andarci spesso con uno e due bambini, perchè anche in curva il costo è insostenibile. I bambini che non vanno allo stadio però tendono, secondo me, ad essere meno tifosi. Aggiungiamoci che gli stadi ialiani sono: privi di parcheggi; senza copertura per gran parte dei settori; dei lager veri e propri per i tifosi "normali"; scomodi; si vede poco e in alcuni settori quasi niente; ci sono concrete possibilità in trasferta di prender botte da orbi, etc etc. In questo quadretto desolante, mettiamoci che in Italia da qualche anno a questa parte si gioca male, non arrivano grandi stelle e le poche vanno via. Aggiungiamoci che per una serie di motivi non esiste più il giocatore che si identifica con la maglia e con i suoi tifosi. Aggiungiamoci che calciopoli ha aumentato l'effetto degenerativo, piallando ogni interesse per la corsa scudetto. Eppoi, le tre retrocessioni per 20 squadre rende meno appassionante persino la lotta salvezza. Ed ancora, la Coppa Uefa non conta più nulla, così come la realtiva qualificazione. pare lecito porsi una domanda: il fenomeno calcio in Italia si sta sgonfiando ? Oppure, il calcio parlato ha pramai superato per interesse quello vero e giocato ?

Ale ha detto...

Andavate a vedere le partite quando gli stadi erano pieni ? Vi assicuro che i disagi e i rischi non erano inferiori, anzi ! Capisco che tra recarsi ad assistere ad un match d'inverno alle 20,45 spendendo almeno 15 euro e restare a casa al calduccio o magari al bar con gli amici bevendosi una bibita sia molto più praticabile la prima scelta. Ricordo inoltre che a qualcuno potrebbe fregare nulla se la gente non va più allo stadio. Però se guardiamo le statistiche, o ancora di più gli spalti, il calo è indiscutibile. Provate a chiedere alle società dalla B in giù quanto sposta giocare in contemporanea o meno con le tre strisciate. A volte vado a vedere partite dilettantistiche: fino all'avvento della pay 500-600 persone a partita erano normali, ora quando si arriva a 100 è un lusso. Voi dite che la tv non c'entra ? Allora quali sono le cause ? Ma per favore non tiriamo in ballo gli stadi che in tempi di vacche grasse erano ancora più osceni e scomodi di oggi.

Dane ha detto...

Dag, ma allora ho ragione io: in teoria la pay-tv ti allontana dal campionato, non dallo stadio. E i numeri dicono che dal campionato non ci si allontana, al massimo ci si allontana dalle mogli... :-D

mizio71 ha detto...

Si sta strizzando la mucca fino a quando c'è ancora un pò di latte ... poi si cercheranno altre vacche ....

Dane ha detto...

Ale, fammi capire: non dobbiamo mandare in onda Juventus-Inter sennò la gente sta a casa e non va a vedere Sangiuseppese-Calolziocorte?!... :-D

Un gobbo ha detto...

Per me più che la bruttezza degli stadi, è la bruttezza del clima degli stadi.
Aldilà dei km che mi dovrei fare,pensate che preferisca portare mio nipote a vedere Juve-Lazio o Cremonese-Foligno? Tanto per lui che ha 5 anni sempre di calcio si tratta....

eltopo1971 ha detto...

magari è anche il fatto che con la tv la gente si abitua al meglio e guarda con altri occhi ciò che prima gli sembrava se non il massimo, ma comuqnue qualcosa di buon livello..

voglio dire, abituati a vedere in tv real barcellona milan inter juve chelsea manchester la seria A la champions etc etc, vai a vederti la serie B o C con la squadra del tuo paese e ti sembra uno squallore infinito..

Nick ha detto...

@Ale, in altri tempi si viveva anche senza telefonino, oggi non è più possibile.
Un tempo dentro casa si stava al freddo e con una coperta addosso, oggi no.
Un tempo il "sacrificio" fisico di andare allo stadio, viste le condizioni generali, era molto inferiore a oggi.

Una volta si doveva scegliere fra una sedia di legno, un piccolo tv (magari in bianco e nero) e un freddo polare da una parte, e una sediolina di plastica 22 omini "veri" e a colori e lo stesso freddo polare dall'altra.
Oggi la seconda parte è rimasta uguale, ma la prima è stata sostituita da divano, condizionatore acceso, 42" HD e home theatre...
Il problema (uno dei) è proprio che gli stadi sono gli stessi di 20 anni fa: non si sono adeguati a condizioni di vita ed esigenze profondamente diverse.

nanomelmoso ha detto...

Dovrebbero fare stadi pià belli e comodi ... al terzo anello sono abbastanza comodo pur non essendo piccolo( 1.8x per 10x kg) il proiblema sono quei pannelli di plexiglass che una volta però non c'erano ma dopo che uno c'è caduto dentro per caso( scavalcando un muro di cemento alto 1.50 mt .... adesso mi perdo i dribling di ronaldinho sulla tre quarti perchè è dietro il palo ....


CErto a casa è più comodo la compagna moglie compagno ... concubino non ti rompono le balle perchè la domenica li lasci sempre soli !

Ma lo stadio è lo stadio ... anche se la partita alle 20.45 è un po tardino ma d'altra parte una volta la prima serata non cominciava alle 20.30? Adesso comincia alle 21.30 !
Ma la gente non dorme più?

nanomelmoso ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
jeremy ha detto...

Io sono per lo stadio, tutta la vita. Centomila volte Albinoleffe-Reggina in tribuna a Bergamo in uno stadio anteguerra che la finale di Coppa Campioni in TV.

GuusTheWizard ha detto...

Quoto Jeremy (escluso l'incontro di cartello da lui citato)

GuusTheWizard ha detto...

@jeremy
Ma sei andato in Tribuna ??

jeremy ha detto...

Guus, la Giulio Cesare, che pioveva e andare a prendere acqua allo stesso prezzo con altre 15 scioperati non ci andava. 15 scioperati e pericolosissimi ultras contro 25-30 pericolosissimi ultras dell'Albinoleffe, collocati a circa 10 metri sotto di me. Un clima e un pubblico da ottima Eccellenza.

GuusTheWizard ha detto...

@jeremy
Ad Albino c'andai anni fa quando ancora giocava a Leffe: curva ospiti nel prato con leggera pendenza verso il campo e pioggia a catinelle.
A Bergamo non ci sono mai stato, ma visto in televisione lo stadio sembra molto anni '70.
Da noi l'hanno rifatto qualche anno (stavolta senza acca ;-)) fa e adesso è diventato decisamente vivibile: io vado sempre in curva e quelle due ore e mezzo, fra chiacchiere con gli amici, rari momenti di esultanza ed imprecazioni varie riesco ancora a godermele.

jeremy ha detto...

Credo di si ma la struttura è anteguerra. A Modena non ci sono mai stato: con il Modena abbiamo gia perso al novantesimo, con il Sassuolo mi pare che dobbiamo giocare e forse dovrei venire al Braglia.

jeremy ha detto...

E non vado Piacenza perche sono in Belgio cazzarola.

Ale ha detto...

@ Dane Lo avevo già detto in un'altra occasione: metti in serata al venerdì, sabato e domenica JuveInterMilan (tanto alle tv interessano solo loro) e lasci la domenica pomeriggio agli altri. In ogni caso Juventus-Inter te la piazzano sempre di sera perchè è comunque un evento e quindi puoi andare anche a vedere la Sangiuseppese...
Certo sarebbe bello sapere anche quale dovrebbe essere lo scopo della FIGC.
@ Nick Il tuo ragionamento ha una sua logica, sia chiaro, ma se la mettiamo su questo piano nemmeno uno stadio con tutti i comfort può sostituire la poltrona di casa al calduccio con amici, birra, home theatre e mille replay o inquadrature.
@ Jeremy Mi dispiace (bugia!) che il mio Cesena vi abbia battuto sabato ma d'altronde all'andata ci avevate portato via tre punti ingiustamente. Comunque sono con te: se hai una passione dentro, l'evento dal vivo ha un'atmosfera unica.
@ All Il richiamo alla pay in Germania o Inghilterra non è pertinente in quanto da loro la programmazione tv è meno invasiva e studiata per valorizzare il prodotto, da noi è un modo come un altro per fare share e prescinde dalle conseguenze "sportive" che evidentemente non interessano i padroni del vapore (Pronto, casa Abete ?)

Dane ha detto...

"In ogni caso Juventus-Inter te la piazzano sempre di sera perchè è comunque un evento e quindi puoi andare anche a vedere la Sangiuseppese...
Certo sarebbe bello sapere anche quale dovrebbe essere lo scopo della FIGC."

Questa è un'obiezione interessante, il Direttore del resto ha appena definito al Lega un inutile ente di potere...

delgiu ha detto...

@guus: mai visto in TV lo stadio del Cittadella? Non trovo le parole per descriverlo. Il Cittadella anni fa giocava a Padova o a Treviso in quanto il suo impianto non era omologato per la B, ora sono riusciti ad ottenere la licenza (non so come). Ma allora perché il Sassuolo e il Gallipoli non possono giocare nello stadio cittadino? Di quello del Gallipoli parlammo tempo fa, di quello del Sassuolo non so. Si parla sempre di Lego calcio, in ogni caso. Il Tombolato farebbe schifo anche alla C...un rettangolo, strettino, con due blocchi a fare da spalti, in mezzo ad alberi, case e strade. Le riprese televisive vengono fatte ad altezza panchina...

GuusTheWizard ha detto...

@delgiu
A Cittadella ci andai anni fa (metà anni 90, in C1, perdemmo 3-1 dopo che vincevamo 1-0): ricordo che all'epoca c'era la pista di atletica, forse hanno riciclato lo spazio e sono riusciti a tirare su una gradinata/tribuna che arriva alla capienza consentita.
Gallipoli non so, a Sassuolo lo spazio ci sarebbe anche, però lo stadio è in una posizione molto infelice ed il Comune non vuole spendere i soldi (anche perchè non si sa quanto durerà in B). A Settembre ha giocato il Verona per la Coppa Italia (il Braglia lo stavano rizollando) e per 200 veronesi hanno semiparalizzato la circolazione per tre ore.

Anassagora ha detto...

Guus... ci andai anche io, più volte, a vedere il leffe... quasi 20 anni fa, ci giocava un amico.. che poi si ruppe disastrosamente un ginocchio, smise, e adesso fa carriera al milan...

K

Nick ha detto...

@Ale, no...uno stadio con tutti i confort avrebbe il vantaggio, irraggiungibile, dello spettacolo dal vivo...

delgiu ha detto...

@guus: lo stadio di Gallipoli l'ho visto in TV, praticamente è il Lego calcio. Un rettangolino verde incastrato in uno spazio adibito ad altro. Quello di Cittadella è da categorie amatoriali, su...
A Sassuolo non sanno qunato durerà in B? Da quello che si dice, la società è solidissima e la squadra molto competitiva...

Discorso TV: un utente ha precisato che altrove non vengono trasmesse tutte le partite. Ecco. Spiegatemi il senso di far giocare il lunedì sera Crotone-Sassuolo per mandarlo in diretta TV,

GuusTheWizard ha detto...

@delgiu
Finchè Mr. Mapei non si annoia del giocattolino penso che il Sassuolo resterà in B.
Per i posticipi di Serie B non si capisce come venga fatta la scelta: alla fine servono soltanto come riempitivo di spazi televisivi lasciati vacanti dalla Serie A ( e tra non molto dovrebbero essere occupati anche quelli, se non ho capito male).