Com'è triste Venezia

di Stefano Olivari
La risposta del basket italiano al fallimento europeo è stata ferma e inequivocabile: serie A a 17 squadre, con calendari stravolti a meno di due settimane dall'inizio del campionato, grazie alla assurda decisione dell'Alta Corte del Coni che ha rimesso in pista la Reyer Venezia per una questione formale che più formale non si può.
Sintesi: nello scorso maggio i termini per comunicare la volontà di usufruire della cosiddetta wild card (in pratica: la penultima di A poteva evitare la retrocessione pagando 500mila euro) erano stati anticipati di una settimana, mentre i termini di pagamento (entro 10 giorni dalla comunicazione) erano stati lasciati sul vago. Teramo, cioè la penultima della situazione, aveva chiesto alla Lega e alla federazione se i termini del pagamento sarebbero rimasti immutati, cioè 10 giorni dopo la vecchia data limite del 30 maggio. Sia Lega che FIP avevano risposto affermativamente: la data della comunicazione era anticipata, ma quella del pagamento no. I soldi sono quindi stati versati il 10 giugno. Solo che a questo punto la Reyer si è svegliata e in maniera pretestuosa ha preteso di essere reintegrata. Risparmiamo i vari gradi di giudizio, che avevano dato ragione prima a Venezia e poi a Teramo, per arrivare ai giorni nostri. Con la federazione che ha dovuto prendere e portare a casa questa sentenza, optando per il male minore delle 17 squadre. Figura meschina per Venezia, che non ha una squadra attrezzata per la A e nemmeno un campo a norma. Figura solita per la serie A, che sogna Bryant part time ed esulta per qualche settimana di esibizioni di Gallinari. Mezza figura anche per Meneghin, che non può andare contro il CONI (Petrucci è il suo grande sponsor) nemmeno a parole. Unico aspetto positivo della vicenda la fine dell'era di questo 'premio di risultato', da quest'anno chi retrocede (una squadra sola, due dalla prossima stagione) non può salvarsi pagando. E quindi? Speriamo che il lockout NBA duri poco.


stefano@indiscreto.it
(24 settembre 2011)

11 commenti:

pettanick ha detto...

Mi rendo conto di scrivere una banalità ma davvero non riesco a capacitarmi di come anche nell'ambito dei regolamenti sportivi si possa essere così sciatti ed imprecisi.

Ma cosa ci guadagna Venezia che in queste condizioni è la prima candidata a retrocedere il prossimo anno?

Stefano Olivari ha detto...

Il bello è che i termini della comunicazione erano stati anticipati per fare una favore alla LegaDue...chissà che bella squadra farà la Reyer, oltretutto senza i 500mila che a questo punto Teramo avrà indietro...i presupposti per ripetere il caso Napoli ci sono tutti...

Anonimo ha detto...

"!Mi rendo conto di scrivere una banalità ma davvero non riesco a capacitarmi di come anche nell'ambito dei regolamenti sportivi si possa essere così sciatti ed imprecisi"
Pettanick non hai idea di quanta professionalità e competenza ci sia bisogno nello sport (italiano, ma non solo) a tutti i livelli a partire da quelli organizzativi e disciplinari(io ho potuto constatarlo da vicino, anche se solo superficialmente, nel mondo del calcio, ma credo valga per tutti gli sport). Tra l'altro credo che ancora più importante sarebbe capire quanto sia sbagliato affidarsi, al di fuori dell'ambito strettamente tecnico, a persone interne(spesso ex atleti) per dirigere e gestire la federazione/movimento di turno; ci dovrebbero essere rigorosamente solo veri professionisti "extra parrochietta" e il sistema dovrebbe essere tale da salvaguardarne l'autonomia e l'indipendenza dai proprietari/dirigenti delle varie società coinvolte. Questi ultimi, vera rovina dello sport, dovrebbero essere lasciati solo ed esclusivamente ad occuparsi delle proprie società e dei risultati sportivi da raggiungere.

Anonimo ha detto...

Direttore, poi non ho capito una cosa, in questa pietosissima vicenda,: ma che senso ha fare l'anno prossimo la Lega di A a 18 squadre e la Legadue a 16? non dovrebbe essere il contrario? e con una sola retrocessione quante partite farlocche ci saranno a fine campionato?

Stefano Olivari ha detto...

Il senso è (se di senso si può parlare) che le tre retrocessioni necessarie per tornare a 16 non sarebbero state accettate da mezza Lega...sì ai cambiamenti di formula a campionato in corso, come nei tornei aziendali, ma solo se non peggiorano situazioni date per certe...essendo praticamente impossibile retrocedere, volendo considerare 'battezzata' la Reyer, potremmo avere un simpatico anticipo di quella lega chiusa che secondo molti sarebbe la risposta a tutti i nostri mali...

Dane ha detto...

Scusate, non seguo il campionato italiano e quindi non ho ben capito lo scenario ma mi incuriosisce la minchiata regolamentare. Chiedo: ma se la penultima era Teramo, cosa c'entra Venezia?!...

Andrea87 ha detto...

@Dane: dalla A1 ne scendono 2, ma la penultima può pagare 500.000€ per il ripescaggio.
Dalla A2 ne sale 1 (chi vince il campionato) + 1 (Venezia in questo caso) solo se la seconda retrocessa dalla A1 non paga il pizzo alla lega

Miky ha detto...

Magari sarebbe utile dare un'occhiata anche a qualcosa di ufficiale... :-)

http://www.coni.it/fileadmin/arbitrato/decisione__22-2011-_ricorso_23-2011.pdf

Simone ha detto...

Leggevo la notizia al bar,con la Gazza che si spendeva in nostalgie dannose per lo scenario contemporaneo:ricordare Hawes,Haywood e Dalipagic è una coltellata.
L'idea di fondo rimane quella dell'articolo di qualche mese fa sul ritorno di Peterson:avvisateci quando le cose cominceranno a cambiare...

Francesco ha detto...

Caro Olivari, ne riparliamo a fine stagione...la Reyer non ha campo (ma non è colpa sua) e ovviamente sarà in difficoltà ad adeguare la squadra ma ha uomini, mezzi ed entusiasmo per cavarsela nell'immediato e per diventare una realtà di medio livello a medio termine. E comunque ha l'indubbio merito di aver determinato lo sfascio (attaccandosi ad un aspetto formale, d'accordo...) di quell'abominio che era il premio di risultato: che si decida per quante promozioni/retrocessioni si vuole, ma pagare il pizzo per la salvezza proprio no! Non mi piacciono i toni "da bar", ma quando ci vuole ci vuole, Meneghin è stato un monumento da giocatore, ma da dirigente è un autentico cialtrone (il presidente di Lega, invece, solo la seconda...). La Reyer, comunque, dalla riforma ci ha guadagnato eccome: sarebbe stata la favorita in Legadue, ma con altre 2-3 squadre all'altezza e una sola promozione via play-off sarebbe stata una lotteria, in A basterà evitare l'ultimo posto ("impresa" tutt'altro che impossibile). Che poi per i tifosi sarebbe stato meglio vedere una stagione trionfale in Legadue piuttosto che una soffertissima e in parte da giocarsi probabilmente in esilio dal campo di casa è un altro discorso che ha un fondo di verità, ma vedere la Reyer come usurpatrice proprio non ci sta. Gli usurpatori (di poltrone delle quali non sono degni) sono i signori Meneghin e Renzi.

Stefano Olivari ha detto...

@Francesco: il discorso 'premio di risultato' è solo in parte collegato alla vicenda Reyer-Teramo: il primo è un abominio messo in piedi da chi non ha avuto il coraggio di chiudere la serie A o almeno di permettere la partecipazione solo a chi rispettasse certi parametri (il mio preferito è il numero di abbonati garantiti, così magari la SIAE avrebbe avuto un senso), un abominio cancellato fra l'altro proprio da questa storia. La vicenda è invece molto oltre la cavillosità, da parte veneziana, perché Teramo aveva sia una risposta ufficiale della Lega che una delibera federale che sancivano il suo diritto a pagare il 10 giugno...cosa fra l'altro logica, perché l'anticipo della comunicazione era stato concesso per fare una favore alla LegaDue che lo aveva chiesto per meglio organizzarsi. Questa dell'Alta Corte del CONI è una sentenza che premia chi è stato più furbo, davvero un bel messaggio. Che poi, per dirla brutalmente, alla serie A faccia più comodo una Venezia senza campo che una Teramo senza soldi (intanto si beccherà tutte e due) è un altro discorso.